mercoledì 24 gennaio 2018

Patrono dei Giornalisti!






San Francesco di Sales
Patrono dei giornalisti e degli operatori dei media
 
 
Thegiornalisti - Riccione

Che cosa abbiano da spartire i mezzi di comunicazione sociale con un vescovo e teologo del ‘600 sarà difficilmente comprensibile da chi considera tout court l’età della Controriforma come trionfalistica e clericale.

Capacità di andare controcorrente, lungimiranza, modernità, dunque, di cui Francesco di Sales aveva già dato prova nel primo confronto col mondo riformato. A mezzi classici come la predicazione e la disputa teologica egli ne aveva escogitato uno, davvero particolare: pubblicazione di fogli volanti (i cosiddetti manifesti) che, pensati come mezzo di catechesi e informazione religiosa, potevano raggiungere tutti attraverso l’affissione murale o la consegna ai singoli usci. A toni polemici e atteggiamenti severi Francesco preferì inoltre il metodo del dialogo e della dolcezza, seguendo la massima: «Se sbaglio, voglio farlo per troppa bontà piuttosto che per troppo rigore».

Fu dunque una giusta valutazione quella che indusse Pio XI a proclamare Francesco di Sales, il 26 gennaio 1923, patrono di «tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina» (Enc. Rerum omnium). E all’indomani del Vaticano II Paolo VI volle nuovamente additare il vescovo di Ginevra come modello dei giornalisti cattolici nella lettera apostolica Sabaudie gemma. È diventata poi tradizione che il testo del messaggio pontificio in occasione della Giornata mondiale per le comunicazioni sociali venga pubblicato proprio in concomitanza con la memoria liturgica del santo (24 gennaio). (FONTE)
 
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PREGHIERA DEL GIORNALISTA
Signore, Tu mi hai chiamato a servire il prossimo attraverso i mezzi dell’informazione. Donami di farlo sempre nell’obbedienza alla verità, con il coraggio di pagare di persona affinché essa non sia mai tradita. Aiutami anche a coniugare la verità con la carità, per non ferire mai la dignità di nessuno e promuovere in tutto, per quanto a me possibile, la giustizia e la pace. Che io non faccia preferenze di persone, e sappia proporre le mie idee con umiltà, onestà e libertà di cuore. Donami di essere anche così un testimone dell’amore, che viene da Te, verità che libera e salva. Tu, che con Dio Padre vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen
(Bruno Forte, vescovo)

mercoledì 17 gennaio 2018

Der ehrwürdige!



Andrea Erhart nasce a Pfronten-Kreuzegg (Diocesi di Augusta - Germania) il 25 novembre 1696. Fornaio, alla morte del padre raggiunge Roma, 1718, dove continuò la sua attività. Il 4 novembre 1724 entra tra i cappuccini a Palanzana (Viterbo) come fratello laico. Trascorse la sua vita fratesca a Roma svolgendo diversi uffici. Muore a Frascati il 7 ottobre 1762. Il processo fu introdotto a Roma e Augusta. Il 7 marzo 1781 fu concesso il decreto relativo, mentre il 24 settembre 1785 fu firmato il decreto di non culto. Il decreto di validità giuridica degli Atti fu firmato il 30 settembre 1852. È Venerabile. L’11 giugno 2008 il parroco di Kempten ha mostrato interesse per la Causa chiedendo sia ripresa. La Postulazione ha indicato le condizioni e i documenti necessari per la riapertura della Causa. Nuova sollecitazione nel settembre 2012. (FONTE)
La causa non è contenuta - per ora - nell'Index Status Causarum, ma solo nell'archivio dell'Ordine.
Interessante pagina sul Venerabile fra Giorgio da Augusta è QUI.