“Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza … allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio” (Pr 2)
La vita dell’uomo è una porta spalancata verso l’infinito di Dio.
Afferma S. Ambrogio:
“Sia aperta a colui che viene la tua porta, apri la tua anima, allarga il seno della tua mente perché il tuo spirito goda le ricchezze della semplicità, i tesori della pace, la soavità della grazia. Dilata il tuo cuore, va' incontro al sole dell'eterna luce «che illumina ogni uomo» (Gv 1, 9). Per certo quella luce vera splende a tutti. Ma se uno avrà chiuso le finestre, si priverà da se stesso della luce eterna. Allora, se tu chiudi la porta della tua mente, chiudi fuori anche Cristo”.
Dio lascia sempre aperta la sua porta. Egli non si stanca mai di attendere sull’uscio l’ultimo figlio.
Egli sa attendere … è la carità di Dio per noi, che è paziente, tutto spera e tutto a sopportato per ogni suo figlio … perché sia tale.
Il Santo di oggi, Benedetto da Norcia, aveva scoperto profondamente la sua figliolanza divina, egli da vero figlio di Dio si pone come padre amorevole verso i suoi fratelli e li esorta con la sua regola monastica ad essere figli obbedienti della volontà di Dio.
“Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in pratica con impegno, in modo che tu possa tornare attraverso la solerzia dell'obbedienza a Colui dal quale ti sei allontanato per l'ignavia della disobbedienza”. (Prologo della Regola)
San Benedetto oggi ci esorta ad essere figli, figli di Dio, ad immagine del figlio Gesù. Solo in questo percorso si può essere discepoli, e così membra del popolo di Dio: la Chiesa.
Invochiamo il S. Patriarca Benedetto: interceda per l’Europa perché riscopra nell’obbedienza alla Parola di Dio la sua figliolanza divina e la sua dignità. Amen.
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