mercoledì 22 aprile 2020

Il principe della TV in cucina Alessandro Borghese ...




I programmi di cucina. Una piaga degli ultimi anni. Un contenitore di maleducazioni, di frustrati … chef di una maleducazione che è vomitevole.
Non c’è bisogno di nominarli li conosciamo tutti! Eppure vengono visti da molti.
Però dentro questo assurdo ci sono anche programmi deliziosi e chef di grande statura umana e professionale.
Tra questi Simone Rugiati con i suoi bellissimi programmi, di grande garbo, costruiti in un modo che ti viene voglia di mangiare dove il Food Advisor lo conduce….
Poi altro signore della TV in cucina è Francesco Panella con la sua Little Big Italy, dove tra amor patrio e cucina italica, ci si commuove sempre.
Infine il principe della TV in cucina Alessandro Borghese. Le sue trasmissioni: 4 Ristoranti, Cuochi d’Italia, sono un inno alla bellezza … con le meravigliose presenze di Gennaro Esposito e Cristiano Tomei.
Tre signori in TV. Ti fanno scoprire e innamorare della cucina italiana.

Il mio applauso per Jessica e Cristian a cui auguro ogni bene dopo la finale Cuochi d’Italia 11.

martedì 21 aprile 2020

Santi con la testa in mano ... CEFALOFORI (2020)





Nella tradizione cristiana, il termine cefaloforia (dal greco kefalos, "testa", e foreo, "portare") si riferisce al fenomeno miracoloso per cui alcuni santi martiri, dopo la decapitazione, avrebbero raccolto la propria testa mozzata, reggendola fra le mani. I santi martiri di cui si ricorda questo miracolo vengono detti cefalofori.

Il web riporta vari elenchi incompleti di Santi Cefalofori, che uniti tra loro con altri dati ritrovati si ricava questo elenco:
 

1.     Afrodisio di Beziers
2.     Albano di Verulam (Magonza)
3.     Caterina d'Alessandria
4.     Cutberto di Lindisfarne
5.     Desiderio di Langres‎ o Genova
6.     Dionigi di Parigi
7.     Donnino di Fidenza
8.     Eliero di Jersey
9.     Elifio (Elophe) di Lorena
10. Emidio di Ascoli
11. Eucario di Treviri
12. Eusebio di S. Gallo
13. Felice, Regola ed Essuperanzio di Zurigo
14. Firmino di Pamplona
15. Fortunato di Montefalco
16. Fredardo di Mende
17. Frezal di Gabali
18. Gaudenzio (?)
19. Gemolo di Ganna
20. Gianuario di Marsico Nuovo
21. Giovanni Battista
22. Giusto di Novalesa
23. Gwenfrewi o Vinfreda del Galles
24. Juthware di Dorset
25. Lamberto di Liegi
26. Lamberto di Saragozza
27. Lauriano o Laureano di Bourges
28. Livario di Metz
29. Luciano di Beauvais
30. Lupiano di Gevaudan
31. Martiri della Legione Tebea
32. Mercurio (?)
33. Miniato di Firenze
34. Nicasio di Reims
35. Noiala di Bretagna
36. Osith o Osyth in Anglia
37. Osvaldo di Northumbria
38. Principino, Stefano (Etienne), Tridor e Genitour di Tours
39. Procolo di Bologna
40. Regolo di Populonia
41. Reveriano di Autun
42. Romano di Antiochia
43. Sabiniano di Troyes
44. Sativola o Sidwell in Anglia
45. Severino Boezio di Pavia
46. Tanca in Bretagna
47. Trefina di Vannes
48. Valeria di Limonges


Di questo elenco è evidente una memoria agiografica e iconografica per la maggior parte dei nomi, di altri c'è qualche dubbio. Il (?) è messo perché non si è riusciti a decifrare l'identità del soggetto, ma c'è solo il nome.

domenica 19 aprile 2020

Regina Coeli, Alleluia!




Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen


sabato 18 aprile 2020

Botonto ... in pace




Tra i TOP 20 dei corpi santi c’è il piccolo Botonto: 

Botonto qui vixit annis III. Mensibus II. in pace.

Un martire delle catacombe o corpo santo di nome proprio, estratto il 28 dicembre 1841 a Roma nella catacomba sulla via Nomentana, vicino al cimitero di S. Agnese, con altri sette martiri con una ampolla di sangue. L'iscrizione sepolcrale indica il suo nome così: Botonto, che visse tre anni e due mesi, (riposa) nella pace.
Fu papa Gregorio XVI che donò le reliquie del martire al re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia. Il sovrano decise la traslazione nella chiesa del Monte dei Cappuccini, il 15 gennaio 1843. Le reliquie furono accolte con un grande corteo solenne dalla Chiesa della Gran Madre fino al convento dei Cappuccini.

