domenica 30 gennaio 2011

Servo di Dio Augusto Tolton, sacerdote

Il Servo di Dio don Niccolò Olivieri, Santa Maddalena di Canossa e Santa Caterina Drexel, hanno in comune la grazia di essere protagonisti, in diverso modo, del cammino di santità di tre ex schiavi, che in ordine sono: la Serva di Dio Maria Giuseppina Benvenuti, Santa Giuseppina Bakhita e il Servo di Dio Padre Augusto Tolton.

Nel discorso di padre Augusto Tolton, tenuto al primo congresso cattolico negro del 1889 a Washington DC, egli così proclamava: “La Chiesa Cattolica deplora una doppia schiavitù: quella della mente e quella del corpo. Essa cerca di liberarci da entrambe. Io ero un povero schiavo ma i sacerdoti della Chiesa non mi disprezzarono. Fu attraverso l’influenza di uno di essi che sono diventato quello che sono stasera”

La Chiesa Cattolica, nel suo essere santa e peccatrice, è custode del messaggio di Cristo: liberare l’uomo da ogni schiavitù, in primis quella del peccato, e in secondo luogo rendere l’uomo, l’umanità libera da ogni giogo per renderla veramente nuova e santa ad immagine dell’uomo nuovo che è Gesù Cristo.

La seconda metà del secolo XIX vede i natali di tre fiori il color ebano della pelle e per la loro origine africana: due sudanesi e un afroamericano; due spose di Cristo e un “amico della sposo”, un sacerdote. Tre ex schiavi che percorrono la strada per il premio incorruttibile: la comunione vera, libera e liberante in Dio. La santità è una libertà che si gioca nella Verità. "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8, 32)

Era mia desiderio comporre un nuovo quaderno e far conoscere le due “sorelle” del Sudan, ex schiave e sante; ma poi la scoperta di Padre Tolton, il Nulla Osta della Congregazione per la Cause dei Santi in data 28 marzo 2010, con apertura ufficiale del processo diocesano il 24 febbraio 2011, nell’anno che ricorda il 125° dell’ordinazione sacerdotale di Padre Tolton avvenuta a Roma il 24 aprile 1886 nella Basilica di S. Giovanni in Laterano, mi ha fatto pensare di mettere insieme questi tre esempi di santità.

Questa nuovo quaderno vuole raccontare le loro bellissime ed esemplari vite … “Non a noi la gloria, ma gloria a te o Dio, attraverso Gesù Cristo tuo Figlio e Nostro Signore. Padre e Figlio e Spirito Santo, tu sei Dio, che vivi e regni per sempre. Amen”


SERVO DI DIO PADRE AUGUSTO TOLTON
sacerdote diocesano
(1854-1897)




“La Chiesa Cattolica deplora una doppia schiavitù: quella della mente e quella del corpo. Essa cerca di liberarci da entrambe. Io ero un povero schiavo ma i sacerdoti della Chiesa non mi disprezzarono. Fu attraverso l’influenza di uno di essi che sono diventato quello che sono stasera”

Padre Augusto Tolton
(Da un discorso tenuto al primo congresso cattolico negro 1889 a Washington DC)

Padre Augusto Tolton ha la reputazione di essere il primo riconosciuto prete di origine africana negli Stati Uniti dato che suo padre e sua madre erano diretti discendenti di africani che erano stati portati qui come schiavi. L’ordinazione di Tolton fu considerata allo stesso tempo come un’anomalia e un avvenimento sensazionale nell’America del XIX secolo. L’ordinazione di un negro era generalmente ritenuta come qualcosa di inimmaginabile. Altri lo considerarono come una straordinaria conquista. Un prete di pelle nera vestito in abiti sacerdotali era una visione nuova per gli occhi americani, bianchi o neri, ed era ugualmente un’esperienza entusiasmante per i cattolici negri ricevere la Santa Comunione da un prete della loro stessa razza. Tolton era visto come un uomo eloquente e religioso, un’anima innocente, e riceveva ammirazione e rispetto da un lato, e dall’altro disprezzo e dileggio derivati dal clima di separazione razziale imposta a quel tempo.

