venerdì 1 luglio 2011

Solennità del Sacro Cuore




I Sette Sacramenti, San Elia a Pianisi


AdorazioNE eucaristica

(Dopo l’esposizione)
ADORAZIONE COMUNITARIA
“Eterna è la sua misericordia”

ATTO DI FEDE
(a cori alterni, celebrante e assemblea)

Tu sei santo, Signore Dio unico.
Tu sei forte e grande.
Tu sei l’Altissimo, Re onnipotente.
Tu sei il Padre santo, Re del cielo e della terra.
Tu sei il bene, tutto il bene, il sommo bene.
Tu sei amore e carità.
Tu sei sapienza e umiltà.
Tu sei pazienza e bellezza.
Tu sei sicurezza e pace.
Tu sei gaudio e letizia.
Tu sei la nostra speranza.
Tu sei giustizia e temperanza.
Tu sei ogni nostra ricchezza.
Tu sei la nostra vita eterna.
Grande e ammirabile Signore.
Dio onnipotente.
Misericordioso Salvatore.
Misericordioso Salvatore.
(da  una preghiera di San Francesco d’Assisi)

ATTO DI LODE
ANTIFONA: “Eterna è la sua misericordia”
SALMO 135

Lodate il Signore, egli è buono,
   eterna è la sua misericordia.

Lodate il Dio degli dei:
   eterna è la sua misericordia.

Lodate il Signore dei signori:
   eterna è la sua misericordia.

Egli solo ha compiuto meraviglie:
   eterna è la sua misericordia.

Ha creato i cieli con sapienza:
   eterna è la sua misericordia.

Ha stabilito la terra sulle acque:
   eterna è la sua misericordia.

Ha fatto i grandi luminari:
   eterna è la sua misericordia.

Il sole per regolare il giorno:
   eterna è la sua misericordia.

La luna e le stelle per regolare la notte:
   eterna è la sua misericordia.

Percosse l’Egitto nei suoi primogeniti:
   eterna è la sua misericordia.

Da loro liberò Israele:
   eterna è la sua misericordia.

Con mano potente e braccio teso:
   eterna è la sua misericordia.

Divise il Mar Rosso in due parti:
   eterna è la sua misericordia.

In mezzo fece passare Israele:
  eterna è la sua misericordia.
Travolse il faraone e il suo esercito nel Mar Rosso:
   eterna è la sua misericordia.

Guidò il suo popolo nel deserto:
   eterna è la sua misericordia.

Percosse grandi sovrani:
   eterna è la sua misericordia.

Uccise re potenti:
   eterna è la sua misericordia.

Seon, re degli Amorrei:
   eterna è la sua misericordia.

Og, re di Basan:
   eterna è la sua misericordia.

Diede in eredità il loro paese:
   eterna è la sua misericordia.

In eredità a Israele suo servo:
   eterna è la sua misericordia.

Nella nostra umiliazione, si è ricordato di noi:
   eterna è la sua misericordia.

Ci ha liberato dai nostri nemici:
   eterna è la sua misericordia.

Egli dà il cibo ad ogni vivente:
   eterna è la sua misericordia.

Lodate il Dio del cielo:
   eterna è la sua misericordia.   




ATTO DI RINGRAZIAMENTO
(insieme)

O Gesù, nostro Dio e Salvatore, noi ti adoriamo presente nell’Eucaristia e ti esprimiamo la nostra riconoscenza per i benefici che, nella tua bontà, continui a concederci.
Grazie, o Signore, della vita soprannaturale che ci doni, delle ricchezze spirituali che hai messo a nostra disposizione, dei mezzi che ci offri per realizzare l’ideale della nostra vita.
Grazie della vita fisica, della salute del corpo e delle cose buone che abbiamo goduto; dell’intelligenza e del desiderio di sapere che hai posto in noi; delle buone ispirazioni con le quali ci guidi dal di dentro.
Grazie anche dei dolori e degli insuccessi che ci affinano, ci purificano e ci uniscono di più a te; dei contrattempi e delle incomprensioni che irrobustiscono la nostra pazienza.
Grazie di tutto, perché tutto è provvidenziale, tutto giova, se siamo saggi, alla nostra santificazione, giacche tu fai cooperare tutto al bene di coloro che ti amano.

PREGHIERA COMUNE

Raccolti davanti al Signore, chiediamogli che la nostra vita sia viva testimonianza della fede che professiamo, e diciamo insieme:

Rendici tuoi testimoni, o Signore.

