domenica 27 novembre 2016

Patrono degli agenti di custodia carceraria: San Basilide






San Basilide è il patrono degli agenti di custodia carceraria. Perché?

Il Martirologio Romano in data 30 giugno ricorda:

Ad Alessandria d’Egitto, san Basílide, che, sotto l’imperatore Settimio Severo, avendo cercato di proteggere dagli insulti di uomini volgari la santa vergine Potamiena che stava conducendo al supplizio, ricevette il compenso di questo suo pietoso servizio: convertito infatti a Cristo dalle preghiere di lei, dopo un breve combattimento, divenne martire glorioso.

Durante la persecuzione di Settimio Severo (193-211), Origine, filosofo e teologo cristiano istruì alcuni pagani alla fede cristiana. Tra questi c'era Basilide, soldato addetto a scortare i condannati al luogo del supplizio. Durante le persecuzioni fu arrestata anche Potamiena, vergine cristiana, che già aveva dovuto respingere molti pretendenti. Fu subito condannata a morte e affidata a Basilide, che la difese dagli attacchi degli scalmanati. Potamiena gli promise che avrebbe pregato per la sua salvezza. Assieme a lei fu uccisa anche la madre Marcella. Dopo pochi giorni Basilide fu invitato a fare un giuramento davanti agli idoli, ma si rifiutò, dichiarandosi cristiano. Condotto dal giudice, fu messo in carcere. Tre giorni dopo il martirio, gli era apparsa una notte Potamiena, che gli aveva posto sulla testa una corona, dicendogli che aveva implorato per lui la Grazia per la sua salvezza, che era stata esaudita e che quindi fra poco sarebbe venuta a prenderlo. Basilide fu battezzato nella stessa prigione e il giorno dopo venne decapitato.



Viene però spontanea la domanda: perché lui patrono degli agenti di custodia carceraria o polizia penitenziaria e non altri?

Ci sono molti casi simili, di soldati addetti al custodia dei Martiri, che poi si convertirono. La Passio di Eufemia ricorda Sostene e Vittore; la vicenda di Pietro ricorda i suoi carcerieri convertiti e poi martiri, Processo e Martiniano; oppure nella Passio di S. Eusebio e soci a Roma, il carceriere Antonino si converte e muore martire. Anche Claudio carceriere di Sebastiano, si converte e muore martire. E l’elenco continua.

Per cui rimane la domanda: ci sono carcerieri convertiti e martiri nella vita di più famosi e venerati Santi Martiri, perché San Basilide?

Forse perché discepolo di Origene? Ma Pietro Apostolo è più di Origine.

Forse perché carceriere delle Sante Martiri Potamiena e Marcella? Ma Pietro Apostolo…

Forse la scelta è arbitrale. Ma certamente ha un perché.

Un bel perché lo troviamo nell’omelia di don Virgilio Balducchi per la festa di San Basilide (Anno 2015):

"San Basilide, nell’esercizio delle sue funzioni di accompagnamento al martirio di alcuni cristiani ha difeso la dignità di una donna, che proprio perché condannata correva il rischio di non essere trattata da persona umana.

Questo modo di proteggere e di svolgere il suo compito è di esempio per tutti noi che lavoriamo in carcere, ed è per questo che viene invocato come patrono degli agenti di Polizia Penitenziaria".

Nella vita degli altri carcerieri santi, non spicca questa dimensione di custodia della dignità umana, elemento fortemente evangelico e presente in tutta la vita di Gesù.

Ecco perché!

Con decreto della Sacra Congregazione dei riti del 2 settembre 1948, San Basilide è stato proclamato patrono del Corpo degli Agenti di Custodia, oggi Polizia Penitenziaria.

Il 30 giugno, gli appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria celebrano la festa di San Basilide martire, il cui culto è unito a quello di Santa Potamiena e Santa Marcella.

Le spoglie di San Basilide sono custodite in un'urna posta nella navata sinistra, nella cappella dell'Assunta, del Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso a Milano. Alcuni frammenti delle reliquie del Santo si trovano nella cripta sotto l'altare dell'Abbazia di San Basilide a Badia Cavana (PR).

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