giovedì 8 dicembre 2011

L'Immacolata Madre di Dio



APPUNTI SULLA VERGINE MARIA IMMACOLATA
NELLA STORIA DELLA CHIESA










secoli I – III
“In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te»” (Dal Vangelo di Luca, cap. 1)

L'apocrifo Protovangelo di Giacomo, composto nel II secolo, contiene (tra l'altro)   l'idea che Maria fosse senza peccato. Il testo presenta l'infanzia di Maria (cc. 6-8) come estremamente pia, allevata nel tempio di Gerusalemme dai 3 ai 12 anni, dove "riceveva il vitto per mano di un angelo". Sulla base della narrazione del Protovangelo, la liturgia e la devozione della Chiesa greco orientale ha attribuito dall'antichità a Maria il titolo di Παναγία, Panaghìa, "tutta santa".

"Ma il Signore non avrebbe potu­to peccare, poiché fuori era formato, in quanto natura umana, di legni incorruttibili, che significa: con l'intervento della Vergine e dello Spirito Santo, ed era rivestito dentro e fuori dal Verbo di Dio, come oro purissimo".

(S. Ippolito di Roma)

secoli IV – V
“Da una donna è venuto il male, ma anche da una donna è venuto il bene; perocché se noi siamo caduti con Eva, fummo ancor meglio rialzati da Maria: per Eva noi siamo dannati alla schiavitù; per Maria siamo rimessi in libertà; Eva ci toglie una lunga vita; Maria ci dà l’eternità; Maria ci assolve per il sacramento dell’albero da cui Cristo stette pendente come frutto. Tutto è posto in pericolo da Eva, e salvato da Maria”.
(sant’Agostino d’Ippona)

 “O speranza buona, Vergine Madre di Dio, noi invochiamo la tua unica e valida protezione. Muoviti a compassione per un popolo che si trova nelle angustie, supplica il misericordioso Iddio affinché le nostre anime siano liberate da ogni sventura. Fervida avvocata, muro inespugnabile dei fedeli, fonte di misericordia, rifugio del mondo, o Signora Theotokos, previeni le nostre suppliche e liberaci dai pericoli, perché tu sei la sola che può molto presto proteggere. Dall’altra parte, o sempre Vergine, Theotokos, per tuo mezzo siamo divenuti partecipi della divina natura, poiché ci hai dato Dio incarnato per noi. Perciò noi, per dovere e devoto affetto te magnifichiamo”
… “È veramente giusto proclamare beata te, Theotokos, che sei beatissima, tutta pura e madre del nostro Dio, noi magnifichiamo te, che sei più onorabile dei Cherubini e incomparabilmente più gloriosa dei Serafini, che in modo immacolato partoristi il verbo di Dio, o vera Madre di Dio.”

(San Gregorio Nazianzeno, o il Teologo)

secolo VII
In Oriente viene celebrata la festa della Concezione di Maria

secolo VIII
"La gioia universale, la Tuttalodata Vergine, è nata per noi da Gioacchino ed Anna, i giusti: è colei che per la sua purezza indicibile è divenuta il Tempio animato di Dio, e la sola ad essere riconosciuta secondo verità Madre di Dio. Per le sue preghiere, Cristo Dio, largisci al mondo la pace e la grande misericordia del Signore"… "O Vergine, come ha annunciato l'Angelo, tu nasci dai giusti Gioacchino ed Anna, tu cielo e trono di Dio, ricettacolo purissimo che annuncia la gioia a tutto il mondo, o causa della nostra vita, distruttrice della maledizione, antidoto e benedizione! Perciò, nel giorno della tua nascita, o Fanciulla eletta da Dio, implora per le nostre anime la pace e la grande misericordia del Signore!".
(San Germano di Costantinopoli)
"Il corpo della Vergine è una terra che Dio ha lavorato, la primizia della massa adamitica che è stata divinizzata nel Cristo, l'immagine del tutto somigliante della bellezza divina, l'argilla modellata dalle mani dell'artista divino".
(Sant’Andrea di Creta)
secolo XI
In Inghilterra e in Normandia si celebrava una festa della concezione di Maria; si commemorava l’avvenimento in se stesso, soffermandosi soprattutto sulle sue condizioni miracolose (sterilità di Anna, ecc.)

secolo XII (1140)
I Canonici di Lione Istituiscono la festa della Concezione di Maria Vergine.

