domenica 9 febbraio 2014

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)





Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

Il Vangelo di questa domenica ci richiama a dare gloria al Padre.
Quindi riconoscere Dio come padre, in primis.
Dice “vedano”… è un imperativo! Devono vedere!

Noi siamo come un’insegna luminosa che indica Dio Padre.
Affermava il beato Giovanni Paolo II, nell’omelia di beatificazione di Bakhita:
nella Beata Giuseppina Bakhita troviamo una testimone eminente dell’amore paterno di Dio ed un segno luminoso della perenne attualità delle Beatitudini…. Il suo è un messaggio di bontà eroica ad immagine della bontà del Padre celeste”. (Giovanni Paolo II, 17 maggio 1992)

Siamo chiamati ad avere una bontà eroica!
Spesso questo ci fa sentire deboli!
Perché essere buoni a questo mondo è un pensiero debole - non tanto come è inteso da Vattimo nel contesto del pensiero nichilista - ma semplicemente la bontà è uno stile da deboli, in un mondo che ci vuole sempre in guerra, in contrasto, in competizione con gli altri esseri umani. Vedi nella guida, in coda alla posta, in coda .. in genere!
Ma non solo. La bontà deve essere l’approccio ordinario con il mio prossimo, il modo di pensare il mio prossimo .. spesso noi siamo più portati ad una conclusione malvagia! Per cui lo trattiamo da malvagio.. e questo poi crea reazioni nel prossimo in cui poi lo giudichiamo, senza rendendoci conto che siamo noi la causa, con la nostra poca bontà!

Il pensiero debole è la bontà, è la forza che l’Apostolo richiama a se con i Corinti:
Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.

In Gesù crocifisso, sta la debolezza e la forza del nostro Dio: la sua bontà!
“Il Dio di Gesù sarà scoperto da Bakhita come il Padre di Gesù Crocifisso, di cui ella aveva sperimentato nella sua travagliata vita la continua protezione. Scopre che il filo rosso dell'amore, del sangue, del sacrificio della croce che dall'età di nove anni non l'ha mai lasciata, la conduce all'incontro con il Crocifisso per amore” (Marisa Gini in Il filo conduttore della Provvidenza).

Ripensate al film tv su Bakhita, alla scena del Crocifisso, e tutto vi sarà più chiaro!

Se la bontà ha il volto nella debolezza e nella forza del Crocifisso, essa ha anche una concretezza, una vivibilità, descritta dalla prima lettura.

La bontà è carità materiale e carità umana:
dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?

Bello questo inciso sui parenti. La bontà verso gli altri, non può prescindere da una carità interna alla famiglia, ai parenti. Noi si sfugge a questa priorità andando a fare volontariato! Così da sentirsi buoni!

Poi continua:
toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore…

La bontà, che è carità, non è fatta solo di cose, ma è uno stile.

È un nuovo stile umano, che è attento ai giudizi facili; che nelle nostre comunità pone un fine alla chiacchere - che il Santo Padre definisce luogo di “gioia oscura” ; che …. Esce dal perbenismo per vivere una bontà che non rischia  di confondersi con l'"apparire", spesso si vede gente che ti fa un sorriso solo perché "bisogna farlo", perché è bene essere gentili con gli altri, creando una facciata di buonismo che non ha nulla a che vedere con l'essere buoni.

Generalmente si pensa che il Cristiano è il "buono", colui che porge l'altra guancia e deve accettare tutto, essere tollerante di tutto. Ma il cristiano deve essere "giusto". Saper fare delle distinzioni: essere la spada che divide. Noi cristiani dobbiamo essere uno e l'altro. Dobbiamo porgere l'altra guancia, ma allo stesso tempo non essere indifferenti alle ingiustizie.

La bontà così vissuta sarà una medicina che rimargina ogni ferita di questa umanità disumana, che noi cristiani continuiamo a nutrire.

Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Voi siete il sale della terra, Voi siete la luce del mondo. Amen.

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