Sono
dell’opinione che ogni cosa accade quando deve accadere, ed arriva quando deve
arrivare: bisogna avere pazienza.
Quando
scopri un santo nuovo e scopri che non esiste il santino, dici: lo stamperemo!
Vai
così in loco per fare la foto e poi dici, stamperemo.
Poi
un giorno cerchi su eBay e scopri che quel santo è già stato stampato in una
vecchia serie di santi benedettini, e dici: lo compro!
Paghi,
viene spedito e speri… la busta è in balia delle Poste italiane, e nulla è
detto!
Ma
ecco la busta, apri, ecco il santino, ed ecco il santo che cercavi, meglio la
santa: Nitidia.
Ma
il santino scrive: Santa Chelidonia, perché? Ma
lo sapevi già!
Perché
è una iconografia incerta, per cui quando fu stampata fu definita Chelidonia.
Ma
S. Nitidia è sorella di S. Chelidonia, capite l’arcano?
L’immagine
raffigura un affresco di autore anonimo romano del secolo XIII, e secondo due
fonti (Fondazione Federico Azari dell'Università di Bologna e G. Kaftal in Iconografy of the saints in central and
south italian pianting) è probabilmente santa Nitidia.
Anche
un altro testo del 1904: Le fonti e la
letteratura della storia sublacense. Notizie storiche dell'abbazia durante il
medio evo. Giovannoni, G. L'architettura dei monasteri sublacensi. Hermanin, F.
Le pitture dei monasteri sublacensi, riporta a pagina 477, descrivendo gli
affreschi che fanno da corona al Conxolus, afferma: A questo affresco segue la figura di santa Nitidia.
Della
santa si parla in una biografia di Santa Chelidonia, opera del 1842, di don
Pietro Caponi, in cui si racconta che Nitidia
di Chelidonia sorella, recatasi a trovarla, fu testimone dei doni mistici
di questa. Secondo alcuni autori Nitidia era sorella gemella di Chelidonia,
figlie di Albasia, detta sterile.
«Iesu,
corona virginum»
Gesù che incoroni le vergini,
o
Figlio di donna mirabile,
Maria,
la Vergine Madre,
benigno
esaudisci chi implora...
(Inno ambrosiano)
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