giovedì 28 gennaio 2021

Propositi ... di una santa

 


PROPOSITI.

8 SETTEMBRE 1626:

FESTA DELLA NATIVITÀ DI MARIA

Accettare anche i momenti difficili come dono di Dio e come occasione di santità. È utile osservare che qui Virginia colloca la sua disponibilità a vivere il giorno come dono di Dio a livello di proposito, cioè a livello di attenzione particolare e di impegno quotidiano sulla cui verità ed efficacia fa da specchio, a sera, un puntiglioso esame di coscienza.

Grazia di Dio e doni dello Spirito Santo: sono questi il suo ambito desiderio, la ragione della sua preghiera. I doni dello Spirito Santo per cui Virginia pregava e che sperava di ottenere sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timor di Dio. Virginia offre i suoi sensi e le sue potenze, tutto di sé, al Signore per vivere completamente al servizio di Lui. Nel servizio di Dio infatti è felicità piena e duratura. L'uomo vale l'obiettivo che si pone. Chi si pone Dio come obiettivo in qualche modo vale Dio.

Con il divino aiuto rinuncio alla mia volontà, ma farò quanto mi sarà detto dal mio Padre Spirituale tenendolo in luogo di Dio.

Procurerò di sopportare ed abbracciare le tribolazioni che mi manderà il Signore; e pigliar le croci e seguitarlo.

Rinuncio quanto possiedo in servizio di Dio, e per me non piglierò altro che quello che mi sarà ordinato dai Superiori.

Procurerò di acquistare con l'aiuto della Beata Vergine la grazia di Dio e i doni dello Spirito Santo.

Dono al Signore e alla Beata Vergine la memoria, l'intelletto e la volontà, coi cinque sentimenti del corpo, per non poterli adoperare in altro che in suo servizio.

Santa Virginia Centurioni Bracelli

FONTE

mercoledì 27 gennaio 2021

Essere un uomo felice ...

 


Mario Borzaga, nato a Trento il 27 agosto 1932, dopo aver iniziato la sua formazione al sacerdozio nel Seminario diocesano, entrò tra i Missionari Oblati di Maria Immacolata. Nel 1957 partì per il Laos, insieme ad altri confratelli, i primi a sbarcare in quel paese asiatico. Percorse i villaggi visitando gli ammalati e dispensando ovunque il suo sorriso: essere un uomo felice nella conformazione a Cristo Crocifisso era la sua vocazione più intima. Il 25 aprile 1960 s’incamminò, insieme al catechista laico Paolo Thoj Xyooj, per visitare altri villaggi nel nord del Laos, i cui abitanti desideravano conoscere meglio il Vangelo. Da allora non si ebbero più loro notizie, fino a quando non venne scoperto che erano stati uccisi da alcuni guerriglieri Pathet Lao, contrari alla presenza dei missionari stranieri. Padre Mario aveva ventisette anni, mentre Paolo diciannove. Il loro processo sul martirio si è svolto nella diocesi di Trento dal 2006 al 2008. Il 5 maggio 2015 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui la loro morte è stata riconosciuta in odio alla fede. Beatificati l’11 dicembre 2016 a Vientiane, nel Laos.

lunedì 25 gennaio 2021

Sant'Eucarpio martire romano venerato a Villafranca Sicula (AG)

 



In vecchio post del 2013 avevo parlato di San Eucarpio compatrono di Villafranca Sicula. C'erano allora alcune domande aperte ed alcune perplessità.

Leggiamo:

Cosa ancora più interessante è la dicitura del santino: "Corpo di ...", nel senso che il simulacro raffigura il corpo giacente del Martire, o che nel simulacro di sono ossa del corpo del Martire? Da informazioni "siciliane" è solo un simulacro ligneo di fine ottocento.

Perché poi quella corona nel simulacro? È stato incoronato in quanto patrono? La corona è dono degli abitanti di Villafranca, proprio a segno del suo patronato, anche se ultimamente poco sentito a causa del culto alla Madre di Dio, detta Madonna del Mirto, festeggiata la prima domenica d’agosto.

Ma non è per caso un "corpo santo"? Non è ... a quanto pare un "martire delle catacombe"

Alcune domande hanno trovato una diversa risposta perché nel frattempo il web ci ha offerto nuove notizie.

Esisto le reliquie del santo? Si esistono. Dal 1550. Appunto un corpo. Con tanto di teschio. La presenza delle reliquie (corpo) è attesta anche da un sito.

