martedì 2 luglio 2013

Martedì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)





“Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale”.

Il sale nell’antichità era elemento prezioso, moneta di scambio. Nella tradizione biblica è elemento di purificazione usato nella ritualità. Lo stesso sale veniva messo nell’acqua per renderla pura, rito che è rimasto anche nella preparazione dell’acqua delle acquasantiere.

Il sale è anche simbolo di conservazione, è usato per conservare le vivande, ma è anche simbolo di corrosione, per il suo potere corrosivo.

Cosa ci corrode?
Il rimpianto del passato ci consuma, e ci fa vivere con lo sguardo rivolto all’indietro. Se guardo indietro non posso camminare avanti!
«Salvaci, Signore, siamo perduti!» e liberaci dalle nostalgie errate.

Ma il passo di Gen. 19 ci richiama anche ad un cammino verso l’alto. “Non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne”. È il cammino di ascesi, che è sempre in salita. Lot e la sua famiglia di arrendono ad un cammino facile ma pericoloso di camminare “rasoterra”.
Noi siamo già di terra, dobbiamo sempre puntare verso il monte.. verso il Cielo. Desiderare le alte misure.

Signore mostraci la tua Bontà, che in essa possiamo camminare, che in essa possiamo perderci, senza nostalgie del passato causate dalla fatica della sequela.

“Confesso che mi smarrisco e mi perdo se considero la Bontà divina, mare senza sponde e senza fondo”
(San Luigi alla madre Marta Tano, 10 giugno 1591)

Guida, Signore, la barca di Pietro tra i flutti della vita, perché se pur con un po’ di timore sappia sempre affidarsi a te a cui “perfino i venti e il mare … obbediscono”. Signore mio creatore e redentore, salvaci!
“Sangue di Cristo, sostegno nei pericoli, salvaci” Amen.

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