* * *

O Dio, nostro creatore e redentore, che nella tua ineffabile bontà ricompensi con abbondanza la gloriosa passione dei tuoi martiri, concedi alla tua Chiesa, che oggi si allieta per il trionfo dei Ss. Martiri, di essere liberata da ogni macchia di peccato e di ottenere quel premio che egli ha meritato con la suprema testimonianza della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

venerdì 17 aprile 2020

Serata in casa ... con il Montecristo



L'isola di Montecristo è situata nel Mar Tirreno e fa parte dell'Arcipelago Toscano. Amministrativamente è inclusa nel comune di Portoferraio e quindi nella provincia di Livorno. L'isola è una delle 149 riserve naturali e foreste demaniali del Raggruppamento per la Biodiversità dell’Arma dei Carabinieri, è inserita nel complesso delle Riserve Naturali gestite dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica (GR) e fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.


Questo nome richiama un film e un panino.

FILM: il Conte di Montecristo (due versioni ...) e PANINO di Montecristo, che però per i miei gusti va modificato: non maionese, ma formaggio spalmabile magari al salmone o alle erbe.

FILM dal celebre romanzo Il conte di Montecristo, dello scrittore francese Alexandre Dumas


FILM 2002 Trailer Ufficiale Italiano


PANINO


Quindi buona serata con il Montecristo.


giovedì 16 aprile 2020

San Massimo di Roccasecca (LT)





Buon giorno,
come appassionato di agiografia e in particolare di corpi santi o martiri delle catacombe, ho acquistato il libro. Conoscevo già il culto di S. Massimo martire romano a Roccasecca (LT).
Il libro parla di una statua e due storie. Però leggendo il libro la cosa non quadra.
A pagina 50 nella Cronaca sulle reliquie, c’è una incongruenza tra S. Massimo socio di Valeriano e Tiburzio e S. Massimo traslato nel 1651 dalla catacomba di Callisto.
Nel testo sembra un unico Martire, ma è evidente che sono due diversi martiri. Il primo dalla catacomba di Pretestato, traslato nel 821, e poi ricognizione e riposizione nel 1599. Il secondo, giacente nella catacomba di Callisto fino al 21 maggio 1651, e poi scoperto, traslato e giunto a Roccasecca nel 1652.
Altra questione è Massimo d’Aveia. Ma qui è tutto chiaro.
Indi per cui, non una statua e due storie, ma una statua e tre santi, tre storie.
Perché Massimo di Roma, socio di Valeriano e Tiburzio, non è il corpo di Roccasseca, ma il corpo di Roccasecca è Massimo romano della catacomba di Callisto.
Tutto qui.

Fonti sul libro: 

lunedì 13 aprile 2020

PREGHIAMO PER VOCAZIONI AL SACERDOZIO





Beato Rolando Rivi
seminarista, martire
San Valentino, Castellarano, Reggio Emilia, 7 gennaio 1931
† Piane di Monchio, Modena, 13 aprile 1945

«Domani un prete di meno», questa è stata la motivazione data per l’uccisione del quattordicenne Rolando Rivi.
Rolando Maria Rivi nacque in una famiglia profondamente cattolica. Brillante e vivace, di lui si diceva: «o diventerà un mascalzone o un santo! Non può percorrere una via di mezzo». Con la prima Comunione e la Cresima divenne maturo e responsabile. Rolando, ogni mattina, si alzava presto per servire la Santa Messa e ricevere la Comunione. All’inizio di ottobre del 1942, terminate le scuole elementari, entrò nel Seminario di Marola (Carpineti, Reggio Emilia). Si distinse subito per la sua profonda fede. Amante della musica, entrò a far parte della corale e suonava l’armonium e l’organo. Quando stava per terminare la seconda media, i tedeschi occuparono il Seminario e i frequentanti furono mandati alle loro dimore. Rolando continuò a sentirsi seminarista: la chiesa e la casa parrocchiale furono i suoi luoghi prediletti. Sue occupazioni quotidiane, oltre allo studio, la Santa Messa, il Tabernacolo, il Santo Rosario. I genitori, spaventati dall’odio partigiano, invitarono il figlio a togliersi la talare; tuttavia egli rispose: «Ma perché? Che male faccio a portarla? Non ho voglia di togliermela. Io studio da prete e la veste è il segno che io sono di Gesù».
Questa pubblica appartenenza a Cristo gli fu fatale. Un giorno, mentre i genitori si recavano a lavorare nei campi, il martire Rolando prese i libri e si allontanò, come al solito, per studiare in un boschetto. Arrivarono i partigiani, lo sequestrarono, gli tolsero la talare e lo torturarono. Rimase tre giorni loro prigioniero, subendo offese e violenze; poi lo condannarono a morte. Lo condussero in un bosco, presso Piane di Monchio (Modena); gli fecero scavare la sua fossa, fu fatto inginocchiare sul bordo e gli spararono due colpi di rivoltella, una al cuore e una alla fronte. Poi, della sua nera e immacolata talare, ne fecero un pallone da prendere a calci. Era venerdì 13 aprile 1945. FONTE

