4 novembre
SAN CARLO BORROMEO, vescovo
SOLENNITÀ
Carlo (Arona, Novara, 1538 – Milano 3 novembre 1584), arcivescovo di Milano, dispiegò in una vita relativamente breve un’intensissima attività pastorale, consumando le sue energie nell’impegno ascetico, nella carità e nella riforma della Chiesa. E’ fra i grandi promotori del rinnovamento nella fede e nei costumi sancito dal Concilio di Trento. Espresse attraverso i seminari e le disposizioni sinodali un nuovo modello di pastore d’anime, che unisce l’austerità e la preghiera allo zelo apostolico. La sua azione riformatrice si estese alla disciplina liturgica (del rito romano e ambrosiano), alla catechesi e alla cura dei poveri. La sua carità pastorale si manifestò specialmente nella famosa peste di Milano (chiamata di san Carlo, «tanto è forte la carità» - Manzoni). Il 3 novembre del 1584, il titanico Vescovo di Milano crollò sotto il peso della sua insostenibile fatica. Aveva soltanto 46 anni, e lasciava ai Milanesi il ricordo di una santità seconda soltanto a quella di un altro grande Vescovo milanese, Sant'Ambrogio, con cui è patrono della Diocesi di Milano.
(dal PROPRIO DEI SANTI della Chiesa di Milano secondo il rito romano)
Martirologio Romano, 4 novembre: Memoria di san Carlo Borromeo, vescovo, che, fatto cardinale da suo zio il papa Pio IV ed eletto vescovo di Milano, fu in questa sede vero pastore attento alle necessità della Chiesa del suo tempo: indisse sinodi e istituì seminari per provvedere alla formazione del clero, visitò più volte tutto il suo gregge per incoraggiare la crescita della vita cristiana ed emanò molti decreti in ordine alla salvezza delle anime. Passò alla patria celeste il giorno precedente a questo.
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