mercoledì 3 marzo 2021

Francesca Michielin & Fedez – Sanremo 2021

 



Eccoci a Sanremo 2021. Cerco il canale, mi ero dimenticato di questo evento italico. Rai1! Becco la pubblicità. Cambio. Passo il tempo. Torno su Rai1, ancora pubblicità…. Basta! Ricambio canale, passa il tempo. Ritorno su Rai1. Ecco i due mattacchioni, Amadeus e Fiorello: spettacolare! Poi una canzone… orrenda. Giro canale. Il giorno dopo su Ra1 Premium sento Francesca Michielin & Fedez, wow!!!!!

Chiamami per nome

di F.L. Lucia - F. Michielin - J. D’Amico - A. Mahmoud - D. Simonetta - A. Raina
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Music Union/Eclectic Music Group/Sony Music Publishing (Italy) / Giada Mesi / Zdf - Milano

 

Oggi ho una maglia che non mi dona
Corro nel parco della mia zona
Ma vorrei dirti non ho paura

Vivere un sogno porta fortuna
La tua rabbia non vince
Certi inizi non si meritano nemmeno una fine
Ma la tua bocca mi convince
Un bacio alla volta
Come sassi contro le vetrine
Le mie scuse erano mille, mille
E nel cuore sento, spille spille
Prova a toglierle tu baby
Tu baby
Chiamami per nome
Solo quando avrò
Perso le parole
So che in fondo ti ho stupito arrivando qui da sola
Restando in piedi con un nodo alla gola
Chiamami per nome
Perché in fondo qui sull’erba siamo mille, mille
Sento tutto sulla pelle, pelle
Ma vedo solo te baby
Te baby
In ascensore spreco un segno della croce e quindi?
So bene come dare il peggio non darmi consigli
Cerco un veleno che non mi scenda mai
Ho un angelo custode sadico
Trovo una scusa ma che cosa cambierà?
La grande storia banale
Prima prosciughiamo il mare
Poi versiamo lacrime
Per poterlo ricolmare
Le promesse erano mille mille
Ma nel cuore sento spille spille
Prova a toglierle tu baby tu baby
Chiamami per nome
Solo quando avrò
Perso le parole
So che in fondo ti ho stupito venendo qui da solo
Guidando al buio piango come uno scemo
Chiamami per nome
Perché in fondo qui sull’erba siamo mille mille
Sento tutto sulla pelle, pelle
Ma vedo solo te baby
Te baby
Mi sembra di morire quando parli di me in un modo che odio
Aiutami a capire se alla fine di me vedi solo il buono
Sotto questo temporale
Piove sulla cattedrale
Rinunceremo all’oro
Scambiandolo per pane
Chiamami per nome
Solo quando avrò
Perso le parole
So che in fondo
Ci ha stupiti finire qui da soli in questo posto
Ma se poi non mi trovi
Chiamami per nome
Perché in fondo qui sull’erba siamo mille, mille
Sento tutto sulla pelle, pelle
Ma vedo solo te baby
Te baby
Le promesse sono mille mille
Ma non serve siano mille
Ora che ho solo te baby
Te baby

 

Mi colpisce la frase sull’ascensore e la croce.

Chissà cosa significa!

Cerco sul web. Ecco un libro.

Un giorno come un altro. Storia d'amore, perle e riscatti di Filippo Venturi.





Un giorno come un altro”, storia (ovviamente fantastica) del fantomatico furto del secolo, quello del celeberrimo quadro del Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla”, trafugato durante la mostra intitolata “Il mito della Golden Age”, svoltasi da febbraio a maggio del 2014 nel capoluogo emiliano.

È un romanzo scritto in stile noir che tiene il lettore attaccato alle pagine dall’inizio alla fine perché dalla scena del furto, ne succederanno di tutti i colori, tra ricerche folli e frenetiche che coinvolgeranno funzionari di polizia che faranno a cornate con il mondo pur di ritrovare il quadro, a richieste di riscatto alquanto singolari. È un action ironico che riprende la recente tradizione americana contemporanea, scritto a ritmo sostenuto, ricco di colpi di scena, in cui si finisce a tifare per i cattivi, balordi dal cuore buono che forse, come spesso non accade nella vita, meritano una seconda possibilità. (Filippo Venturi)

In ascensore spreco un segno della croce e quindi?
Questo passaggio della canzone mi fa pensare al romanzo. Chissà!

Nel testo della canzone sembra una provocazione, alla Fedez, con quel "quindi?", nel romanzo un affidarsi. Ma chissà qual è il senso.

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