La sua storia comincia con sua madre che sfugge la schiavitù in Brush Creek, Missouri, con i suoi tre bambini di notte eludendo i cacciatori di taglie confederati che venivano ricompensati per la cattura di schiavi fuggiti. Suo marito Peter Tolton aveva lasciato precedentemente la famiglia per combattere con le forze dell’Unione per la libertà dei negri nella guerra civile del 1861 ma era morto in un ospedale a St. Louis di dissenteria . Martha Jane Tolton attraversò il fiume Mississippi per andare ad Hannibal, Missouri, e poi continuò fino a Quincy, Illinois, dove si trovava una stazione della metropolitana. Là si sistemò con la sua famiglia. I Tolton erano stati battezzati cattolici per ordine della famiglia Elliott cui appartenevano nel Missouri e frequentarono varie Chiese a Quincy mentre Marta Tolton cercava di educare i suoi figli. Ma in ogni scuola che frequentava Augusto era guardato con sospetto e subiva minacce dai suoi compagni e dai genitori di questi. Fu espulso o allontanato successivamente da varie scuole finché un certo padre Peter McGirr ebbe compassione della famiglia e li accolse nella parrocchia e nella scuola di St. Peter a Quincy dove Augusto ricevette la prima Comunione e la Cresima.

Quando Augusto crebbe nella sua giovinezza svolse vari lavori per aiutare a sostentare la sua famiglia. Nel frattempo vari preti di Quincy come pure le suore di Nostra Signora, notarono la sua bravura e innocenza. Lo istruirono nel catechismo, nei classici e nelle lingue. I padri francescani, più tardi fecero sì che lui andasse al Quincy College. Qui Augusto fu assoggettato a sottili insulti e commenti di derisione a causa della sua razza. Ma con l’aiuto dei preti che lo assistevano e delle suore riuscì a sopportare questo ingiusto trattamento senza che lui reagisse, ma non senza lacrime. Padre McGirr e le suore erano decisi a mantenere il diritto dei negri per una educazione cattolica. Augusto primeggiava nelle valutazioni scolastiche al vertice della sua classe. Faceva la comunione ogni giorno e aiutava nell’educazione religiosa dei bambini negri della città.

Impressionati dall’intelligenza e dalla devozione di Augusto, vari preti cercarono di far entrare Augusto in seminario ma ciò risultò impossibile. Dopo vari tentativi rivolgendosi ai seminari diocesani e religiosi da alcuni dei quali non si ebbe alcuna risposta mentre da altri si ebbe un cortese rifiuto specificando che il seminario non era pronto a prendere uno studente negro, i padri francescani attraverso il loro superiore generale riuscirono dopo mesi e mesi di attesa a far accettare Augusto nel collegio gestito dalla Propaganda Fide che preparava seminaristi da inviare in tutto il mondo come missionari. Là Augusto incontrò altri seminaristi africani e seminaristi da tutto il mondo desiderosi di servire, un giorno, la Chiesa come sacerdoti. All’età di 26 anni Augusto andò a Roma per proseguire gli studi verso il sacerdozio nel 1880. Sei anni più tardi il 24 aprile 1886 fu ordinato sacerdote nella basilica di S. Giovanni in Laterano in Roma.

Quelli che lo seguivano nel seminario ritenevano che non avrebbe potuto avere successo negli Stati Uniti per la situazione razziale e l’anticattolicesimo prevalente in quel momento. Pensando che sarebbe stato mandato in Africa, il Cardinale prefetto Giovanni Simeoni sorprese Tolton insistendo che lui tornasse in America. “l’America è stata definita la nazione più illuminata; vedremo se merita tale onore. Se l’America non ha mai visto un prete nero, ne deve vedere uno ora” disse il Cardinale.

Infatti Tolton fu il primo e avrebbe portata la croce di quel fatto durante tutto il suo sacerdozio. Il 18 luglio 1886 padre Tolton arrivò a Quincy e celebrò la sua prima messa davanti a una grande folla di bianchi e negri nella chiesa di S. Bonifacio a Quincy. Fu assegnato il giorno dopo come pastore alla chiesa di S. Giuseppe, una piccola povera parrocchia negra nella stessa città. La parrocchia si era sviluppata dalle classi di catechismo che lui aveva cominciato precedentemente. I bianchi lo cercavano per consigli e frequentavano le sue messe attratti dai suoi sermoni e dalla sua bontà. Col passare del tempo ciò suscitò la gelosia degli altri sacerdoti della comunità e anche di alcuni pastori protestanti che temevano che Tolton facesse del proselitismo o che comunque diffondesse il cattolicesimo tra i neri (”Papismo”).
Padre Augusto fu ammonito alla luce di questi sospetti dal decano del clero locale, una situazione che alla fine il decano riportò al vescovo per una soluzione. Osservazioni che gettavano discredito furono fatte riguardo a padre Tolton in città da alcuni che lo vedevano impegnato a creare una situazione di inaccettabile mescolanza delle razze, anche se non era per niente così. Difatti un gran numero di bianchi veniva volontariamente da Tolton per la S. Messa ed i Sacramenti. Padre Tolton si abituò alle avversità durante la sua breve vita. A parte molti impegni di conferenze anche a un pubblico di soli bianchi, lui visse in un mondo chiuso immerso in povertà e abbandono, un mondo separato dove i negri erano condannati a vivere. Allo stesso tempo come prete si veniva a trovare tra due comunità, una bianca e una nera, e le diverse emozioni tra queste due comunità. Era un’epoca in cui si lottava per avviare il processo di integrazione degli uomini e delle donne dalla pelle nera.

