San Papino, particolare della pala d'altare della Chiesa del S. Martire in Milazzo (ME) |
San Papino o Pappiano o Papia, martire III secolo (anno 290, circa)
Ricordato dai Sinassari bizantini al 28 giugno ed è riportato nella stessa data nel Martirologio Romano di Gregorio XIII (aggiornato e rivisto da Clemente X e Clemente XI, edito in italiano nel 1702). L’odierno Martirologio Romano (edito nel 2001) non menziona più il Martire Papio.
Alcuni agiografi lo vogliono armeno, altri di Segesta, ma è incerto se la città fosse quella siciliana o spagnola. La tradizione lo dice martirizzato in Sicilia nel 303, sotto l'Imperatore Diocleziano, nel luogo detto La Bruca (oggi Brucoli ) perché non volle sacrificare agli dei. Fu sospeso a un palo, battuto con le verghe e quindi decapitato. Era festeggiato il 17 giugno a Milazzo (ME) come antico Patrono: la data corrisponde al giorno della sua traslazione, come riportano gli Acta Sanctorum Junii: «Ditem autem ejusdem mensis XVII esse nove alicuijus translationis vel dedicationis apud Mylas celebrate».
Tracce di questo culto è una Chiesa a lui intitolata nel 1620, con una pala d’altare settecentesca con S. Papino, con la Vergine e altri Santi.
Secondo una tradizione locale viene detto “cavaliere”, termine inusuale per un martire del III secolo. Il termine è desunto dalla pala d’altare della Chiesa di San Papino che secondo l'agiografia spagnola del tempo, lo rappresenta nelle vesti di cavaliere, in difesa della città dalle incursioni dei pirati saraceni.
Il 27 settembre 2011, l'arcivescovo di Messina, Calogero La Piana, ha benedetto il nuovo simulacro in cartapesta di san Papino martire.
A Sant'Angelo di Brolo (ME) nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo è custodita una statuetta del Martire del secolo XVII.
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O glorioso Martire San Papino, nostro amatissimo Patrono, noi consacriamo a Te le nostre famiglie e il nostro Paese. Allontana le insidie del maligno, proteggi i nostri figli e ottienici dal Signore l’unità, la concordia, la salute dello spirito e del corpo. Fa che non ci manchi mai il lavoro e il pane quotidiano.
O Signore, non guardare la nostra povera fede, ma per l’intercessione della Beata Vergine Maria, di Santo Stefano, di San Francesco di Paola, della beata Angelica Leonti e per i meriti di San Papino Martire, donaci tutte le grazie che noi devotamente Ti chiediamo. Amen.
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