“Siete concittadini dei santi e familiari di Dio”, un destino sorprendente quello che ci prospetta l’Apostolo Paolo, in questa giornata dedicata all’Apostolo Tommaso.
La cittadinanza dei santi per San Paolo, non è certo quella che intendiamo noi: cioè che i santi sono in Cielo, per l’Apostolo i santi sono i salvati, cioè i discepoli di Gesù.
Siamo salvati a causa della Passione di Cristo, e il segno dei chiodi e la ferita al fianco sono la certezza della salvezza, segni della cittadinanza.
A prezzo del Sangue siamo stati comprati e nel suo Sangue siamo stati salvati.
La sua Morte fu per noi V ita, la sua V ittoria fu per noi famigliarità… siamo familiari di Dio, perché siamo un nuovo popolo, una nuova famiglia umana nata dal suo fianco.
È questa famigliarità che ci raduna, è la memoria di quello sguardo che ha visto il Signore – raccontata di generazione in generazione - che ci consola: Egli è vivo.
Certo Tommaso non crede inizialmente, così pare, ma forse egli era in giro per Gerusalemme vagando senza meta con una grande tristezza in fondo al cuore a causa degli avvenimenti che aveva vissuto.
Tommaso era in ricerca del Maestro, della sua tenerezza, della sua parola .. perché no del suo profumo. Ma Egli non era più presente.
Entrando nel Cenacolo, ed ascoltando dell’incontro avvenuto, egli è sorpreso, si forse incredulo, non può credere ai suoi orecchi: ed ecco anche lui vive l’incontro. Gesù mostra i segni della sua tenerezza, di quella vicinanza perduta che Tommaso stava cercando: “Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco …”, a quest’incontro l’Apostolo scioglie il suo cuore, lo schiude alla più alta proclamazione di fede: «Mio Signore e mio Dio!».
Signore anche noi siamo dei salvati, tuo popolo, “edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù”: per intercessione del’Apostolo Tommaso, donaci un nuovo slancio di fede, così che nelle tue mani possiamo essere costruzione bene ordinata, “tempio santo nel Signore … abitazione di Dio”, segno vivente del “segno dei chiodi”.
Amen.
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