“O donna piena e sovrabbondante di grazia, ogni creatura rinverdisce, inondata dal traboccare della tua pienezza. O vergine benedetta e più che benedetta, per la cui benedizione ogni creatura è benedetta dal suo Creatore, e il Creatore è benedetto da ogni creatura. A Maria Dio diede il Figlio suo unico che aveva generato dal suo seno uguale a se stesso e che amava come se stesso, e da Maria plasmò il Figlio, non un altro, ma il medesimo, in modo che secondo la natura fosse l'unico e medesimo figlio comune di Dio e di Maria. Dio creò ogni creatura, e Maria generò Dio: Dio, che aveva creato ogni cosa, si fece lui stesso creatura di Maria, e ha ricreato così tutto quello che aveva creato. E mentre aveva potuto creare tutte le cose dal nulla, dopo la loro rovina non volle restaurarle senza Maria. Dio dunque è il padre delle cose create, Maria la madre delle cose ricreate. Dio è padre della fondazione del mondo, Maria la madre della sua riparazione, poiché Dio ha generato colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, e Maria ha partorito colui per opera del quale tutte le cose sono state salvate. Dio ha generato colui senza del quale niente assolutamente è, e Maria ha partorito colui senza del quale niente è bene. Davvero con te è il Signore che volle che tutte le creature, e lui stesso insieme, dovessero tanto a te.

(Sant’Anselmo)
secolo XIII
L’Ordine francescano sceglie l’Immacolata come patrona della nuova famiglia religiosa estendendo la festa a tutte le province.

“Ave, Signora, santa regina
santa Madre di Dio, Maria
che sei vergine fatta Chiesa.
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia
e ogni bene.
Ave, suo palazzo,
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave sua ancella,
ave sua Madre.

E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli
fedeli a Dio li rendiate”
(S. Francesco d’Assisi)

L’8 dicembre 1288, circa, la beata Cristiana da Santa Croce, ad Assisi, ebbe la visione del Paradiso e la voce di Cristo le diceva: “Non meravigliarti di tanta festa, oggi in cielo si festeggia l’Immacolata Concezione della Madre mia”. La Comunità agostiniana di Santa Croce fondata nel 1289 dalla beata: celebra l’8 dicembre la festa dell’’Immacolata, come attesta documento del 1290.

«O Maria, mia principessa e Madre immacolata del Dio-Uomo Gesù Cristo, io desidero lottare con questo Uomo, cioè con il Verbo di Dio, armato non già dei miei meriti, ma dei tuoi».
(Beato Ruperto abate di Ottobeuren)
secolo XIV
il beato Giovanni Duns Scoto, francescano, a Parigi difende la tesi sull’Immacolata Concezione.

secolo XV - XVI
Il Concilio di Basilea (1439) dichiarò, ma non notifico, che Maria non era stata contaminata dal peccato originale.

Il Concilio provinciale di Avignone accolse le istanze di Basilea.

Il beato Dionigi il Certosino sostenne le dichiarazione conciliari sull’Immacolata.

“Or quanto più dobbiamo ragionevolmente credere che 'l sommo Fattore, destinando Maria per essere la madre del suo medesimo Figlio, la dovette adornare nell'anima di tutti i pregi più belli, acciocché fosse degna abitazione d'un Dio?”
(beato Dionigi il Certosino)

Papa Sisto IV estese la festa della Concezione in tutta la Chiesa e approvo l’ufficio Sicut lilium composto dal francescano Leonardo di Nogarola per l’8 dicembre.

