domenica 14 aprile 2019

Guardaci, Gesù!




Il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.

Che scena meravigliosa!

Signore Gesù, ogni volta che ti rinneghiamo, ogni volta che sbagliamo, ogni volta che sciupiamo i tuoi doni, guardaci, e fa che anche noi, non fuggendo a quello sguardo ci ricordiamo che Tu hai promesso che pregherai per noi, perché una volta convertiti possiamo confermare nella fede i nostri fratelli. Il primo dovere di un discepolo è santificarsi, cioè vivere la piena adesione con il Maestro, per poi essere strumento di redenzione nelle mani del Maestro.


Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. … In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.

Come Zaccheo, anche Erode vuole vedere Gesù, ma è un vedere esteriore, è un vedere i suoi trucchi, vedere qualche miracolo fatto da lui, e non un farsi guardare da Gesù.

Signore Gesù, guardaci, e il tuo sguardo rinnovi il nostro desiderio di vederti, di guastare la tua presenza, e la tua presenza ci renda veramente amici tuoi, amici dello sposo, che preparano con te l’avvento del tuo Regno.
 

«In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Il Paradiso! Nel Nuovo Testamento il termine è presente solo tre volte, ma ha perso il suo valore vegetale di base e si è trasformato in un simbolo dell’aldilà, dell’oltrevita, del “Regno di Dio”, come appare nel primo passo ove è introdotto, quello di Luca sopra citato.

Il Regno di Dio citato all’inizio della Passione secondo Luca, e poi alla sua fine nel descrivere Giuseppe d’Arimatea che aspettava il regno di Dio, è in questa scena già si compie: è un oggi!

È il già non ancora, in cui c’è sempre un oggi!

Signore Gesù, sia oggi il tuo Regno, possa vederlo, gustarlo, viverlo, annuncialo, edificarlo, possa comprendere che, dopo la tua Pasqua, dentro ogni ora delle tenebre, il Regno è già in mezzo a noi, è già un dono donato, che sta per compiersi, anzi che si sta compiendo per ogni uomo che lo cerca e che lo accoglie.

Amen.

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