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venerdì 28 luglio 2023
mercoledì 26 luglio 2023
Parasceva o Parasceve o Venera o Venere o Veneranda, un sola santa: Parasceve di Roma
Parasceva o Parasceve o Venere o Venera o Veneranda, subì il martirio nel II secolo sotto gli imperatori romani Antonino Pio e Marco Aurelio. Il giorno del culto è il 26 luglio.
Una
figura che è ha poi suscitato innumerevoli questioni sulla sua origine, luogo
di nascita e di morte, tanto che alcuni paesi la definiscono cittadina e evangelizzatrice,
facendo propri alcuni elementi della Parasceve di Roma.
Una
delle questioni certe che il corpo di Parasceve v. m. non è quello di Acireale perché
qui è venerato un corpo delle catacombe romane.
Riporta
la Bibliotheca Sanctorum:
PARASCEVE, vergine, santa, martire
(?). Sarebbe stata martirizzata sotto Antonino Pio verso il 160, ha goduto di
una grande popolarita durante il Medioevo e su di lei sono state scritte non
meno di quindici passiones e un Elogio riportati in mss. dei secc. XI e XVI;
pochi di questi testi pero sono stati pubblicati.
La storia di Parasceve e soprattutto
le meravigliose peripezie dei suo martirio costituiscono un vero e proprio
romanzo, caro ai cristiani dei secoli antichi che rimanevano edificati di
fronte agli esempi dei santi, pur senza prestar fede ai fatti narrati, che
costituivano soltanto un abbellimento letterario per destare 1’interesse dei
lettore: tormenti subiti, miracoli straordinari, discorsi apologetici, ecc, La
vita e il martirio di s. P. presentano tutti questi caratteri e, inoltre, due
particolari risultano assolutamente inverosimili: l’esistenza di un monastero
femminile a Roma nella seconda meta dei sec. II, e la pubblica predicazione dei
Vangelo ad opera di una fanciulla, cosa discordante coi costumi dell’epoca e
contraria al divieto fatto da s. Paolo alle donne di predicare la parola di
Dio.
Nell’Italia meridionale b venerata
con i nomi di s. Venera, Veneria o Veneranda.
La memoria della santa figura soltanto nei Menei moderni il 26 luglio, ma anche l’8 e il 9 novembre.
Santa Venere (Parasceve), venerata a Santa Sofia d'Epiro (CS)
giovedì 20 luglio 2023
Ravenna sta a S. Apollinare come Roma a S. Pietro
S. Apollinare di Ravenna, patrono di
Apollinara di Corigliano Calabro (CS)
S.
Apollinare, originario di Antiochia, per primo rivestì la carica episcopale
nella città imperiale di Ravenna, forse incaricato dallo stesso apostolo San
Pietro, di cui si dice fosse stato discepolo. Si dedicò all'opera di
evangelizzazione dell'Emilia-Romagna, per morire infine martire, come vuole la
tradizione. Le basiliche di Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo
sono luoghi privilegiati nel tramandarne la memoria. Il suo culto tuttavia si
diffuse rapidamente anche oltre i confini cittadini. I pontefici Simmaco
(498-514) ed Onorio I (625-638) ne favorirono la diffusione anche a Roma,
mentre il re franco Clodoveo gli dedicò una chiesa presso Digione. In Germania
probabilmente si diffuse ad opera dei monasteri benedettini, camaldolesi e avellani.
Una chiesa era a lui dedicata anche a Bologna nell'area del Palazzo del
Podestà, ma siccome fu demolita nel 1250 il cardinale Lambertini gli dedicò un
altare nell'attuale Cattedrale cittadina. Sant'Apollinare è considerato patrono
della città di cui per primo fu pastore, nonché dell'intera regione
Emilia-Romagna. (Avvenire)
lunedì 17 luglio 2023
il santo della riviera dei fiori: Giorgio Oppezzi
Giorgio Oppezzi è nato a Vignone, in provincia di Torino, nel 1503.
Ragazzo
intelligente e vivace unì allo studio profonda fede e costante venerazione alla
Madonna. Di famiglia benestante vide nei poveri dei fratelli da amare e
servire.
A
16 anni, dopo lunga riflessione, seguendo la chiamata di Dio, chiede di entrare
nei frati minori di Torino. Nell’ordine di San Francesco d’Assisi scopre la
bellezza della povertà e del vivere semplici in perfetta armonia letizia e
fraternità con tutti.
Non
vuole che gli ricordino che è nato ricco e sceglie l’umiltà come stile di vita,
occupando il tempo nello studio e nella preghiera e rendendosi prontamente
disponibile per ogni genere di lavoro. Le virtù caratteristiche di Giorgio sono
la purezza e l’ubbidienza. Teologo e diacono vede vicino il giorno della sua
ordinazione sacerdotale: ma i disegni di Dio sono misteriosi e il destino per
Giorgio Oppezzi era un altro. Era bravissimo negli studi ma era gracilino come
fisico e Il clima freddo dell’alto Piemonte non era certo l’ideale per lui.
