mercoledì 13 maggio 2015

Mercoledì della VI settimana di Pasqua






Paolo, in piedi in mezzo all’Areòpago

Qui l’Apostolo delle genti compie il profondo e famoso discorso ai pagani sul Dio ignoto

Qui però Paolo assapora l’amarezza del rifiuto, quando dopo aver parlato il linguaggio dei greci, pone il centro rivelazione cristiana: la risurrezione di Gesù.

Un passo della fede che blocca la conversione, se non quella di poche persone, tra cui Dionigi e Dàmaris.

Viene spontanea la domanda: ma io fondo la mia fede sulla buona notizia che Gesù è morto e risorto?

Forse gli ateniesi con erano ancora capaci di accogliere fino in fondo la profondità e la grandezza del messaggio cristiano.

Dice Gesù. (ho) Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Invochiamo allora il dono dello Spirito per mezzo di Maria, perché spalanchi a noi la porta della conoscenza del Signore, apra il nostro cuore e la nostra mente a tutta la verità dandoci la capacità di accoglierla nella sua totalità. Amen.

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