venerdì 6 luglio 2012

BEATA CANDIDA DA MILAZZO ... (IV)









Il dott. Giuseppe Messina, nella sua monografia, intitolata "Il Santuario di San Francesco di Paola a Milazzo", così scrive di questa Beata:

"Candida, giovinetta di nobile famiglia milazzese della quale non è stato tramandato il cognome, fu fra le prime entusiaste discepole e collaboratrici di San Francesco. Fatto voto di castità e vestito l'abito monacale del Santo (monaca di casa), scrive il Perdichizzi, nel Melazzo sacro, che Francesco andava spesso nella casa di Candida. Prima che il Santo partisse da Milazzo, la giovinetta Gli si rivolse così:

"Orbene, nessun ricordo mi lascerai tu?", Ed egli:

"Lo avrai domani".

Il giorno dopo Candida vide sulla porta di casa sua l'immagine del Santo Frate.

Dopo una vita di mortificazioni e digiuni, dedicata alla carità e alla pietà verso il prossimo, nel 1470 si spegneva in fama di santità. Sia da Milazzo che da oltre i confini si rinnovò il culto e vi si attribuirono miracoli con conseguenti pellegrinaggi eccezionali. Oggi il culto della beata Candida è solo un ricordo.


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