domenica 24 maggio 2020

Un bellissimo santino




Oggi ho ricevuto un bellissimo santino di P. Picot de Clorivière, lo raffigura mentre prega davanti al Santissimo Sacramento, luogo in cui spirò il 9 gennaio 1820.
Chi è Padre Pietro Giuseppe Picot de Clorivière?
Troviamo su Wikipedia la biografia, che nella parte finale ho aggiornato.

Pierre-Joseph Picot de Clorivière nacque a Saint-Malo in Bretagna, da una famiglia di commercianti e armatori. Restò presto orfano; studiò dai Benedettini di Douai. Dalla scuola uscì a sedici anni, nel 1752, per imbarcarsi in Marina. Ma poco tempo dopo tornò a casa e si indirizzò agli studi commerciali. Nel 1754 studiava Diritto alla Sorbona. Nel 1755 seguì gli Esercizi Spirituali: comprese di essere chiamato al sacerdozio. Il 23 febbraio 1756, dopo che era stato a messa nella chiesa dei gesuiti, una Signora gli disse: «Il Signore vi chiama sotto la protezione di s. Ignazio e di s. Francesco Saverio. Ecco il noviziato dei Gesuiti. Entrate.» Superata la resistenza della famiglia, entrò al noviziato dei gesuiti di Parigi il 14 agosto 1756 e il 17 agosto dell'anno seguente pronunciava i primi voti. Nel 1762 i gesuiti vennero espulsi dalla Francia; egli studiò teologia a Liegi, dove fu ordinato sacerdotale il 2 ottobre 1763. Trascorse qualche anno in Inghilterra, sotto il nome di Pierre Picot.
Svolse il suo apostolato in Inghilterra e in Belgio. Divenuto prete secolare dopo la soppressione della Compagnia, iniziò a dedicarsi alla direzione spirituale dei religiosi (fu confessore degli Eremitani e di altri religiosi di Parigi) e poi, trasferitosi in Bretagna, si diede all'insegnamento e alla predicazione di missioni popolari.
Il 13 febbraio 1790 il governo rivoluzionario decretò la soppressione degli ordini di voti solenni in Francia: Picot de Clorivière progettò una nuova forma di vita consacrata che potesse rispondere meglio alle esigenze dei tempi, dei sodalizi i cui membri non indossassero abiti o altri segni distintivi e non conducessero vita comune. Fondò, quindi, a Parigi l'associazione dei Preti del Sacro Cuore di Gesù e la Società delle Figlie del Cuore di Maria, che anticiparono i moderni istituti secolari.

Nel 1779 divenne parroco a Paramé, dove promosse le Confraternite e l'adorazione del Santissimo Sacramento; si occupò di opere caritative, aprì scuole per ragazzi, fondò un "Bureau de charité" diretto da Thèrése de Bassablons, futura Figlia del Cuore di Maria e martire. Nel 1786 dirigeva il seminario di Dinan; nel 1787 a Dinan incontrò Maria Adelaide Champion de Cicé. Il 25 marzo 1790 in un quaresimale difese l'eccellenza dello stato religioso, sostenendo che esso deve essere libero da ingerenze statali. Il giorno seguente fu arrestato, ma, riconosciuto innocente, fu presto liberato. Dopo la promulgazione della costituzione civile del clero, si dimise dal seminario di Dinan e riprese il suo progetto di partire per il Maryland. Ma il 19 luglio 1790 ebbe l'ispirazione “come in un batter d'occhio” del progetto di una vita religiosa che potesse esistere “all'insaputa dei popoli e anche loro malgrado”. Una Società «adatta alle circostanze in cui si trovava la Chiesa e tale da permettere di vivere nel mondo, in ogni situazione, una vita religiosa autentica, imitando la vita della Vergine Maria
e dei primi cristiani». Si trasferì a Parigi e invitò Adelaide a seguirlo: da Parigi veniva il male e lì bisognava combattere. Entrambi dovevano cambiare spesso casa per sfuggire alla polizia e, durante il Terrore, vivere in clandestinità. Il 2 febbraio 1791 Pierre-Joseph con altri otto sacerdoti e un laico si consacrano recitando a Montmartre un atto d'offerta da lui composto, che anche Adelaide pronunzia, con una decina di compagne disperse a Parigi e in Bretagna. In questa consacrazione hanno origine la Società del Cuore di Gesù e la Società del Cuore di Maria.
Dopo l'attentato contro Napoleone del 24 dicembre 1800 lasciò Parigi per predicare missioni nei villaggi e ritiri spirituali in giro per la Francia. Nel 1804 rientrò a Parigi, ma, accusato di aver avuto contatti con l'autore dell'attentato, il 5 maggio 1804 fu arrestato e restò in carcere per cinque anni; il suo legame con le due Società erano le lettere che M.me de Carcado, della Società delle Figlie del Cuore di Maria, visitatrice autorizzata dalla polizia, consegnava per lui. Fu liberato nell'aprile del 1809. Nel 1814 il Generale residente in Russia, p. Brzozowskji, gli affidò la ricostituzione in Francia della Compagnia, di cui fu il superiore provinciale. Si dimise nel gennaio del 1818.
Morì nella cappella della casa dei gesuiti, inginocchiato alla balaustra nell'adorazione al Sacramento. 