Così i suoi superiori decisero di trasferirlo nel convento di Santa Maria degli
Angeli a Sanremo. Insieme a due sacerdoti giunsero alla meta percorrendo la
Valle Vermegnasca di Limone, il colle di Tenda e scendendo per la via del sale
e Giorgio arrivò esausto nella Città dei Fiori. Pensarono che l’aria di mare
gli avrebbe fatto bene e invece gli fu fatale.
Il corpo di questo beato si trova a vista nell’urna posta sopra l’Altare di destra rispetto all’ingresso principale della parrocchia di Santa Maria degli Angeliin Sanremo.
(autore: Giuseppe Cugge)
lunedì 10 luglio 2023
Un martire romano a Moosburg: S. Castulo.
In commemorazione del 1100°
anniversario di San Castulus a Moosburg nei giorni dal 3 al 10 luglio 1927.
Vita di San Castulo
San Castulo era inizialmente uno
schiavo alla corte dell'imperatore romano che governava a quel tempo, un feroce
persecutore dei cristiani (forse Diocleziano). La sua fedeltà e il suo servizio
gli portarono non solo la libertà dalle catene di schiavo, ma anche l'alta
posizione d'onore di un ciambellano imperiale. Ricchezza e prestigio, tuttavia,
non dovevano appartenere al mondo, ma a Cristo e alla sua Chiesa povera e
crudelmente perseguitata. Ecco perché il suo palazzo, come il suo cuore mite,
era aperto a tutti i poveri e i perseguitati, a tutti gli stanchi e i deboli
nella fede. Il fedele servo di Dio era un rifugio e un protettore per tutti,
fino a quando egli stesso fu accusato di essere cristiano dagli scagnozzi
dell'imperatore e trascinato davanti al giudice pagano. Castulus è stato
picchiato a sangue tre volte con proiettili di piombo. Ma poiché non ha
rinnegato Cristo e la sua fede, alla fine è stato sepolto vivo.
Dio non avrebbe dovuto
glorificare la tomba di questo eroe fedele attraverso numerosi miracoli?
- Per questo due pii monaci portarono le reliquie del santo a Moosburg come un
vero tesoro dei poveri e degli afflitti, dove la cattedrale di S. Castulo (Kastulus)
si sviluppò presto in un fiorente e molto visitato luogo di grazia.
Santo Martire Castulo, rafforzaci
nella nostra fede nelle verità della Chiesa di Cristo!
Sia lodato Gesù Cristo nei secoli
dei secoli!
Prega per noi, o San Castolo!
Che i graziosi giorni giubilari
del 1100° anniversario della traslazione delle ossa di San Castulo da Roma a
Moosburg ci ispirino:
1. all'alta stima della vera fede
santa e all'amore sincero per la Chiesa cattolica
2. al fedele adempimento dei
doveri religiosi e alla coscienziosa osservanza dei santi comandamenti di Dio e
della Chiesa. Comandamenti di Dio e della Chiesa
3. alla venerazione speciale di
San Castulo come patrono dei contadini di Moosburg, fondando una confraternita
di S. Castulo e aderendo ad essa.
Preghiera.
O Santissima Trinità, ti
ringrazio per la gloria e lo splendore che hai concesso al coraggioso testimone
del sangue, San Castolo; concedimi anche la grazia di raggiungere felicemente
la mia salvezza eterna attraverso una franca confessione della mia fede e
attraverso i valori dell'amore cristiano.
Ma tu, San Castolo martire, che
hai confessato così impavidamente la tua santa fede e ti sei battuto per la
fede cristiana, e sei andato eroicamente alla morte per la verità cristiana,
possa anche tu essere benedetto. Prega anche per me, affinché io possa
coraggiosamente imitare il tuo santo esempio, preferendo fare tutti i sacrifici
piuttosto che vergognarmi della mia fede e offendere il mio Dio peccando.
Aiutami in tutte le difficoltà della mia vita terrena, affinché, libero dalle
opprimenti preoccupazioni del tempo, possa ancor più gioiosamente aderire e
servire il mio Dio, finché un giorno lo loderò e glorificherò con te per tutta
l'eternità. Amen.
Esortazioni religiose.
Dio, il sole della tua vita non
deve mai tramontare su di te! Non dubitare di Dio e delle sue sante verità.
Ampliate e approfondite la vostra conoscenza religiosa attraverso una lettura
appropriata e la partecipazione regolare ai sermoni! Prega e adempi i tuoi
doveri cristiani e gli obblighi professionali con diligenza. Non cercate la
felicità nei piaceri mondani. Onora e proteggi tuo padre e tua madre,
specialmente nella vecchiaia. Tieni alta la purezza, - in te stesso e negli
altri! Oh, come si agita la sensualità, a volte velata e danzante, a volte
aperta e insolente. Per amore della Madre, per amore di tua madre, come giovane
o uomo, rispetta il sesso femminile. Non essere il distruttore dell'innocenza e
della salute, sii il loro protettore!
Pensa spesso alle ultime cose e
alla tua meta lontano dal mondo!
Imprimatur: Monachii, 12 giugno 1927. M. Buchberger Vic. gen.