… do compimento a ciò
che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che
è la Chiesa.
Spesso
leggiamo questo passo nella dimensione spirituale della passione di Dio, cioè "aggiungere" ciò che manca al compimento della redenzione, ma alla redenzione
operata da Cristo non manca nulla, al massimo la goccia del nostro patire per
Cristo (testimonianza) e in Cristo (dolore, fatiche della vita) può essere
vissuta in unità al mare del Preziosissimo Sangue del Redentore per la salvezza e la liberazione propria e di ogni uomo.
Ma l'Apostolo Paolo dice: "ciò che manca nella mia
carne", sembra dire che la grazia salvifica va accolta in tutto il mio
essere uomo, "carne", come dimensione totalizzante, perché questo mio
"cristificarmi" giovi a me, e a tutta la Chiesa, corpo di Cristo, di cui io
sono membra.
In
questo tendere alla perfezione del Cristo in noi, dove il noi è inteso nella
dimensione dell'io, Paolo afferma:
È lui infatti che noi
annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per
rendere ogni uomo perfetto in Cristo.
La buona notizia, il racconto evangelico, non è una interpretazione ma è lui che annunciamo.
Lo
scopo dell'annuncio è cristificare: cioè accompagnare, ammonendo, istruendo
ciascuno, quindi attento alla storia di ognuno, con sapienza, per incentivare alla somiglianza di Cristo. Se annunciare non è questo, non serve e non giova
alla Chiesa di Dio.
È
la questione della diatriba evangelica. Dio vuole il bene o vuole che sia
osservato la legge del sabato a prescindere dal compiere il bene?
Cosa
è il bene o il male?
L'osservanza
della legge è sempre un modo in cui far trionfare la signoria di Cristo e il
regno di Dio. In caso contrario non annunciamo " lui" come dice l'Apostolo, ma la nostra interpretazione del vangelo, annacquato o infangato
dalle nostre sovrastrutture culturali - quella cultura ahimé, non ancora
cristificata - o dalle nostre paralisi che ci hanno bloccato nel nostro
camminare dietro a Cristo, e non davanti!
Il beato Olinto, "barbone di Dio", preghi per noi perché la nostra fede in Gesù sia liberante e liberatoria da ogni paresi che ha bloccato il nostro cammino dietro al Cristo. Amen.
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