Beato Serafino Morazzone Sacerdote
Milano, 1 febbraio 1747 – Lecco, 13 aprile 1822
Parroco di Chiuso dal 1773 al 1822, fu confessore di Alessandro Manzoni, probabilmente fino al 1818, anno in cui la famiglia di Manzoni vendette la villa del Caleotto, ove soggiornava. Manzoni ne scrisse un vero panegirico in Fermo e Lucia, ove lo nominò esplicitamente, creando un anacronismo rispetto all'ambientazione seicentesca della storia narrata, interpretato dai commentatori come dovuto all'affetto e all'ammirazione dello scrittore verso questo religioso. Né I promessi sposi il Manzoni toglierà l'accenno esplicito del nome. Morazzone fu sepolto a Lecco, nella chiesa dedicata a San Giovanni del rione di Chiuso di cui fu parroco. È stato dichiarato Venerabile il 17 dicembre 2007 e poi beatificato il 26 giugno 2011. In passato la sua canonizzazione era stata sollecitata dal cardinale Schuster, che lo aveva definito "novello curato d'Ars". FONTE

Un seminarista e un parroco.
Oggi, lunedì dell’Ottava di Pasqua, il Vangelo ci racconta l’incontro tra Gesù e le donne mirofore: Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Vedere Gesù! Egli si svela a noi nel suo Mistero in questi giorni.
Quel mi vedranno, dice una certezza.
È la certezza che ha abitato la vita e la morte di un seminarista e di un parroco.
In questi giorni abbiamo saputo di molti sacerdoti malati o morti a causa del covid-19.
Solo la nostra diocesi – come ci ha raccontato il nostro Arcivescovo nel messaggio del Giovedì Santo – ha perso 18 sacerdoti.
Oggi è giorno del martirio di Rolando Rivi, giorno in cui il Martirologio Romano commemora la sua nascita al Cielo, ma lo è anche del Beato Serafino Morazzone, parroco in questa Diocesi.
Preghiamo per vocazioni al sacerdozio e per i sacerdoti, vivi e defunti.

* * *

PREGHIERA al beato rolando rivi
28 gennaio 2015

O Dio, Padre misericordioso,
che scegli i piccoli per confondere i potenti del mondo,
Ti ringraziamo per averci donato,
nel seminarista Rolando Rivi,
una testimonianza della sapienza della Croce:
esempio d’amore al Tuo Figlio Gesù e
alla sua Chiesa, fino al sacrificio della vita.
Tu hai accompagnato il giovane Rolando
con sapienti educatori: il suo parroco e i suoi genitori.
Illuminati da questo esempio e
per intercessione di Rolando,
Ti chiediamo di darci la forza di essere sempre
segno vivo del Tuo amore nel mondo e Ti supplichiamo
di voler dare ai genitori, ai sacerdoti, ai catechisti e tutti coloro che educano alla pienezza della vita umana e cristiana,
la sapienza della Croce per generare nella fede
discepoli del Tuo Figlio che proclamino al mondo: “Io sono di Gesù”. Amen

Regina Coeli, Alleluia!




Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen


domenica 12 aprile 2020

Regina Coeli, Alleluia!





Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen

sabato 11 aprile 2020

Ave Maria!




Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen

venerdì 10 aprile 2020

Per i tribolati!







Per i tribolati
Preghiamo, fratelli carissimi,
Dio Padre onnipotente,
perché liberi il mondo
dalle sofferenze del tempo presente:
allontani la pandemia, scacci la fame,
doni la pace, estingua l’odio e la violenza,
conceda salute agli ammalati,
forza e sostegno agli operatori sanitari,
speranza e conforto alle famiglie,
salvezza eterna a coloro che sono morti.

Dio onnipotente ed eterno,
conforto di chi è nel dolore,
sostegno dei tribolati,
ascolta il grido dell’umanità sofferente:
salvaci dalle angustie presenti
e donaci di sentirci uniti a Cristo,
medico dei corpi e delle anime,
per sperimentare la consolazione
promessa agli afflitti.
Per Cristo nostro Signore. Amen.