martedì 22 ottobre 2013

Martedì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

memoria del Beato Giovanni Paolo II



“Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese”

Questa frase riecheggia nella liturgia di questi giorni.
C’è un richiamo alla resa dei conti: Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Stiamo vigilanti, in attesa del padrone che arriverà all’improvviso -come la morte per il ricco stolto che aveva avuto il raccolto abbondante!

Tutto questo può far un po’ tremare!
Qual è sarà il conto che dovrò pagare?
Avrò le garanzia per pagare il conto? Chi mi farà il fido, se non ho i soldi?

“Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita”.

Cristo Gesù è il fido per pagare il nostro conto!
Ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia
Ma ora ... sovrabbondi la grazia!
Di modo che, come regnò il peccato nella morte, così regni anche la grazia mediante la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.

Oggi, nella nostra Arcidiocesi, si celebra la memoria di San Giovanni Paolo II.
Non si poteva trovare un testimone più eloquente in cui rileggere la Parola di Dio di questa giornata.

Il 22 ottobre è il giorno dell'inizio solenne del Suo ministero di Pastore Universale della Chiesa.

Un papa fortemente missionario, per i suoi innumerevoli viaggi apostolici, in cui annunciò la vittoria di Gesù sul male e sul peccato.

Un papa che ha indicato, facendo suo il monito conciliare, l’universale chiamata alla santità di ogni battezzato, proclamando nel suo pontificato 1338 beati e 482 santi.

Un papa di una grande umanità: testimone della necessità di evangelizzare l’umano.

Un papa del dialogo e della ricerca della comunione di intenti tra tutte le religioni per il bene di tutta l’umanità.

Anche noi alla luce di questa pagina del Vangelo che ci richiama alla vigilanza, o meglio a fare verità in noi, in attesa della pienezza del Regno di Dio, chiediamo al Signore per intercessione di San Giovanni Paolo II di donarci la grazia dello Spirito Santo per avere il coraggio di un nuovo passo alla sequela di Gesù:

“O Cristo! Fa’ che io possa diventare ed essere servitore della tua unica potestà! Servitore della tua dolce potestà! Servitore della tua potestà che non conosce il tramonto! Fa’ che io possa essere un servo! Anzi, servo dei tuoi servi”.

Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!

Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera!

Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!

Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!”
(22 ottobre 1978) Amen

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