martedì 2 ottobre 2012

Santi Angeli Custodi






I testi liturgici ci invitano a riflettere sulla nostra relazione con Dio e a prendere coscienza che su di essa è fondata la vera fraternità.

Nella prima lettura abbiamo letto che, mandato a Dio, un angelo è davanti a noi, egli è custode del nostro cammino e accompagnatore nel luogo che il Signore ha preparato per ciascuno di noi.
Il Signore nel suo angelo pone la sua presenza; ci chiama con la sua voce; e ci richiama all’obbedienza e alla sottomissione alla sua volontà.

Il Signore ci manda i suoi angeli ad illuminarci, a guidarci e custodirci nella via della Vita.
La festa degli Arcangeli e degli Angeli custodi ci richiamano all’invisibile. “Credo in un solo Dio… creatore … di tutte le cose visibili ed invisibili”
C’è infatti una creazione materiale che vediamo con gli occhi corporei, ma c’è anche una creazione invisibile – eppure realissima – che possiamo percepire presente solo con i sensi spirituali, mediante la fede, la preghiera, l’illuminazione interiore che ci viene dallo Spirito Santo. Chi sono, dunque, gli angeli? Essi sono innanzitutto per noi un segno luminoso della divina Provvidenza, della paterna bontà di Dio, che nulla di necessario lascia mancare ai suoi figli, anzi, dà in sovrabbondanza: intermediari tra la terra e il cielo, gli angeli sono creature spirituali e invisibili a nostra disposizione per guidarci nel nostro cammino nel vivere la volontà del Padre. Essi vengono dal cielo – cioè da Dio – per ricondurci al cielo e per farci pregustare fin d’ora qualcosa delle realtà celesti.

Gli angeli santi sono al nostro fianco per “educarci”, cioè per condurci fuori dalle angustie del nostro “io” orgoglioso e introdurci in Dio, nei suoi pensieri, nei suoi sentimenti. Se ci affidiamo a questi invisibili compagni di viaggio, da loro impariamo ad amare Dio, perché a Lui i loro occhi sono sempre rivolti . Non sono soltanto custodi dei bambini, ma a loro è affidata ogni persona, ed anche ogni comunità, ogni famiglia, ogni città e nazione.
Ricordate a tal proposito l’apparizione dell’Angelo del Portogallo ai tre pastorelli di Fatima, prima del grande incontro con la Santa Madre di Dio.

La devozione agli angeli custodi ci aiuta a diventare sempre più consapevoli e memori di essere cittadini del cielo così da guidarci a comportarci in modo da essere graditi a Dio.

Diceva infatti la I lettura:
“Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui”

Infine celebrando la memoria degli Angeli custodi non dobbiamo mai dimenticare che noi stessi possiamo compiere gli uni verso gli altri un servizio simile a quello degli angeli e farci buona compagnia lungo il cammino della vita per giungere insieme a contemplare il volto di Dio.


«Dio mio! Credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non vi amano».

(Preghiera dell'Angelo)

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