È stata aperta la causa di canonizzazione, anche se non risulta in archivio su HagiografhyCircle, nessuna data. Certo è il decreto sulla conformità degli scritti alla dottrina cattolica, la cui procedura si è conclusa il 21 dicembre 1938.

VIAGGIO VIRTUALE tra i santuari d’Italia: Camerino



Lasciamo l’Emila e ritorniamo nelle Marche.
Siamo a Camerino, situata su un colle tra le valli del Chienti e del Potenza, chiusa dai Monti Sibillini e dal Monte San Vicino, Camerino è una gemma da scoprire.
Questa città, a 50 km da Macerata, vanta la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il sisma avvenuto nel 2016 ha piegato le sue ali, ma oggi questo luogo riparte dalle origini e dalla storia per rinascere più forte.
L’antico centro del ducato dei Da Varano è conosciuto per essere un avamposto d’arte e non solo, qui le tradizioni culinarie son ben preservate.
Di nobile famiglia e di questa città è figlia, Santa Camilla Battista del Monastero di Santa Chiara, purtroppo reso inagibile dal terremoto, accolto in una struttura di legno e antismica.
A pochi metri dal centro storico di Camerino, si può ammirare il convento di Renacavata. Nel complesso architettonico del Convento si distinguono quattro parti che vanno dal Cinquecento fino al Novecento completamente ristrutturati (1968-72). La Chiesa preesistente all’arrivo dei Cappuccini conserva sull’altare maggiore la terracotta policroma recentemente attribuita a Santi Buglioni (1494-1575), raffigurante la Vergine col Bambino con accanto S. Francesco che indossa l’abito dei Cappuccini.
Il convento di Renacavata di Camerino è strettamente legato agli inizi dell’ordine cappuccino, da qui si estese ben presto in tutta Italia e successivamente in tutto il mondo.
All’inizio erano in due, due frati desiderosi di condurre una vita eremitica secondo la regola di Francesco, e Papa Clemente VII glielo concesse. Altri si unirono e a Renacalcata improntarono il loro rifugio su una struttura immersa nel verde delle colline marchigiane, donata loro dalla duchessa di Camerino nel 1529.
Ottenendo la bolla “Religionis Zelus” (3 luglio 1528) di fatto davano vita ad un nuovo ordine francescano, accanto a quelli già esistenti dei “Frati Minori” e dei “Frati Minori Conventuali”.
Tra i primissimi nomi dell´ordine troviamo quello di “frati minori della vita eremitica”, dove per “eremitica” si intendeva un modo di vivere la Regola del poverello di Assisi alla luce del suo Testamento, in luoghi semplici e ritirati, ma non inaccessibili, vivendo in grande povertà, predicando la buona novella e assistendo i bisognosi.
Il nome “cappuccini” nascerà pochi anni dopo l´approvazione della bolla: i bambini di Camerino, luogo di nascita dell´ordine, così appellavano i primi frati per la foggia del loro cappuccio tipicamente a punta, come era stato quello di Francesco. Questo gioviale modo di chiamare i frati passò subito ad indicare l´intera congregazione, che divenne dei “Frati Minori Cappuccini”.
In questo convento di Renacavata a sede il noviziato dei Cappuccini, luogo per la formazione dei giovani che si vogliano consacrare al Signore, vivendo le virtù evangeliche, secondo l’empio di San Francesco, per essere segno in attesa del Regno di Dio.
L’immagine che ci accompagna in questa giornata è una Vergine dei Cappuccini, che devoti sono affidati a Lei, una Madre della Misericordia che sotto il suo manto protegge i suoi figli.

Sancta Maria, Mater boni consilii, ora pro nobis

Preghiamo per essere sempre illuminati dalla Spirito Santo nelle nostre scelte
Preghiamo per le vocazioni alla vita religiosa
Preghiamo per tutti coloro che sono in discernimento vocazionale