Comunità Pastorale “Epifania del Signore” - parrocchia San Paolo Apostolo – Brugherio
Primo Venerdì di Settebre 2011
AdorazioNE eucaristica
(Dopo l’esposizione)
ADORAZIONE COMUNITARIA
“Signore, da chi andremo?”
INNO DI LODE
(a cori alterni, celebrante e assemblea)
Rit. Signore, da chi andremo?
Tu solo hai parole di vita eterna.
1. Sulle strade del nostro cammino
suona ancora l’antica domanda:
quale senso ha la vita, la morte
e l’esistere senza orizzonte?
2. Venne un Uomo e si fece vicino,
ai fratelli egli tese la mano:
era il Verbo che illumina il mondo
ed incarna l’amore di Dio.
3. Egli disse con grande coraggio:
“Ascoltate! Il pane non basta!
È profonda la fame del cuore,
solo Dio può il vuoto colmare”.
4. Si chiamava Gesù: “Dio salva”!
È venuto per dare la vita,
per spezzare la forza del male
che la gioia ci spegne nel cuore.
5. Nella sera dell’Ultima Cena,
nel convito di nuova Alleanza,
fece dono di sé agli amici
con l’amore che vince la morte.
6. La sua Croce non fu la sconfitta,
ma sconfisse il peccato del mondo:
aprì il varco ad un fiume di grazia
che dell’uomo redime la storia.
7. Crocifisso per noi e risorto,
il Signore tra noi è presente!
Nella Chiesa, suo mistico corpo,
si attualizza il divino comando:
8. “Fate questo in mia memoria!
Ripetete il mio gesto d’amore:
voi avrete la luce e la forza
per curare le umane ferite”. Rit.
9. O Gesù, noi vogliamo seguirti!
Noi ti amiamo davvero, Signore,
e vogliamo nutrirci al tuo Pane
che sconfigge per sempre la fame.
10. Radunati attorno all’altare,
ascoltando parole di vita,
accogliendo il tuo dono d’amore
noi saremo più forti del male.
11. Resta sempre con noi, Signore!
Mentre il buio ci colma di angoscia
solo tu sei la luce che brilla
e ci apre un cammino di vita.
12. In memoria di te celebriamo
questo evento che accresce la fede;
il tuo amore è la “buona Notizia”
che nel mondo diffonde speranza.
SUPPLICA A GESU’ EUCARESTIA
(insieme)
“Signore Gesù, quando mi inginocchio davanti all'Eucarestia sento il profumo di Betlemme, respiro il mistero dell'umiltà di Dio e provo vergogna per l'orgoglio che è dentro di me e che continuamente esplode nelle rivalità tra le persone e nelle vergognose guerre che insanguinano i popoli.
Gesù, donami una briciola della Tua umiltà! Signore Gesù, quando mi inginocchio davanti all'Eucarestia capisco che Tu ci ami perché sei buono e non perché noi meritiamo il Tuo amore.
Nel cenacolo tutto parlava di tradimento e Tu, con un gesto di puro amore, donasti l'Eucarestia all'umanità: a questa umanità che continuamente Ti tradisce!
Gesù, donami una briciola del Tuo amore!
Signore Gesù, accanto all'Eucarestia si sente il mormorio dell'acqua che Tu versasti sui piedi degli apostoli e, attraverso di loro, versasti sui piedi di ciascuno di noi.
Signore, arrossisco a motivo dell'egoismo che ancora abita in me e soffro per lo spettacolo del mondo d'oggi, che moltiplica divertimenti frivoli invece di moltiplicare le opere di misericordia.
Signore, donami una goccia d'acqua dell'ultima Cena!” E donaci di essere santi: discepoli innamorati dell'Eucarestia! Amen.
