Ma che santo d'Egitto!
Una
locuzione parecchio usata nel primo Novecento. Quale significato?
Afferma
il giornalista Giorgio De Rienzo in corriere.it:
Ci sono due possibilità. La prima
richiama le dieci piaghe d’Egitto, con cui Dio convinse il Faraone (secondo
l’Esodo) a concedere la libertà agli ebrei di partire. In questo caso
l’espressione indica qualcosa di terribile, che non si può accettare. La seconda
fa riferimento all’Egitto come luogo lontano, dai costumi molto diversi dai
nostri, che appaiono dunque stravaganti e inaccettabili.
Eppure
i santi in Egitto ce ne sono stati tanti. Antichi martiri: come Caterina d’Alessandra
(d’Egitto) o famosi monaci come Antonio abate, “Sant’Antoni del purscell”.
Ma
anche Menna o Mina, Minas, Menas o Mena è un santo d’Egitto. È considerato il santo più popolare in
Egitto. La sua memoria ricorre il 15 del mese di Hathor (24 novembre) nella
Chiesa Copta, mentre l'11 novembre secondo il Martirologio della Chiesa Cattolica
e i Menologi della Chiesa Ortodossa.
Il
culto di San Menna è assai antico, ma la sua passio originale è andata persa e
fu riscritta successivamente sulla falsa riga di altri martiri. Certo è che Menna
è egiziano: qui fu martirizzato e sepolto. La tradizione lo definisce soldato
nell’esercito romano e militando nelle file dell’esercito a Cotyaeum in Frigia dovette
lasciarlo allo scoppio della persecuzione operata da Diocleziano. San Menna iniziò un percorso
di vita anacoretica, fatto di preghiera e digiuno. Non è chiaro se morì martire
in Frigia o in Egitto, il Martirologio
Romano così lo ricorda: Oltre il lago
Mareotide in Egitto, san Menna, martire. (11 novembre).
Sul
suo sepolcro nei pressi di Alessandria d’Egitto - oltre il lago Mareotide - fu costruita una chiesa meta
di pellegrinaggi sino all’invasione araba del VII secolo. Tra il 1905 ed il
1908 furono scoperte le rovine di una basilica, un monastero, delle terme ed
anche alcune piccole fiale con l’iscrizione “Ricordo di San Menna”, tutto ciò a
tyestimonia l’antico culto. Le fiale erano utilizzate per
attingere acqua da un pozzo attiguo al reliquiario. Fiale simili, ritrovate in
Africa ed Europa, pare fossero utilizzate per custodire l’olio di San Menna
prelevato dalle lampade della basilica del santo. Nel 1943 si progetto il
restauro del luogo di culto.
Tracce
del suo culto sono anche in Italia. La chiesa tra le più antiche d'Abruzzo
(sec IX) a Lucoli (AQ) è dedicata a S. Martire egiziano.
San Menna d'Egitto è il patrono di Santomenna (SA). La
tradizione afferma che prima dell'anno mille fu
portato il culto di San Menna, ad opera dei soldati bizantini in stanza Compsa - oggi Conza della Campania – e qui
costruirono una cripta dedicata al santo, nominando il luogo, ricco di
sorgenti, Santomenna.
Infine perché è raffigurato con i cammelli?
Si racconta che mentre i fedeli portavano le reliquie del Santo per dare
loro una sepoltura, giunto a presso il lago Mareotide - detto anche Maryut,
Mariout o Mariut, un lago salmastro che si trova in Egitto nella parte occidentale
del delta del Nilo, separato dal mar Mediterraneo da un cordone litoraneo su
cui sorge Alessandria - il cammello che portava il l’urna non volle muoversi.
Spostato su un altro cammello più forte, successe lo stesso. Allora si
rassegnarono e capirono che era volontà di Dio, e lì deposero le reliquie. Per
questo il santo è spesso rappresentato con ai piedi due cammelli adoranti.
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