Da dove arrivano? Da Roma, dono del Principe Don Francesco Alliata. Giunte a Villafranca Sicula nel 1550.

Il santo è venerato? Diciamo che l’attuale parroco da dato nuovo impulso.

Un plauso al sacerdote.

Ora c’è un problema spinoso. Visto la provenienza e l’epoca è certamente un martire delle catacombe.

Quindi non è il martire di Nicomedia, ma un omonimo romano.

martedì 5 gennaio 2021

Vorrei essere ...

 


Charles-Eugène de Foucauld nacque il 15 settembre 1858, a Strasburgo. Visse una giovinezza scapestrata, «senza niente negare e senza niente credere», impegnandosi solo nella ricerca del proprio piacere. Intraprese la carriera militare, ma fu congedato con disonore «per indisciplina aggravata da cattiva condotta». Si dedicò allora a viaggiare, esplorando una zona sconosciuta del Marocco, impresa che gli meritò una medaglia d’oro dalla Società di Geografia di Parigi. Tornò in patria scosso dalla fede totalitaria di alcuni musulmani conosciuti in Africa. Si riavvicinò al cristianesimo e si convertì radicalmente, accettando di accostarsi per la prima volta al sacramento della confessione. Deciso a «vivere solo per Dio», entrò dapprima tra i monaci trappisti, ma ne uscì dopo alcuni anni per recarsi in Terra Santa e abitarvi come Gesù, in povertà e nascondimento. Ordinato sacerdote, con l’intento di poter celebrare e adorare l’Eucaristia nella più sperduta zona del mondo, tornò in Africa, si stabilì vicino a un’oasi del profondo Sahara, indossando una semplice tunica bianca, sulla quale aveva cucito un cuore rosso di stoffa, sormontato da una croce. A cristiani, musulmani, ebrei e idolatri, che passavano per la sua oasi, si presentava come «fratello universale» e offriva a tutti ospitalità. In seguito si addentrò ancora di più nel deserto, raggiungendo il villaggio tuareg di Tamanrasset. Vi trascorse tredici anni occupandosi nella preghiera (a cui dedicava undici ore al giorno) e nel comporre un enorme dizionario di lingua francese-tuareg (usato ancor oggi), utile alla futura evangelizzazione. La sera del primo dicembre 1916, la sua abitazione – sempre aperta a ogni incontro – fu saccheggiata da predoni. Presso il suo cadavere fu ritrovata la lunula del suo ostensorio, quasi per un’ultima adorazione. È stato beatificato nella basilica di San Pietro a Roma il 13 novembre 2005, sotto il pontificato di Benedetto XVI. I suoi resti mortali sono venerati nel cimitero francese di El Golea in Algeria, vicino alla chiesa di San Giuseppe, retta dai Padri Bianchi.

Si attende la canonizzazione nel 2021... il decreto nel miracolo per la canonizzazione è stato emanato il 26 maggio 2020, insieme a quelli per Cesare de Bus e Maria Domenica Mantovani.

lunedì 4 gennaio 2021

Il Bambino Gesù ... a San Sostene (CZ)

 

Bambino Gesù, Verbo di Dio fatto carne per la nostra salvezza, eccomi qui a contemplarti nel mistero mirabile del Tuo Natale.

Ti guardo con gli occhi di Maria, occhi colmi di stupore e pieni di grazia. Fammi dono di una vita pura, abbandonata alla Tua volontà, protesa nell’ascolto della Tua parola.

Ti guardo con gli occhi di Giuseppe, occhi illuminati dalla sapienza e dall’umiltà. Fammi dono di una vita raccolta nel silenzio, attenta ai segni della Tua provvidenza, nascosta alle vanità del mondo.

Ti guardo con gli occhi dei pastori di Betlemme, occhi segnati dalla fatica e dalla povertà. Fammi dono di una vita ricca di Te, partecipe dei dolori del prossimo, animata dalla carità.

Ti guardo con gli occhi dei Magi, occhi di pellegrini e di cercatori della verità. Fammi dono di una vita forte nella speranza, testimone della bellezza del Tuo volto, orientata all’eternità beata.

Ti guardo con gli occhi dell’incantato, occhi luminosi per la gioia e la meraviglia. Fammi dono di una vita contemplativa nell’adorazione, fedele nella preghiera, stabile alla Tua presenza.

Ti guardo con i miei occhi, occhi di peccatore redento dal Tuo illimitato amore, occhi bagnati dalle lacrime per la dolcezza della Tua infinita misericordia.