Ercole I d’Este, duca di Ferrara, suscita una disputa (1428), in cui il beato Bernardino da Feltre espose la sua opera Octo rationes immaculata Virginis de singulari puritate.

Giacomo Wimpfeling (1450 – 1528), umanista e predicatore a Spira, esprime un poema il suo omaggio verso l’Immacolata Concezione.

Bernardino de’ Busti (+1500) scrive il Mariale e il Rosario sermonum in cui sostiene le tesi sull’Immacolata.

secolo XVIII
“Maria… è il mezzo sicuro e la strada diritta e immacolata per andare a Gesù Cristo e trovarlo perfettamente. Per mezzo di lei, dunque, devono trovarlo le anime sante che devono risplendere in santità. Chi trova Maria, trova la vita, cioè Gesù Cristo, via, verità e vita . Ora non si può trovare Maria senza cercarla, né cercarla senza conoscerla; poiché non si cerca, né si desidera un oggetto sconosciuto. Bisogna dunque che Maria sia conosciuta più che mai, per la maggior conoscenza e gloria della Santissima Trinità”.
«O Maria, mia principessa e Madre immacolata del Dio-Uomo Gesù Cristo, io desidero lottare con questo Uomo, cioè con il Verbo di Dio, armato non già dei miei meriti, ma dei tuoi». (Beato Ruperto) Oh, come si è potenti e forti presso Gesù Cristo, quando si è armati dei meriti e della intercessione di una degna Madre di Dio, la quale, al dire di sant'Agostino, vinse amorosamente l'Onnipotente!
Con questa devozione si offrono tutte le opere buone a Nostro Signore per le mani della sua santa Madre. Così questa amabile padrona le purifica, abbellisce, presenta e fa accettare dal suo Figlio”

(San Luigi Maria Grignion da Montfort)

“O Vergine immacolata e santa, o creatura la più umile e la più grande dinanzi a Dio! Voi foste così picciola agli occhi vostri, ma foste così grande agli occhi del vostro Signore, che vi esaltò sino a scegliervi per sua madre e quindi a farvi la regina del cielo e della terra. Ringrazio dunque quel Dio che tanto v'ha innalzata, e me ne rallegro con voi in vedervi così unita a Dio che più non è permesso ad una pura creatura. Davanti a voi, che siete così umile con tanti pregi, mi vergogno di comparire io misero così superbo con tanti peccati. Ma pure misero qual sono voglio anch'io salutarvi: Ave, Maria, gratia plena: Voi siete già piena di grazia, impetratene parte anche a me”.
(Sant'Alfonso Maria de' Liguori)

secolo XIX
(1830) La Vergine Maria appare a Caterina Labourè: è l’era della Medaglia Miracolosa con l’effigie della Immacolata.
Questo avvenimento spinse molti vescovi a chiedere alla S. Sede che nel prefazio della festa della Concezione della Vergine fosse introdotto il termine “Immacolata”.

(1840) Inizia il cammino per definire il dogma di fede sull’Immacolata: papa Gregorio XVI è titubante a causa dell’opposizione dei Giansenisti e delle reticenze dei vescovi tedeschi, inglesi e irlandesi.

(1848) Pio IX costituisce una Commissione di venti teologi per studiare “se fosse il caso di accedere alle vive istanze di un gran numero di vescovi”.

(8 dicembre 1854) Nella Basilica di San Pietro, il papa Pio IX definisce e proclama il dogma dell’Immacolata Concezione: “… dopo aver invocato con gemiti lo Spirito Paraclito; per sua divina ispirazione, ad onore della santa, ed indivisibile Trinità, a decoro e ornamento della Vergine Madre di Dio, ad esaltazione della Fede cattolica e ad incremento della Religione cristiana, con l'autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli”. (Ineffabilis Deus - Beato Pio IX)

(25 marzo 1858) La Vergine Maria Madre di Dio dice a Bernadette: “Que soy era immaculada councepciou”… “Io sono l’Immacolata Concezione”, il Cielo risponde: “Maria ci dà l’eternità”.

