martedì 13 agosto 2013

Martedì della XIX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Santi Ponziano, papa, e Ippolito, sacerdote, martiri

 

Celebriamo oggi due santi di grande importanza nella vicenda della Chiesa. Sono in realtà due nemici, a capo di fazioni contrapposte.
Siamo in un epoca di pace per i cristiani. Non ci sono persecuzioni.
Ponziano, dell'antica e nobile famiglia dei Calpurni, venne eletto papa nel 230. Ma già da qualche decennio la Chiesa è divorata da una persecuzione interna: è presente un antipapa, nella persona di Ippolito, sacerdote, colto e austero, poco incline all'indulgenza e timoroso che in ogni riforma si celasse l'errore, era giunto ad accusare di eresia lo stesso pontefice.
Questa situazione durava da molti decenni. Solo che nel 235 scoppia una grande persecuzione contro i cristiani, il sacerdote Ippolito e il papa Ponziano sono coinvolti, vengono deportati ai lavori forzati in Sardegna. Papa Ponzino si dimette da pontefice in modo tale che a Roma potessero eleggere segretamente un nuovo papa: un gesto di umiltà e di carità pastorale che commuove il sacerdote Ippolito. Questo fatto fa rientrare la lotta interna nella Chiesa, Ippolito e Ponziano si riconciliano ed entrambe muoiono martiri. I corpi dei due martiri, trasportati a Roma con grande onore vennero sepolti, Ippolito nella catacomba lungo la via Tiburtina e Ponziano nelle catacombe di S. Callisto.
 
Cosa impariamo da questa pagina della storia della Chiesa?
Che il troppo zelo e la paura della novità irrigidiscono i cuori. Che solo l’umiltà e la carità reggono ed edificano la Chiesa.
La storia dei martiri è per noi un’esortazione, la stessa che ci racconta la I lettura, la stessa fatta da Mosè al popolo:
"Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore, tuo Dio, cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà".
 
La medesima che Mosè fece a Giosuè:
«Sii forte e fatti animo, perché tu condurrai questo popolo nella terra che il Signore giurò ai loro padri di darvi: tu gliene darai il possesso. Il Signore stesso cammina davanti a te. Egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà. Non temere e non perderti d’animo!».
Infine. Il Signore è il custode della Chiesa, Egli è il Buon Pastore: "Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda".
Possa ogni pastore, ogni educatore, ogni genitore vivere con umiltà e carità questo desiderio del Padre che nessuno dei suoi figli abbia a perdersi. Amen.

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