martedì 15 ottobre 2019

La Santuzza!


Se a Padova, il Santo è Antonio; la Santuzza a Palermo è Rosalia.

S. Rosalia venerata a S. Magno Cilento
La Santuzza è patrona di San Mango Cilento, frazione del comune di Sessa Cilento, in provincia di Salerno.

Nel comune cilentano il 4 settembre segna un po’ la fine dell’estate: nella frazione San Mango, infatti, si celebra Santa Rosalia da Palermo Vergine e Anacoreta e la ricorrenza è l’ultimo dei festeggiamenti in onore dei santi patroni.

Nella festa di Santa Rosalia a San Mango ci recita l’Opera Sacra che porta in scena la vita della Santuzza. Il testo di autore anonimo è di notevole spessore letterario: risale probabilmente al XVIII secolo e fu forse scritto da un ecclesiastico. La tradizione sanmanghese più antica vorrebbe che l’Opera venisse rappresentata a mezzogiorno del 4 settembre, tuttavia in tempi più recenti è stata allestita per la sera della vigilia e si è consolidata l’usanza di riproporne una riduzione durante la processione del giorno di festa nei pressi dell’antico mulino. Le persone più anziane del paese ricordano a memoria le battute dei due atti che compongono l’Opera Sacra e che, fino agli anni Cinquanta, erano riservate esclusivamente all’interpretazione maschile. (fonte)

Rosalia, vergine eremita del XII secolo, santa Rosalia è divenuta patrona di Palermo nel 1666 con culto ufficiale esteso a tutta la Sicilia. Figlia di un nobile feudatario, Rosalia Sinibaldi visse in quel felice periodo di rinnovamento cattolico, che i re Normanni ristabilirono in Sicilia, dopo aver scacciato gli Arabi che se n'erano impadroniti dall'827 al 1072; favorendo il diffondersi di monasteri Basiliani e Benedettini. In quest'atmosfera di fervore e rinnovamento religioso, s'inserì la vocazione eremitica della giovane che lasciò la vita di corte e si ritirò in preghiera in una grotta sul monte Pellegrino, dove, secondo la tradizione, morì il 4 settembre 1160. Nel 1624, mentre a Palermo la peste decimava il popolo, lo spirito di Rosalia apparve in sogno ad una malata, e poi ad un cacciatore. A lui Rosalia indicò la strada per ritrovare le sue reliquie, chiedendogli di portarle in processione per la città. Così fu fatto: e dove quei resti passavano i malati guarivano, e la città fu purificata in pochi giorni. Da allora, a Palermo, la processione si ripete ogni anno. Rosalia, fu inclusa nel Martirologio romano nel 1630 da Papa Urbano VIII.

È patrona oltre che di Palermo, anche di San Mango Cilento (SA), di Racalmuto (AG), di Bivona (AG), di Bisacquino (PA), di Centuripe (EN), di Campofelice di Roccella (PA), di Santo Stefano Quisquina (AG), di Delia (CL), di Lentiscosa di Camerota (SA), di Vicari (PA), di Baucina (PA), di Pegli (GE), di Santa Margherita di Belice (AG), di Rina di Savoca (ME), di Montelepre (PA) e compatrona di Benetutti (SS).
Due curiosità lombarde. È venerata a Salò e nella Chiesa di S. Bernardino alle Ossa in Milano.