- O Gesù, che ci hai scelti e chiamati, fa’ che siamo profondamente convinti della nostra fede e la testimoniamo con la parola e con le opere di giustizia e di carità. Noi ti preghiamo:

- O Gesù, che hai detto ai tuoi discepoli: ”Voi siete il sale e la luce del mondo”, fa’ che il nostro esempio cristiano risplenda davanti agli uomini, perché vedendo le nostre opere buone, rendano gloria al Padre che è nei cieli. Noi ti preghiamo:
- O Gesù, che hai detto ai tuoi discepoli: ”Amatevi l’un l’altro, perché da questo conosceranno che siete miei discepoli e il mondo crederà in me”, fa’ che testimoniamo davanti a tutti il nostro amore fraterno e la nostra unità. Noi ti preghiamo:

- O Gesù, che hai costituito la tua Chiesa porto di salvezza e prolungamento della tua vita, fa’ che tutta la comunità cristiana viva secondo il tuo Vangelo e diventi luce e speranza per le genti. Noi ti preghiamo:

ORAZIONE
O Signore, che ci vuoi tuoi testimoni nel mondo, vieni in aiuto della nostra debolezza e della nostra viltà e concedici di realizzare il tuo messaggio di amore, di verità, di giustizia e di pace, e costruire così il tuo regno dove tu sia conosciuto e amato, e dove tutti si ritrovino uniti in te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.

ADORAZIONE PERSONALE
“Tu ci sei necessario”

DALLE “CONFERENZE” DI SAN TOMMASO D’AQUINO, DOTTORE DELLA CHIESA.
Fu necessario che il Figlio di Dio soffrisse per noi? Molto, e possiamo parlare di una duplice necessità: come rimedio contro il peccato e come esempio nell’agire.
Fu anzitutto un rimedio, perché è nella passione di Cristo che troviamo rimedio contro tutti i mali in cui possiamo incorrere per i nostri peccati.
Ma non minore è l’utilità che ci viene dal suo esempio. La passione di Cristo infatti è sufficiente per orientare tutta la nostra vita. Chiunque vuol vivere in perfezione non faccia altro che disprezzare quello che Cristo disprezzò sulla croce e desiderare quello che egli desiderò. Nessun esempio di virtù infatti è assente dalla croce. Se cerchi un esempio di carità, ricorda: ”Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv. 15,13).
Questo ha fatto Cristo sulla croce. E quindi, se egli ha dato la sua vita per noi, non ci deve essere pesante sostenere qualsiasi male per lui.
Se cerchi un esempio di pazienza, ne trovi uno quanto mai eccellente sulla croce. La pazienza infatti si giudica grande in due circostanze: o quando uno sopporta pazientemente grandi avversità, o quando si sostengono avversità che si potrebbero evitare, ma non si evitano.
Ora Cristo ci ha dato sulla croce l’esempio dell’una e dell’altra cosa. Infatti “quando soffriva non minacciava” (1 Pt. 2,23) e come un agnello fu condotto alla morte e non aprì la sua bocca (cfr. At. 8,32).Grande è dunque la pazienza di Cristo sulla croce: ”Corriamo con perseveranza nella corsa, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia” (Eb. 12,2).
Se cerchi un esempio di umiltà guarda il crocifisso: Dio, infatti, volle essere giudicato sotto Ponzio Pilato e morire.
Se cerchi un esempio di obbedienza segui colui che si fece obbediente al Padre fino alla morte: ”Come per la disobbedienza di uno solo, cioè di Adamo, tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti” (Rm. 5,19).
Se cerchi un esempio di disprezzo delle cose terrene, segui colui che è il re dei re e il Signore dei signori, “nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza” (Col. 2,3). Egli è nudo sulla croce, schernito, sputacchiato, percosso, coronato di spine, abbeverato con aceto e fiele.
Non legare dunque il tuo cuore alle vesti e alle ricchezze, perché “si sono divise tra loro le mie vesti” (Gv. 19,24); non agli onori, perché ho provato gli oltraggi e le battiture (cfr. s. 53,4); non alla dignità, perché intrecciata una corona di spine, la misero sul mio capo (cfr. Mc. 15,17) non ai piaceri, perché “quando avevo sete, mi hanno dato da bere aceto” (Sal. 68,22).

