domenica 30 giugno 2013

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)





“Cristo ci ha liberati per la libertà!” (Gal 5)

Vivere la libertà in Cristo significa accogliere la propria vocazione con perseveranza – così mi sembra di poter rileggere la provocazione dell’Apostolo alla luce del Vangelo odierno - perché nella chiamata di Cristo c’è la libertà in quanto, la chiamato di Gesù, la vocazione è cammino di santità e la santità è pienezza di libertà.

Afferma Lumen Gentim al cap. 5,40, esortandoci al dovere della santificazione:
“È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l'esempio di lui e diventati conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo”

L’uomo e la donna che vivono la chiamata di Cristo come compimento della propria pienezza di vita sono liberi perché la libertà è obbedienza all’Amore. Nell’amore di Cristo non c’è schiavitù.

Gesù è geloso della nostra libertà. Infatti ai discepoli del Vangelo che voglio mandare un fuoco sui Samaritani che non lo voglio accoglierlo Egli “si voltò e li rimproverò”. Per Gesù è sacra la libertà dell’uomo, lui sa attendere con pazienza, senza forzare: e chiede altrettanto ai suoi discepoli verso il proprio prossimo, che un potenziale nuovo discepolo.

Lo afferma anche un cantautore italiano Filippo Neviani alias Nek, in una canzone, in cui afferma:

“lo sai che la mia dignità è la mia libertà”


 

Gesù non vuol proseliti, ma amanti, uomini e donne che si fanno amare da lui e nel’abisso del suo amore si trasformano in strumenti d’amore.

«Dio è amore e chi rimane nell'amore, rimane in Dio e Dio in lui» (1 Gv 4,16). “mediante l’amore siate a servizio gli uni degli altri” (Gal 5), “Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità” (Ef 3,17) “(viviamo) un breve precetto: ama e fa’ ciò che vuoi; sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore, poiché da questa radice non può procedere se non il bene…” (S. Agostino, Omelia 7). Cristo Gesù nell’Amore “ci ha liberati per la libertà”. Amen.

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