Schiavi ed ex schiavi del XIX secolo avevano una partecipazione approssimativa nella vita sociale americana. Non c’erano leggi che garantissero la loro presenza nella società al riparo da vessazioni. I diritti civili non erano ancora stati coniati nella coscienza sociale popolare. Qualsiasi diritto era ritenuto essere il privilegio dei bianchi in America. Molta di questa apartheid era presente nella pratica se non nella teoria, sfortunatamente, delle varie comunità cattoliche e protestanti.

La carriera sacerdotale di Tolton fu ostacolata dall’isolamento e dalle difficoltà economiche. Le sue lettere a madre Caterina Drexel tradiscono molto delle sue pene in un’era intollerante dal punto di vista sociale. Ciò si dimostrò di enorme peso e potrebbe avere influito su di lui sia fisicamente che dal punto di vista emotivo.
Padre Tolton tuttavia rimase fedele ai suoi voti sacerdotali e rimase un simbolo di lealtà, dignità sacerdotale e costanza in mezzo a tanta sofferenza. Essendo rimasto solo per tanti anni e avendo sparso i semi della Verità; riguardo alla sua razza egli cercò di spiegare che la Chiesa Cattolica aveva i mezzi e le risorse per migliorare il triste destino dei neri in America durante il periodo della Ricostruzione. Tolton cercò pure di imprimere sulla comunità nera un senso di speranza e di fiducia in se stessi attraverso l’educazione e una fede concreta.

“Lavorerò e mi dedicherò fintanto che Dio mi concede vita poiché comincio a vedere che io ho i poteri e le benedizioni per resistere dappertutto e dovunque io vada”.
(Lettera di padre Tolton a madre Caterina Drexel, 5 giugno 1891)

Sentendo che il suo lavoro era notevolmente ridotto a Quincy, decise di accettare, con il permesso dei suoi superiori della Propaganda Fide a Roma, l’invito dell’arcivescovo Patrick Feehan di Chicago di andare a lavorare nella nuova comunità di cattolici negri nel 1889. Nella zona meridionale di Chicago padre Tolton cominciò nel seminterrato della centrale chiesa di S. Maria a svolgere il suo ministero tra i negri già avviato da padre Joseph Rowles sotto il nome di S. Agostino. C’era la spinta per una comunità per i cattolici neri così che padre Tolton ne diresse i lavori di costruzione al numero 36 di Dearborn Street con donazioni da bianchi solidali. La chiesa ebbe ritardi nella costruzione e ricevette il titolo di chiesa di S. Monica. Ma la costruzione di questa chiesa non andò oltre il completamento del suo piano seminterrato dove la comunità si raccoglieva sotto un tetto provvisorio.

Padre Gus (da Augustus) come era chiamato familiarmente era una figura familiare nelle strade e nei viali del ghetto nero. Portò speranza e conforto ai morenti e promesse di giorni migliori ai viventi. Padre Tolton era ben accetto in Chicago dai sacerdoti e dal popolo, tuttavia, era solo nel cercare di dare una qualche sembianza di comunità cattolica nel povero terreno dei quartieri degradati della parte sud della città. Sfortunatamente il suo ministero fu di durata relativamente breve.

Durante la prima settimana di luglio del 1897 Chicago fu colpito da un’ondata di calore per cui molte persone persero la vita sopraffatte dalla calura di quei giorni. I giornali facevano elenchi dei nomi dei morti ogni giorno. Ritornando da un ritiro spirituale per sacerdoti a Bourbonnais, Illinois, il 9 luglio, padre Tolton scese dal treno e fu travolto colto da temperatura di 45° di caldo che ardeva sulla città. Secondo il Chicago Daily News, “il reverendo Augusto Tolton, parroco della chiesa cattolica romana di S. Monica, al 36 di Dearborn Street, è morto al Mercy Hspital alle 8,30 della sera, vittima di un colpo di calore”. Aveva in progettato di fare varie visite a malati nella sua parrocchia prima di mezzogiorno. Aveva 43 anni.