DALLE “LETTERE” DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE, VERGINE.
Mi sembra che il grande desiderio di nostro Signore che il Sacro Cuore venga onorato in modo particolare, abbia lo scopo di rinnovare nelle anime gli effetti della sua redenzione. Infatti il suo Sacro Cuore è una fonte inesauribile che cerca solo di riempire i cuori umili, vuoti, distaccati da ogni cosa e sempre pronti a sacrificarsi per rendergli piacere.
Questo cuore divino è una fonte inesausta, dalla quale scendono ininterrottamente tre canali: il primo è quello della misericordia verso i peccatori e porte loro lo spirito di contrazione e di penitenza. Il secondo è quello della carità e scorre per portare aiuto a tutti i miserabili che si trovano  in qualche necessità, e particolarmente a coloro che tendono alla perfezione: essi vi troveranno la forza per superare gli ostacoli. Il terzo è quello dell’amore e della luce per gli amici perfetti, che egli desidera unire a se stesso, per comunicare loro la sua scienza e i suoi desideri, perché per una via o per l’altra, si consacrino totalmente alla sua gloria.
Questo Cuore divino è un abisso di bene, in cui i poveri devono riversare le loro necessità. E’ un abisso di gioia, dove bisogna gettare tutte le nostre tristezze. E’ un abisso di umiliazione per il nostro orgoglio, un abisso di misericordia per gli infelici, e un abisso di amore, in cui bisogna seppellire tutte le nostre miserie.
Non avrete quindi che da unirvi in tutte le vostre azioni al Sacro Cuore di nostro Signore, all’inizio per disporvi, al termine per ripagare. Per esempio, vi sentite incapaci di pregare? Accontentatevi di offrire la preghiera che il Divin Salvatore fa per noi nel sacramento dell’altare. Offrite i suoi slanci per riparare tutte le vostre imperfezioni. Ripetete durante ogni vostra azione: ”Mio Dio, io faccio o soffro questa cosa nel Sacro Cuore del vostro divin Figlio, e secondo le sue sante intenzioni che vi offro per riparare tutto ciò che di impuro e di imperfetto c’è nel mio operare. “E così nelle diverse situazioni della vita. Quando vi toccherà qualche pena, afflizione o mortificazione, dite a voi stessi: ”Accetta ciò che il Sacro Cuore di Gesù ti manda per unirti a lui.”.
Soprattutto cercate di conservare la pace del cuore, che supera qualsiasi tesoro. Il mezzo per arrivare a questo consiste nel non aver più volontà propria, ma quella di questo divin Cuore al posto della nostra, lasciando che voglia per noi tutto ciò che può aumentare la sua gloria, contenti di sottometterci e di abbandonarci a lui in ogni cosa.

Dal "Diario" di Santa Faustina Kowaslka, VERGINE
Rientrata a Plock, il 22 febbraio 1931, nella sua camera ha una visione di Gesù che così descrive: “La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che vidi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l’anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: “Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella e poi nel mondo intero”.

“TU CI SEI NECESSARIO” (servo di Dio papa Paolo VI)
O Cristo, nostro unico Mediatore,
Tu ci sei necessario per venire in comunione con Dio Padre,
per diventare con te, che sei suo Figlio unico e Signore nostro,
suoi figli adottivi,
per essere rigenerati nello Spirito Santo.
Tu ci sei necessario,
o solo vero Maestro delle verità recondite e indispensabili della vita, per conoscere il nostro essere e il nostro destino,
la via per conseguirlo.
Tu ci sei necessario,
o Redentore nostro,
per scoprire la nostra miseria morale e per guarirla;
per avere il concetto del bene e del male e la speranza della santità;
per deplorare i nostri peccati e per averne il perdono.
Tu ci sei necessario,
o Fratello primogenito del genere umano,
per ritrovare le ragioni vere della fraternità fra gli uomini,
i fondamenti della giustizia, i tesori della carità,
il bene sommo della pace.
Tu ci sei necessario,
o grande Paziente dei nostri dolori,
per conoscere il senso della sofferenza e per dare ad essa un valore d’espiazione e di redenzione.
Tu ci sei necessario,
o Vincitore della morte,
per liberarci dalla disperazione e dalla negazione
e per avere certezza che non tradisce in eterno.
Tu ci sei necessario,
o Cristo, o Signore, o Dio con noi,
per imparare l’amore vero e per camminare nella gioia
e nella forza della tua carità la nostra via faticosa,
fino all’incontro finale con te amato,
con te atteso, con te benedetto nei secoli.

INTENZIONI DI PREGHIERA
APOSTOLATO DELLA PREGHIERA
ANNO 2011 - Luglio

INTENZIONE GENERALE
"Perché i cristiani contribuiscano ad alleviare, specialmente nei paesi più poveri, la sofferenza materiale e spirituale degli ammalati di Aids".

INTENZIONE MISSIONARIA
"Per le religiose che operano nei territori di missione, affinché siano testimoni della gioia del Vangelo e segno vivente dell'amore di Cristo".