PREGHIERA COMUNE
Raccolti davanti al Signore, chiediamogli che la nostra vita sia viva testimonianza della fede che professiamo, e diciamo insieme:
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
Signore Gesù, Pane vivo nel nostro cammino, dona al popolo cristiano la grazia e la gioia di riconoscerti e accoglierti con amore e fedeltà nella Messa festiva e nell’adorazione,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
2. Ti affidiamo o Signore la Chiesa, che cammina verso il Congresso Eucaristico di Ancona. Anche noi ti diciamo con Pietro: “Signore, da chi andremo?”. Fa che veniamo a te, sostenuti da Papa Benedetto, sacerdote da sessant’anni, e dai nostri pastori,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
3. Ti ringraziamo o Signore per il ministero dei sacerdoti che ci donano la tua presenza nell’Eucaristia; con l’intercessione della Madonna della Navicella e di San Giovanni Battista ti preghiamo per la loro santificazione e ti domandiamo nuove vocazioni,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
4. O Signore Gesù ti preghiamo per i cristiani perseguitati e per gli uomini privati della libertà; ti affidiamo i popoli colpiti da calamità e guerre; accompagnaci come Salvatore e Amico
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
ADORAZIONE PERSONALE
“Tu hai parole di vita eterna”
Dalle “Omelie su Ezechiele” di san Gregorio Magno, papa
“Figlio dell’uomo, ti ho posto per sentinella alla casa d’Israele” (ez 3, 16). E’ da notare che quando il Signore manda uno a predicare, lo chiama col nome di sentinella. La sentinella infatti sta sempre su un luogo elevato, per poter scorgere da lontano qualunque cosa stia per accadere. Chiunque é posto come sentinella del popolo deve stare in alto con la sua vita, per poter giovare con la sua preveggenza. Come mi suonano dure queste parole che dico! Così parlando, ferisco m stesso, poiché né la mia lingua esercita come si conviene la predicazione, né la mia vita segue la lingua, anche quando questa fa quello che può. Ora io non nego di essere colpevole, e vedo la mai lentezza e negligenza. Forse lo steso riconoscimento della mia colpa mi otterrà perdono presso il giudice pietoso.
Certo, quando mi trovavo in monastero ero in grado di trattenere la lingua dalla parole inutili, e di tenere occupata la mente in uno stato quasi continuo di profonda orazione. Ma da quando ho sottoposto le spalle al peso dell’ufficio pastorale, l’animo non può più raccogliersi con assiduità in se stesso, perché é diviso tra molte faccende. Sono costretto a trattare ora le questioni delle chiese, ora dei monasteri, spesso a esaminare la vita e le azioni dei singoli; ora ad interessarmi di faccende private dei cittadini; ora a gemere sotto le spade irrompenti dei barbari e a temere i lupi che insidiano il gregge affidatomi.
Ora debbo darmi pensiero di cose materiali, perché non manchino opportuni aiuti a tutti coloro che la regola della disciplina tiene vincolati. A volte debbo sopportare con animo imperturbato certi predoni, altre volte affrontarli, cercando tuttavia di conservare la carità. Quando dunque la mente divisa e dilaniata si porta a considerare una mole così grande e così vasta di questioni, come potrebbe rientrare in se stessa, per dedicarsi tutta alla predicazione e non allontanarsi dal ministero della parola? Siccome poi per necessità di ufficio debbo trattare con uomini del mondo, talvolta non bado a tenere a freno la lingua. Se infatti mi tengo nel costante rigore della vigilanza su me stesso, so che i più deboli mi sfuggono e non riuscirò mai a portarli dove io desidero. Per questo succede che molte volte sto ad ascoltare pazientemente le loro parole inutili. E poiché anch’io sono debole, trascinato un poco in discorsi vani, finisco per parlare volentieri di ciò che avevo cominciato ad ascoltare contro voglia, e di starmene piacevolmente a giacere dove mi rincresceva di cadere.
Che razza di sentinella sono dunque io, che invece di stare sulla montagna a lavorare, giaccio ancora nella valle della debolezza? Però il creatore e redentore del genere umano ha la capacità di donare a me indegno l’elevatezza della vita e l’efficenza della lingua, perché, per suo amore, non risparmio me stesso nel parlare di lui. (Lib. 1, 11, 4-6; CCL 142, 170-172).
