San Basilide è il patrono degli
agenti di custodia carceraria.
Perché?
Il
Martirologio Romano in data 30 giugno ricorda:
Ad Alessandria d’Egitto, san
Basílide, che, sotto l’imperatore Settimio Severo, avendo cercato di proteggere
dagli insulti di uomini volgari la santa vergine Potamiena che stava conducendo
al supplizio, ricevette il compenso di questo suo pietoso servizio: convertito
infatti a Cristo dalle preghiere di lei, dopo un breve combattimento, divenne
martire glorioso.
Durante
la persecuzione di Settimio Severo (193-211), Origine, filosofo e teologo
cristiano istruì alcuni pagani alla fede cristiana. Tra questi c'era Basilide,
soldato addetto a scortare i condannati al luogo del supplizio. Durante le
persecuzioni fu arrestata anche Potamiena, vergine cristiana, che già aveva
dovuto respingere molti pretendenti. Fu subito condannata a morte e affidata a
Basilide, che la difese dagli attacchi degli scalmanati. Potamiena gli promise
che avrebbe pregato per la sua salvezza. Assieme a lei fu uccisa anche la madre
Marcella. Dopo pochi giorni Basilide fu invitato a fare un giuramento davanti
agli idoli, ma si rifiutò, dichiarandosi cristiano. Condotto dal giudice, fu
messo in carcere. Tre giorni dopo il martirio, gli era apparsa una notte
Potamiena, che gli aveva posto sulla testa una corona, dicendogli che aveva
implorato per lui la Grazia per la sua salvezza, che era stata esaudita e che
quindi fra poco sarebbe venuta a prenderlo. Basilide fu battezzato nella stessa
prigione e il giorno dopo venne decapitato.
Viene
però spontanea la domanda: perché lui patrono degli agenti di custodia
carceraria o polizia penitenziaria e non altri?
Ci
sono molti casi simili, di soldati addetti al custodia dei Martiri, che poi si
convertirono. La Passio di Eufemia ricorda Sostene e Vittore; la vicenda di
Pietro ricorda i suoi carcerieri convertiti e poi martiri, Processo e
Martiniano; oppure nella Passio di S. Eusebio e soci a Roma, il carceriere
Antonino si converte e muore martire. Anche Claudio carceriere di Sebastiano,
si converte e muore martire. E l’elenco continua.
Per
cui rimane la domanda: ci sono carcerieri convertiti e martiri nella vita di più
famosi e venerati Santi Martiri, perché San Basilide?
Forse
perché discepolo di Origene? Ma Pietro Apostolo è più di Origine.
Forse
perché carceriere delle Sante Martiri Potamiena e Marcella? Ma Pietro Apostolo…
Forse
la scelta è arbitrale. Ma certamente ha un perché.
Un
bel perché lo troviamo nell’omelia di don Virgilio Balducchi per la festa di
San Basilide (Anno 2015):
"San Basilide, nell’esercizio delle
sue funzioni di accompagnamento al martirio di alcuni cristiani ha difeso la
dignità di una donna, che proprio perché condannata correva il rischio di non
essere trattata da persona umana.
Questo modo di proteggere e di
svolgere il suo compito è di esempio per tutti noi che lavoriamo in carcere, ed
è per questo che viene invocato come patrono degli agenti di Polizia
Penitenziaria".
Nella
vita degli altri carcerieri santi, non spicca questa dimensione di custodia
della dignità umana, elemento fortemente evangelico e presente in tutta la vita
di Gesù.
Ecco
perché!
Con
decreto della Sacra Congregazione dei riti del 2 settembre 1948, San Basilide è
stato proclamato patrono del Corpo degli Agenti di Custodia, oggi Polizia
Penitenziaria.
Il
30 giugno, gli appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria celebrano la
festa di San Basilide martire, il cui culto è unito a quello di Santa Potamiena
e Santa Marcella.
Le
spoglie di San Basilide sono custodite in un'urna posta nella navata sinistra,
nella cappella dell'Assunta, del Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso
San Celso a Milano. Alcuni frammenti delle reliquie del Santo si trovano nella
cripta sotto l'altare dell'Abbazia di San Basilide a Badia Cavana (PR).
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