INTENZIONE DEI VESCOVI
"Perché lo Spirito Santo sorregga coloro che si dedicano al volontariato cristiano: il loro amore verso chi è nel bisogno contribuisca all'edificazione di una società più giusta e fraterna".

INTENZIONE MARIANA
La Vergine Madre ci ottenga un cuore puro e generoso.

ALCUNE PREGHIERE
- “O Sacramento di misericordia! O segno di unita! O vincolo di amore! Chi desidera vivere, qui trova dove vivere, e trova di che vivere; si accosti e creda: divenga parte di questo corpo e sarà vivificato. Non disdegni la comunione con gli altri fedeli, non sia un male di cui vergognarsi, sia profondamente unito a tutto il corpo, che è la Chiesa. Viva di Dio, viva con Dio, viva per Dio. Lavori ora sulla terra, per regnare poi in cielo. Amen”. (S. Agostino)

- O Cuore divino, carne della carne immacolata della Vergine Santissima; Cuore ricco delle Sue virtù e delle potenze del Padre; Cuore, tesoro inesauribile di speranze, il cui fuoco proietta su tutti i cuori del mondo, di questo mondo così pieno di fango e di superbia, guardami: sono un povero peccatore.
Dolce Cuore, ricco di amore e di speranza, concedi carità a chi è freddo, a chi è tiepido, a chi dubita sulla Tua presenza, a chi adora altri dèi all’infuori di Te, unico e vero Dio.
Aiuta le sterili a partorire, … ai separati e ai divorziati ad osservare la Tua legge affinché i figli siano formati dal proprio Padre e dalla propria Madre.

O Cuore adorabile di Gesù, effondi le fiamme del Tuo amore su quanti ancora non Ti conoscono e su quanti che, pur avendoTi conosciuto, Ti hanno abbandonato, sui passionali, sui vendicativi, sull’omicida e sul suicida. Abbi pietà quando li incontri a giudizio.
Manda la Tua potente benedizione sui capi del governo perché cambino la lotta nella pace. Soccorri, come un fratello amoroso, Figlio di una Madre misericordiosa, tutti quei figli e quelle figlie che si trovano in quelle terre invase dalla guerra e dalla distruzione. Ricevi quei figli ingiustamente colpiti dalla morte nella larghezza del Tuo Cuore con il perdono delle loro colpe.

O Cuore adorabile del mio Gesù, fa che Ti ami ogni giorno sempre di più. Dammi la Tua santa benedizione, e Tu, che tutto vedi e a tutto provvedi, risolvimi quello di cui ora ho tanto bisogno. Amen. (Autore anonimo)

- Quando Gesù trionferà pienamente nelle nostre anime?
Quando verrà e non ci abbandonerà mai più,
e sarà vinta per sempre la lotta col male?

Potessi fermare tutta la mia vita accanto al Tabernacolo e pregare, unicamente pregare.
Poter celebrare una lunga santa Messa e salvare tutti gli uomini:
una santa Messa che mi faccia Cristo col Cristo
sull’altare della Calvario. (Padre Mario Borzago sacerdote e martire in Laos)

- “Signore Gesù, quando mi inginocchio davanti all'Eucarestia sento il profumo di Betlemme, respiro il mistero dell'umiltà di Dio e provo vergogna per l'orgoglio che è dentro di me e che continuamente esplode nelle rivalità tra le persone e nelle vergognose guerre che insanguinano i  popoli.
Gesù, donami una briciola della Tua umiltà! Signore Gesù, quando mi  inginocchio davanti all'Eucarestia capisco che Tu ci ami perché sei  buono e non perché noi  meritiamo il Tuo amore.
Nel cenacolo tutto parlava di tradimento e Tu, con un  gesto di puro amore, donasti l'Eucarestia all'umanità: a questa umanità che continuamente Ti tradisce!
Gesù, donami una briciola del Tuo amore!
Signore Gesù, accanto all'Eucarestia si sente il mormorio dell'acqua che Tu versasti sui piedi degli apostoli e, attraverso di loro, versasti sui piedi di ciascuno di noi.
Signore, arrossisco a  motivo dell'egoismo che ancora abita in me e soffro per lo spettacolo  del mondo d'oggi, che moltiplica divertimenti frivoli invece di moltiplicare le opere di misericordia.

Signore, donami una goccia d'acqua dell'ultima Cena!” E donaci sacerdoti santi: sacerdoti innamorati dell'Eucarestia! (Cardinale Angelo Comastri)

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