giovedì 12 luglio 2012

Alle ore 22,00 del 12 luglio 1858 ...







Nell’aprile 1858, Zelia Guérin incrocia sul ponte Saint-Léonard un giovane la cui andatura la colpisce… È Luigi Martin, di professione orologiaio. Tre mesi più tardi, alle ore 22,00 del 12 luglio 1858, ha luogo il loro matrimonio civile ; due ore dopo, a mezzanotte del 13 luglio, nell’intimità della chiesa di Notre-Dame, i due giovani si uniscono in matrimonio, celebrato da don Hurel, parroco di Saint-Léonard. L’amore che nutre per suo marito è evidente nelle sue lettere : “Tua moglie che ti ama più della sua vita” , “Ti abbraccio così come ti amo” … Non sono soltanto parole : la loro gioia è di essere uniti e di condividere tutto ciò che riserva la vita, sotto lo sguardo di Dio.



Icona famiglia Martin di Paolo Orlando
Chiesa S. Maria del Carmelo, Trieste



"Che cosa ho mai fatto, perché Iddio mi abbia circondata di cuori tanto amorosi! Non ho fatto che rispondere all'ultimo sguardo di una madre che amavo molto. Ho creduto di capirlo quello sguardo, che nulla potrà mai farmi dimenticare. Da quel giorno, ho cercato di sostituire colei che Dio vi aveva rapita, ma ahimè, nulla può sostituire una simile madre!... Ah, il fatto è che i tuoi genitori, mia piccola Teresa, sono di quelli che si possono chiamare santi, e che meritano di generare dei santi".

(Celina Guerin, 1891)







ATTO DI OFFERTA ALL'AMORE MISERICORDIOSO DI DIO

O Dio! Trinità Beata, desidero Amarti e farti Amare, lavorare per la glorificazione della Santa Chiesa salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che soffrono in Purgatorio. Desidero adempiere perfettamente la tua volontà e arrivare al grado di gloria che mi hai preparato nel tuo regno, in una parola, desidero essere Santa, ma sento la mia impotenza e ti chiedo, o Dio, di essere tu stesso la mia Santità.
Poiché mi hai amato fino a donarmi il tuo unico Figlio perché fosse mio Salvatore e mio Sposo, i tesori infiniti dei suoi meriti sono miei, te li offro con letizia, supplicandoti di non guardarmi che attraverso il Volto di Gesù e nel suo Cuore ardente d'Amore.
Ti offro anche tutti i meriti dei Santi che sono in Cielo e sulla terra, i loro atti d'Amore e quelli dei Santi Angeli. Infine ti offro, o Beata Trinità, l'Amore e i meriti della Santa Vergine, mia madre, proprio a lei consegno la mia offerta, pregandola di presentartela. Il Suo Divin Figlio, mio Sposo Amato, nei giorni della sua vita mortale, ci disse: «Tutto ciò che domanderete a mio Padre, in nome mio, Egli ve lo darà!». Sono dunque certa che esaudirai i miei desideri. Lo so, o Dio, più vuoi donare, più fai desiderare. Sento nel mio cuore desideri immensi ed è con fiducia che ti domando di venire a prendere possesso della mia anima. Ah! Non posso ricevere la Santa Comunione così spesso come lo desidero, ma, Signore, tu non sei l'Onnipotente? Rimani in me, come nel tabernacolo, non allontanarti mai dalla tua piccola ostia...
Vorrei consolarti per l'ingratitudine dei cattivi e supplicarti di togliermi la libertà di dispiacerti; se per debolezza qualche volta cado, all'istante il tuo Sguardo Divino purifichi la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma tutto in se stesso...
Ti ringrazio, mio Dio, per tutte le grazie che mi hai accordato, in particolare per avermi fatta passare per il crogiolo della sofferenza. E' con gioia che ti contemplerò all'ultimo giorno con in mano lo scettro della Croce. Poiché ti sei degnato di farmi partecipe di questa Croce così preziosa, spero in Cielo di rassomigliarti e di vedere brillare sul mio corpo glorificato le sacre stigmate della tua Passione...
Dopo l'esilio della terra, spero di venire a gioire di te nella Patria, ma non voglio ammassare meriti per il Cielo, voglio solo lavorare per tuo amore, con l'unico intento di piacerti, di consolare il tuo Sacro Cuore e di salvare delle anime che ti ameranno eternamente.
Alla sera di questa vita, mi presenterò davanti a te con le mani vuote, non ti chiedo infatti, Signore, di contare le mie opere. Tutte le nostre giustizie sono imperfette ai tuoi occhi. Voglio quindi rivestirmi della tua stessa Giustizia e ricevere dal tuo Amore il possesso eterno di Te stesso. Non voglio altro Trono e altra Corona che te, o Amato!...
Ai tuoi occhi il tempo è nulla, un solo giorno è come mille anni, tu puoi quindi, in un istante, prepararmi a comparire dinanzi a te.
Per vivere in un atto di perfetto Amore io mi offro vittima d'olocausto al tuo Amore misericordioso, supplicandoti di consumarmi senza sosta, lasciando traboccare nella mia anima i flutti di tenerezza infinita racchiusi in te e così io divenga Martire del tuo Amore, o Dio! Questo martirio, dopo avermi preparata a comparire dinanzi a te, mi faccia infine morire e la mia anima si slanci, senza ritardi, nell'eterno abbraccio del tuo Amore Misericordioso.
lo voglio, o Amato, ad ogni battito del cuore rinnovarti quest'offerta un numero infinito di volte, fino a che, svanite le ombre, io possa dirti di nuovo il mio Amore in un Faccia a Faccia eterno!

Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo


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