PREGHIERA PER IL CONGRESSO EUCARISTICO - ANCONA 3- 11\09\2011
Signore Gesù,
di fronte a Te, Parola di verità
e Amore che si dona,
come Pietro ti diciamo:
“Signore, da chi andremo?
Tu hai parole di vita eterna”.
Signore Gesù,
noi ti ringraziamo
perché la Parola del tuo Amore
si è fatta corpo donato sulla Croce,
ed è viva per noi nel sacramento
della Santa Eucaristia.
Fa’ che l’incontro con Te
nel Mistero silenzioso della Tua presenza,
entri nella profondità dei nostri cuori
e brilli nei nostri occhi
perché siano trasparenza della Tua carità.
Fa’, o Signore, che la forza dell’Eucaristia
continui ad ardere nella nostra vita
e diventi per noi santità, onestà, generosità,
attenzione premurosa ai più deboli.
Rendici amabili con tutti,
capaci di amicizia vera e sincera
perché molti siano attratti a camminare verso di Te.
Venga il Tuo Regno,
e il mondo si trasformi in una Eucaristia vivente.
Amen.
INTENZIONI DI PREGHIERA
APOSTOLATO DELLA PREGHIERA
ANNO 2011 - Settembre
INTENZIONE GENERALE
"Per tutti gli insegnanti, affinché sappiano trasmettere l'amore alla verità ed educare agli autentici valori morali e spirituali".
INTENZIONE MISSIONARIA
"Perché le comunità cristiane sparse nel continente asiatico proclamino il Vangelo con fervore, testimoniandone la bellezza con la gioia della fede".
INTENZIONE DEI VESCOVI
"Perché lo Spirito Santo illumini e sostenga le Chiese che sono in Italia: dalla partecipazione al Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona, pastori e fedeli attingano lo slancio per un più convinto impegno missionario".
INTENZIONE MARIANA
La Madre della Chiesa ci muova ad essere operatori di pace.
SEQUENZA
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
PREGHIERA
Ti crediamo, o Signore, presente qui, in mezzo a noi, nel segno del pane trasformato nel tuo Corpo...
Vogliamo chiederti di venire con noi per le strade perché tu sia presente sempre nei luoghi del
nostro lavoro, delle nostre amicizie, delle nostra fatica, della nostra sofferenza, nei luoghi della nostra
vita.
Ti ringraziamo degli innumerevoli benefici che distribuisci a ciascuno di noi: soprattutto del dono
della tua vita; in questo pane vediamo il tuo desiderio di essere in ciascuno di noi: “prendete e
mangiate”. Grazie, Gesù!
Hai scelto il pane, alimento semplice: un po’ di farina impastata con un po’ d’acqua, elementi
quotidiani per insegnarci che è semplice averti con noi, vuoi essere alla portata di tutti.”Chi non ha
denaro venga ugualmente, comprate e mangiate senza denaro e senza spesa.Non spendete il
denaro per ciò che non è pane” (Is 55).
Il pane è frutto della terra e del lavoro dell’uomo.
Portiamo a Te, o Signore, i nostri progetti, la nostra volontà di fare bene, di costruire un mondo
come a te piace; tu ci hai dato la legge del lavoro non come strumento di espiazione bensì per
essere collaboratori della tua creazione: dacci il gusto del lavoro per rendere il giardino che ci hai
regalato un luogo dove ogni uomo viva nella pace, nella concordia, nella fraternità.
Frutto della terra: senza il contributo della tua creazione non basterebbe il nostro lavoro. Tu ci doni
la terra, l’acqua, l’aria.
Vogliamo chiederti perdono, o Signore, se non abbiamo amato, coltivato e rispettato la nostra
terra, la terra che ci hai donato.
