In un momento storico nel quale la famiglia è oggetto di numerose forze che cercano di distruggerla o comunque di deformarla, la Chiesa, consapevole che il bene della società e di se stessa è profondamente legato al bene della famiglia (cfr. «Gaudium et Spes», 47), sente in modo più vivo e stringente la sua missione di proclamare a tutti il disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia, assicurandone la piena vitalità e promozione umana e cristiana, e contribuendo così al rinnovamento della società e dello stesso Popolo di Dio.
(San Giovanni Paolo II, Familiaris-consortio, 3)
Cos’è la famiglia?
È il cammino di santità compiuto insieme, come coppia, che non si rivolge alle singole persone, ma nel coloro che vivono il matrimonio, a tutta la comunità famigliare.
La prima lettura ci fa scoprire che la famiglia è il luogo della perfezione dell’amore: che cosa darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?
La perfezione delle relazioni, che Siracide pone in ogni direzione, molto bello anche il riferimento ai defunti: anche al morto non negare la tua pietà
Comprendiamo che la famiglia ha proprio un ruolo fondamentale nel suo interno per educare alla perfezione dell’amore nelle relazioni.
Ma come la famiglia può vivere questo?
Ci viene in aiuto l’Apostolo Paolo: La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza
Cosa ci insegna la parola divina?
Ci insegna a guardare Cristo
rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto
Ben ci ricorda Papa Francesco:
Alcune settimane fa, in questa piazza, ho detto che per portare avanti una famiglia è necessario usare tre parole. Voglio ripeterlo. Tre parole: permesso, grazie, scusa. Tre parole chiave!
Solo nella carità che unisce ogni sentimento in modo perfetto si può vive l’armonia tra la moglie e il marito e tra i genitori e i figli.
Qual è lo scopo della famiglia?
«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
Ecco lo scopo della famiglia!
Vivere in tutto la volontà di Dio … del Padre mio.
Perché?
Solo così la famiglia sarà “chiesa domestica”: comunità cristiana nel suo interno, che mira alla perfezione nella carità che è la santità.
Un papà e una mamma che vivono la perfezione nella carità generano nei figli e nella società la stessa carità che fa crescere …. in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Chi si sposa nel Sacramento dice: «Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita». Gli sposi in quel momento non sanno cosa accadrà, non sanno quali gioie e quali dolori li attendono.
Gli sposi cristiani non sono ingenui, conoscono i problemi e i pericoli della vita. Ma non hanno paura di assumersi la loro responsabilità, davanti a Dio e alla società. Senza scappare, senza isolarsi, senza rinunciare alla missione di formare una famiglia e di mettere al mondo dei figli.
I cristiani si sposano nel Sacramento perché sono consapevoli di averne bisogno! Ne hanno bisogno per essere uniti tra loro e per compiere la missione di genitori.
(papa Francesco, 26 ottobre 2013)
Concludo consigliandovi un libro.
SPOSI e SANTI
Dieci profili di santità coniugale
Edizione Cantagalli
Costo 15 euro!
Amen.
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