I giornali riferirono di migliaia di persone, assieme con sua madre e sua sorella, a rendere omaggio al defunto sacerdote sia alla chiesa di S. Monica dove era esposto solennemente, che a Quincy dove per una sua precedente richiesta voleva essere sepolto. Un’imponente pietra tombale a forma di croce in anni successivi fu eretta sopra la sua tomba nel cimitero di S. Pietro.

Padre Augusto Tolton dimostrò cosa lo spirito umano può compiere nonostante insormontabili difficoltà, nel suo caso i mali del razzismo e della discriminazione. Padre Tolton dimostrò che i neri potevano essere fedeli impegnati ma anche ministri del Signore e che la comunità cattolica nera ha molto da offrire alla Chiesa se ha il riconoscimento e le opportunità per utilizzare le sue capacità e i suoi talenti. Rimane compito della Chiesa ora riconoscere la sua santità per l’edificazione della Chiesa stessa.

Il ministero pastorale per i negri continuò nella chiesa di S. Monica fino al 1945 quando la chiesa, allora non finita, fu rasa al suolo. La parrocchia fu unita alla parrocchia di S. Elisabetta dove le sorelle del SS. Sacramento di madre Caterina Drexel continuarono a svolgere il ministero dell’educazione nella scuola parrocchiale.

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PREGHIERA PER LA CAUSA DI PADRE AUGUSTO TOLTON

O Dio, ti ringraziamo per il tuo servo e sacerdote Padre Augusto Tolton che lavorò fra di noi in tempi di contraddizione, tempi che furono sia belli che paradossali. Il suo ministero contribuì a gettare le fondamenta per una assemblea veramente cattolica nella fede nel nostro tempo. Noi restiamo nell’ombra del suo ministero. Possa la sua vita continuare a ispirarci e a istillare in noi la fiducia e la speranza per una nuova evangelizzazione della chiesa che noi amiamo.

Padre del cielo, le sofferenze di padre Tolton nello svolgere il suo servizio gettano luce sui nostri dolori; li vediamo così attraverso il prisma della passione e morte di Tuo Figlio. Se sarà la tua volontà o Dio, rendi gloria al tuo servo padre Tolton accordandomi la grazia che ora chiedo per la
intercessione, (nominare la richiesta), così che tutti possano conoscere la bontà di questo prete la cui memoria rimane nella chiesa che lui amò.

Completa quello che hai cominciato in noi così che possiamo lavorare per il raggiungimento del
Tuo regno. Non a noi la gloria, ma gloria a te o Dio, attraverso Gesù Cristo tuo figlio e Nostro Signore. Padre e Figlio e Spirito Santo, tu sei Dio, che vivi e regni per sempre. Amen

Vescovo Joseph N. Perry

Imprimatur : Francis cardinal George, OMI - Arcidiocesi di Chicago, 2010

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SINTESI DELLA VITA DI PADRE AUGUSTO TOLTON

1851
Martha Jane Chisley e Peter Paul Tolton celebrano le nozze nella chiesa di San Pietro, Brush Creek, Missouri
1 APRILE 1854
Augusto Tolton nasce in Missouri da Martha Jane Chisley e Peter Paul Tolton
12 GIUGNO 1870
Prima Comunione e Cresima di Tolton nella chiesa di S. Pietro a Quincy
21 FEBBRAIO 1880
Tolton parte per Roma
8 NOVEMBRE 1885
Tolton è ordinato diacono a Roma
24 APRILE 1886
Tolton è ordinato prete nella basilica di S. Giovanni in Laterano a Roma
25 APRILE 1886
Prima messa nella basilica di S. Pietro a Roma
7 LUGLIO 1886
Prima messa dalle suore francescane a Hoboken, New Jersey
18 LUGLIO 1886
Prima messa alla chiesa di S. Bonifacio a Quincy
25 LUGLIO 1886
Nominato parroco nella chiesa di S. Giuseppe a Quincy
19 DICEMBRE 1889
Comincia il ministero nell’arcidiocesi di Chicago
9 LUGLIO 1897
Muore al Mercy Hospital di Chicago
12 LUGLIO 1897
Funerale nella chiesa di S. Monica al 36 di Dearborn street a Chicago
13 LUGLIO 1897
Funerale nella chiesa di S. Pietro a Quincy

Per riferire grazie spirituali o fisiche ottenute attraverso la preghiera per intercessione di Padre Augusto Tolton, scrivete a:

Ufficio del Cardinale - Arcidiocesi di Chicago
835 N. Rush Street, Chicago, Illinois 60611 - USA

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