mercoledì 6 febbraio 2013

Fede e rivelazioni






La fede cristiana è risposta ed adesione a Dio che si è rivelato. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice: “l’economia cristiana, in quanto è Alleanza nuova e definitiva, non passerà mai e non c’è da aspettarsi alcuna nuova rivelazione pubblica prima della manifestazione gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo”. La Rivelazione è compiuta. Lungo i secoli ci sono state delle rivelazioni chiamate “private”. Esse non appartengono al deposito della fede. Il loro ruolo non è quello di “migliorare” o di “completare” la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a  viverla in una determinata epoca storica. Considerato questo, nulla vieta di leggere opere di rivelazioni “private” come quelle di Maria Valtorta, di Anna Caterina Emmerich, di Brigida di Svezia (e di molti altri autori), se però a fondamento della vita cristiana abbia posto la roccia delle Parola di Dio, proposta ed annunciata dalla e nella Chiesa. Solo questa è àncora di salvezza. A tal proposito, ad esempio, sugli scritti di Maria Valtorta il 6 maggio 1992 il nostro arcivescovo emerito, Cardinal Dionigi Tettamanzi - allora segretario generale della CEI - scrisse una lettera all’editore, che già dal 1952, senza Imprimatur,
aveva edito gli scritti, dichiarando: “Proprio per il vero bene dei lettori e nello spirito di un autentico servizio alla fede della Chiesa, sono a chiederle che, in un’eventuale ristampa dei volumi (della Valtorta ndr). Si dica con chiarezza fin dalle prime pagine che le “visioni” e i “dettami” riferiti non possono essere ritenuti di origine soprannaturale, ma devono essere considerati semplicemente forme letterarie di cui si è servita l’autrice per narrare, a suo modo, la vita di Gesù”. Difatti gli scritti della Valtorta fino al 1966 erano inseriti nell’Indice dei libri proibiti della Chiesa. Tale Indice fu poi abrogato dal Venerabile Servo di Dio Paolo VI. Secondo, l’allora Cardinal Ratzinger, questo inserimento fu pastoralmente necessario per difendere “i fedeli più sprovveduti” (e quanti ancora ce ne sono oggi in materia di rivelazioni “private”!). La Chiesa è madre, e come tale è attenta che suoi figli non siano ingannati - o forviati - ma che siano nutriti alla sorgente della Verità rivelata, contenuta nel canone della Sacra Scrittura.

FONTE: P. Aurelio Blasotti in Portavoce gennaio-febbraio 2013 (Maria Valtorta e le sue Rivelazioni)

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