Amen.


domenica 3 gennaio 2021

Gesù ... santo è il Tuo nome!

 


Bambino Gesù, Verbo di Dio fatto carne per la nostra salvezza, eccomi qui a contemplarti nel mistero mirabile del Tuo Natale.

Ti guardo con gli occhi di Maria, occhi colmi di stupore e pieni di grazia. Fammi dono di una vita pura, abbandonata alla Tua volontà, protesa nell’ascolto della Tua parola.

Ti guardo con gli occhi di Giuseppe, occhi illuminati dalla sapienza e dall’umiltà. Fammi dono di una vita raccolta nel silenzio, attenta ai segni della Tua provvidenza, nascosta alle vanità del mondo.

Ti guardo con gli occhi dei pastori di Betlemme, occhi segnati dalla fatica e dalla povertà. Fammi dono di una vita ricca di Te, partecipe dei dolori del prossimo, animata dalla carità.

Ti guardo con gli occhi dei Magi, occhi di pellegrini e di cercatori della verità. Fammi dono di una vita forte nella speranza, testimone della bellezza del Tuo volto, orientata all’eternità beata.

Ti guardo con gli occhi dell’incantato, occhi luminosi per la gioia e la meraviglia. Fammi dono di una vita contemplativa nell’adorazione, fedele nella preghiera, stabile alla Tua presenza.

Ti guardo con i miei occhi, occhi di peccatore redento dal Tuo illimitato amore, occhi bagnati dalle lacrime per la dolcezza della Tua infinita misericordia.

Amen.

sabato 2 gennaio 2021

... a Gesù Bambino

 


Bambino Gesù, Verbo di Dio fatto carne per la nostra salvezza, eccomi qui a contemplarti nel mistero mirabile del Tuo Natale.

Ti guardo con gli occhi di Maria, occhi colmi di stupore e pieni di grazia. Fammi dono di una vita pura, abbandonata alla Tua volontà, protesa nell’ascolto della Tua parola.

Ti guardo con gli occhi di Giuseppe, occhi illuminati dalla sapienza e dall’umiltà. Fammi dono di una vita raccolta nel silenzio, attenta ai segni della Tua provvidenza, nascosta alle vanità del mondo.

Ti guardo con gli occhi dei pastori di Betlemme, occhi segnati dalla fatica e dalla povertà. Fammi dono di una vita ricca di Te, partecipe dei dolori del prossimo, animata dalla carità.

Ti guardo con gli occhi dei Magi, occhi di pellegrini e di cercatori della verità. Fammi dono di una vita forte nella speranza, testimone della bellezza del Tuo volto, orientata all’eternità beata.

Ti guardo con gli occhi dell’incantato, occhi luminosi per la gioia e la meraviglia. Fammi dono di una vita contemplativa nell’adorazione, fedele nella preghiera, stabile alla Tua presenza.

Ti guardo con i miei occhi, occhi di peccatore redento dal Tuo illimitato amore, occhi bagnati dalle lacrime per la dolcezza della Tua infinita misericordia.

Amen.


venerdì 1 gennaio 2021

Preghiera a Gesù Bambino

 



Bambino Gesù, Verbo di Dio fatto carne per la nostra salvezza, eccomi qui a contemplarti nel mistero mirabile del Tuo Natale.

Ti guardo con gli occhi di Maria, occhi colmi di stupore e pieni di grazia. Fammi dono di una vita pura, abbandonata alla Tua volontà, protesa nell’ascolto della Tua parola.

Ti guardo con gli occhi di Giuseppe, occhi illuminati dalla sapienza e dall’umiltà. Fammi dono di una vita raccolta nel silenzio, attenta ai segni della Tua provvidenza, nascosta alle vanità del mondo.

Ti guardo con gli occhi dei pastori di Betlemme, occhi segnati dalla fatica e dalla povertà. Fammi dono di una vita ricca di Te, partecipe dei dolori del prossimo, animata dalla carità.

Ti guardo con gli occhi dei Magi, occhi di pellegrini e di cercatori della verità. Fammi dono di una vita forte nella speranza, testimone della bellezza del Tuo volto, orientata all’eternità beata.

Ti guardo con gli occhi dell’incantato, occhi luminosi per la gioia e la meraviglia. Fammi dono di una vita contemplativa nell’adorazione, fedele nella preghiera, stabile alla Tua presenza.

Ti guardo con i miei occhi, occhi di peccatore redento dal Tuo illimitato amore, occhi bagnati dalle lacrime per la dolcezza della Tua infinita misericordia. Amen.