domenica 5 gennaio 2014

SECONDA DOMENICA DOPO NATALE





“Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce”.


In questo passo del Vangelo di Giovanni, il soggetto è il Battista.

“Non era lui la luce”, è strano non pensare al Battista se non come una persona luminosa, importante, ma capiamo bene che c’è una fonte della luce, da cui anche il Battista è illuminato.

Egli quindi non è la sorgente della luce, in cui noi lo vediamo illuminato, splendente, come uomo di Dio.

Due insegnamenti.
1.
Il Battista è certamente il più grande tra i figli nati da donna – così lo definisce Gesù stesso – ma la sua grandezza è subordinata a quella di Gesù.

Impariamo a subordinare ogni cosa partendo da Gesù: . Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!” (San Giovanni Paolo II, 22 ottobre 1978).

2.
“doveva dare testimonianza alla luce” è attraverso la storia del Battista, che Gesù intesse la sua storia di salvezza.

Egli ha bisogno di noi, per salvare noi da noi stessi!
Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!
Diceva Giovanni Paolo II.

Solo accogliendo Gesù, per essere servitori della sua dolce potestà, noi vinciamo le nostre tenebre e diventiamo segno della sua presenza luminosa.

Sia questo 2014 un anno dove noi cristiani, ciascuno di noi, preghi e impegni con tutte le sue forze perché il Signore Gesù “illumini gli occhi del vostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi”.

Amen.

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