venerdì 22 aprile 2016

IL MARTIRE VINCENZO DI ROMA, il “Santo” di Acate - (3)






 Si legge in wikipedia


Chiesa Parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico

Sino al XVII secolo, il borgo di Cusago dipendeva spiritualmente dalla Pieve di Cesano Boscone, non avendo in loco un luogo di culto stabile, se non una piccola cappella dedicata a Sant'Antonio (risalente al XIV secolo ed distrutta a fine Settecento), annessa al castello e dedicata al culto privato dei Visconti, la quale veniva aperta alla pubblica venerazione solo nei periodi estivi in cui i duchi milanesi si recavano in queste aree della Lombardia per la caccia.

L'edificazione della nuova chiesa parrocchiale subì l'impulso della visita di
Carlo Borromeo del 1580 e già a partire dal 1602 si diede ordine per una nuova costruzione che però subì continue interruzioni che portarono con tutta probabilità a completare le mura già alla visita vicariale del
1648, ma che protrassero la decorazione interna sino alla metà del Novecento, per opera del pittore Natale Penati. Nella chiesa sono oggetto di particolare venerazione le reliquie ("corpo santo") di un martire di nome Vincenzo, donate dal cardinale Ottoboni (poi Papa Alessandro VIII) nel 1685, provenienti dalle catacombe romane, le quali vengono esposte regolarmente in chiesa nel giorno della festa patronale, la prima domenica di maggio.
 
Pochi giorni fa sono riuscito ad ottenere un'immagine d'epoca del Martire Vincenzo di Cusago, che come si può leggere dalla stessa, LEVITA e MARTIRE, come l'omonimo e famoso Martire Vincenzo di Acate, di cui sul BLOG qui qui si è molto parlato e la pagina ha molti lettori.

 

  
Questo è a conferma del fatto che il Martire Vincenzo di Acate non è il Martire di Saragozza, a meno che ci siano due corpi .... ma sappiamo che, come quello di Cusago, è un corpo santo o martire delle catacombe. Wikipedia su questa argomento dopo molte sottolineature del sottoscritto ha fatto una voce molto crudele, però seria.

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