sabato 6 aprile 2013

Sabato fra l'Ottava di Pasqua




“li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore” (Mc 16)

Da questa pagina evangelica emerge una grande debolezza dei primi discepoli di Gesù.
Una fragilità immensa, al punto che Gesù li rimprovera per la loro incredulità e per durezza del loro cuore!
È certo però che il Crocifisso risorto conosceva il loro cuore.

“Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!”: affermava nel lontano 22 ottobre 1978 il beato Giovanni Paolo II.
Cristo conosce… e conoscendo cosa è dentro l’uomo ha affidato a quegli Undici uomini il cammino del Regno. Lui che si fatto fragile, incarnandosi, si è fidato ed ha affidato alla fragilità dell’umano il suo Regno, perché risplenda in tutta la potenza il divino.

Infatti,
“è Cristo che guida la Chiesa per mezzo del suo Spirito. Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa con la sua forza vivificante e unificante: di molti fa un corpo solo, il Corpo mistico di Cristo. Non cediamo mai al pessimismo, a quell’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno; non cediamo al pessimismo e allo scoraggiamento: abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo dona alla Chiesa, con il suo soffio possente, il coraggio di perseverare e anche di cercare nuovi metodi di evangelizzazione, per portare il Vangelo fino agli estremi confini della terra” (Papa Francesco)

Ed ancora:
“La Chiesa vive, cresce e si risveglia nelle anime, che - come la Vergine Maria - accolgono la Parola di Dio e la concepiscono per opera dello Spirito Santo; offrono a Dio la propria carne e, proprio nella loro povertà e umiltà, diventano capaci di generare Cristo oggi nel mondo. Attraverso la Chiesa, il Mistero dell’Incarnazione rimane presente per sempre. Cristo continua a camminare attraverso i tempi e tutti i luoghi … Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura”. (Papa Benedetto XVI).

Infine:
«Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». (At 4)

Possa la Chiesa, alla luce di questa pagina della sua storia, rigenerarsi in libertà in Colui che la rende liberà e feconda, accompagnata dalla testimonianza di tanti uomini e donne che hanno incarnato la sua fecondità e libertà in Cristo: come Pierina Morosini e Pietro da Verona, martiri, che hanno sparso il loro sangue per Gesù sulle zolle di questa terra italica;
la Vergine Maria, stella della nuova evangelizzazione, accompagni maternamente il nostro cammino.
Amen.

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