martedì 25 settembre 2012

"Un patrimonio inestimabile" ...





Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
FESTA di SAN’ANATALONE e
TUTTI I SANTI VESCOVI MILANESI


“Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta,
ma chi scruta i cuori è il Signore”. (Pr 21)

Il cuore… mi amerai con tutto il cuore … Il Signore guarda il cuore … il cuore è in mano al Signore … il Signore scruta i cuori.

Nell'antichità il cuore è considerato sede dell'anima umana.

Chiedere allora al Signore di custodire il cuore significa indirizzare la nostra vita secondo le sue vie e nei suoi progetti. Perché non abbiamo a ingannarci, infatti all’“uomo ogni sua via sembra diritta”.
Essere uomini secondo il cuore di Dio, cioè in sintonia con Dio, vuol dire accogliere la volontà del Padre come l’ha accolta il Figlio.

Cuore di Gesù, umile e mite, rendimi il mio cuore simile al Tuo!
Cioè fa sì, o mio Gesù, che sia sempre tra “coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Lc 8).
La parola cuore alla luce del Vangelo raffigura la nostra intimità-famigliarità con Dio, così come la ebbero la madre e i suoi discepoli.

La fede è arrivata fino noi perché un cuore appassionato di Cristo ha percorso le strade del mondo fino a giungere nella nostra pianura; un cuore pieno di ardore, come quello che ebbero i discepoli di Emmaus “lungo la via, quando spiegava le Scritture”, che ha cominciato a seminare il seme della buona notizia di Cristo, poi ha battezzato, poi ha costruito, poi ha organizzato la comunità cristiana che di giorno in giorno cresceva di numero. Nacque così la Chiesa ambrosiana.

Oggi celebriamo la memoria di questi cuori appassionati per Cristo, che hanno un nome, una storia, sono Sant’Anatalo e i santi vescovi della Chiesa di Milano, Caio, Castriziano, Calimero, Mona, Mirocle, Materno, Marolo, eccetera, ben 38.

Scrive il Cardinale nella lettera pastorale: “La fede in Cristo è adesione fiduciosa: è la decisione di orientare a Dio le forze della propria persona (intelligenza, volontà, affetti), in una parola tutto l’io, il “cuore” … La fede in Cristo è appartenenza: non si può ridurre la fede a una opinione personale né a una convinzione da seppellire nel privato… la sequela di Cristo domanda sempre l’appartenenza alla Chiesa … attraverso la comunità cristiana, che in concreto ha i tratti della nostra Chiesa locale, riceviamo il lascito dei padri, diventiamo eredi, come ci ha ricordato il Papa, di un patrimonio inestimabile».

Celebrare Sant’Anatalo e i santi vescovi della Chiesa di Milano, oggi 25 settembre, è custodire l’eredità dei nostri padri, l’appartenenza alla Chiesa che in concreto ha i tratti della nostra Chiesa locale, la Chiesa Ambrosiana.

Accostarsi a questa santità vuol dire costatare la possibilità dell’esistenza di un vita buona così come Dio la sogna, guardando il Figlio.

Cuore di Gesù, umile e mite, rendimi il mio cuore simile al Tuo!

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