Ti chiediamo perdono per i pozzi che abbiamo inquinato: le acque che tu ci hai donato sono veleno
per la nostra terra;
Ti chiediamo perdono per i veleni tossici versati sul nostro territorio: l’aria che ci hai donato per il
nostro respiro uccide tante persone con gravi malattie;
Ti chiediamo perdono perché stiamo trasformando la tua creazione in una grande discarica:
produciamo tanta spazzatura e non sappiamo dove metterla.
Donaci, o signore, il gusto del bello, del buono, dell’armonia. Fa’ che i nostri giorni trascorrano non
nel frastuono, nel caos, nella lotta, nella prepotenza ma vivendo come tu ci vuoi: “un cuor solo e un’anima sola”. Amen.
PREGHIERA AL REDENTORE
del Beato Giovanni Paolo II
1. Signore Gesù, siamo qui raccolti davanti a te:
Tu sei il Figlio di Dio fatto uomo, da noi crocifisso e dal Padre risuscitato. Tu, il vivente, realmente presente in mezzo a noi. Tu, la via, la verità e la vita.
Tu, che solo hai parole di vita eterna. Tu, l’unico fondamento della nostra salvezza e l’unico nome da invocare per avere speranza. Tu, l’immagine del Padre e il donatore dello Spirito. Tu, l’amore: l’amore non amato! Signore Gesù, noi crediamo in te, ti adoriamo, ti amiamo con tutto il nostro cuore,
e proclamiamo il tuo nome al di sopra di ogni altro nome.
2. In questo momento, grande e solenne, noi preghiamo per questa città e per il suo territorio.
Guardala, o Cristo, dalla tua croce e salvala. Guarda i poveri, gli ammalati, gli anziani, gli emarginati,
i giovani e le ragazze che hanno imboccato strade disperate, tante famiglie in difficoltà e colpite dalla disgrazia e dai disagi sociali. Guarda e abbi pietà!
Guarda coloro che non sanno più credere nel Padre che sta nei cieli e non ne percepiscono più la tenerezza, coloro che non riescono a leggere nel tuo volto, o Crocifisso, il loro dolore, la loro povertà e le loro angosce. Guarda quanti giacciono nel peccato,
lontano da te, che sei la sorgente d’acqua viva:
l’unico che disseti e plachi il desiderio e l’ansia irrequieta del cuore umano. Guardali e abbi pietà.
3. Benedici questa città e il suo territorio: Benedici tutti i lavoratori che nella quotidiana fatica
provvedono alle necessità della famiglia e al progresso della società. Benedici i giovani, perché non si spenga mai nel loro cuore la speranza d’un mondo migliore, e la volontà di spendersi generosamente per edificarlo. Benedici coloro che ci governano, perché siano operatori di giustizia e di pace. Benedici i sacerdoti che guidano le comunità,
i religiosi e le religiose. Benedici il seminario e dona a questa Chiesa giovani e ragazze generosi,
disposti ad accogliere la chiamata al dono totale di sé nel servizio del Vangelo e dei fratelli.
4. Dona, o Signore Gesù, a questa Chiesa
di essere confermata nella fede del Battesimo,
perché abbia la gioia della verità, unica strada che porta alla vita! Donale la grazia della riconciliazione
che sgorga dal tuo costato squarciato, o Crocifisso:
perché, riconciliata e unita, possa diventare forza che supera le divisioni, lievito di una mentalità nuova di solidarietà e di condivisione, vivente invito a seguire te che ti sei fatto fratello di tutti. Donale infine di essere una Chiesa messaggera di speranza per tutti gli uomini, perché da questa testimonianza di speranza tutti si sentano stimolati a impegnarsi,
lavorando per un mondo più solidale e pacifico
conforme alla volontà del Padre tuo, il nostro Creatore.
5. Signore Gesù, donaci la pace,
tu che sei la pace
e nella tua croce hai vinto ogni divisione.
E fa’ di noi veri operatori di pace e di giustizia:
uomini e donne che si impegnano a costruire
un mondo più giusto, più solidale e più fraterno.
Signore Gesù, ritorna in mezzo a noi
e rendici vigilanti nell’attesa della tua venuta. Amen.
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