«Vergine immacolata, tenerissima Madre! Tu che ascoltando Gesù non t'attristi, ma ti rallegri  che egli ci faccia capire che la nostra anima è la sua famiglia quaggiù. Sì, ti rallegri che ci dia la  sua vita, e gli infiniti tesori della sua divinità. Come non amarti, e non benedirti, Maria, per questa  tua grande generosità verso di noi?
Tu davvero ci ami come ci ama Gesù, e per noi consenti ad allontanarti da lui. Amare è dar  tutto, anche se stesso e tu volesti provarlo restando il nostro sostegno. Il Salvatore sapeva i  segreti del tuo cuore materno, l'immensa tua tenerezza... Gesù ci lascia a te, Refugium  peccatorum, quando lascia la croce per attenderci in cielo»

(S. Teresa di Gesù Bambino)

secolo XX
«Chi sei, o Signora? Chi sei, o Immacolata? In non sono in grado di esaminare in modo adeguato ciò che significa essere "creatura di Dio". Sorpassa già le mie forze il comprendere quel che vuol dire essere "figlio adottivo di Dio".
Ma Tu, o Immacolata, chi sei? Non sei soltanto creatura, non sei soltanto figlia adottiva, ma sei Madre di Dio e non sei soltanto Madre adottiva, ma vera Madre di Dio.
E non si tratta solo di un'ipotesi, di una probabilità, ma di una certezza, di una certezza totale, di un dogma di fede.
O Dio d’amore… La tua bontà e la tua misericordia, perciò, hanno creato per noi una Madre, la personificazione della tua bontà e del tuo amore infinito, e dalla Croce, sul Golgota, hai offerto Lei a noi e noi a Lei.. Inoltre Tu non rifiuti nulla a Lei, ma neppure Lei
è capace di rifiutare alcunché a nessuno… Chi non raggiungerà il Paradiso?»

(S. Massimiliano Maria Kolbe)

«L'immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria in anima e corpo, e dal Signore esaltata quale Regina dell'universo, perché fosse più pienamente conformata col Figlio suo, Signore dei dominanti e vincitore del peccato e della morte»

(Concilio Vaticano II - LG 59).

secolo XXI
“La mente umana non può pretendere di comprendere un così grande prodigio e mistero. È la fede a rivelarci che l’Immacolata Concezione della Vergine è pegno di salvezza per ogni umana creatura, pellegrina sulla terra”.

(beato Giovanni Paolo II)

“Che grande dono avere per madre Maria Immacolata! Una madre splendente di bellezza, trasparente all'amore di Dio. Penso ai giovani di oggi, cresciuti in un ambiente saturo di messaggi che propongono falsi modelli di felicità. Questi ragazzi e ragazze rischiano di perdere la speranza perché sembrano spesso orfani del vero amore, che riempie di significato e di gioia la vita. È stato questo un tema caro al mio venerato predecessore Giovanni Paolo II, che tante volte ha proposto alla gioventù del nostro tempo Maria quale "Madre del bell'amore".

(S. S. Benedetto XVI)

Concludo questi appunti che volevano mostrare come il culto di Maria Immacolata è presente nella storia della Chiesa fin da suo inizio, con un preghiera che ricorda l’apparizione a Lourdes, dove la Madre di Dio rivela il suo essere l’Immacolata Concezione:

“Maria, tu sei apparsa a Bernadette nella fenditura di questa roccia. Nel freddo e nel buio dell’inverno, hai fatto sentire il calore di una presenza, la luce e la bellezza. Nelle ferite e nell’oscurità delle nostre vite, nelle divisioni del mondo dove il male è potente, porta speranza e ridona fiducia! Tu che sei l’Immacolata Concezione, vieni in aiuto a noi peccatori. Donaci l’umiltà della conversione, il coraggio della penitenza. Insegnaci a pregare per tutti gli uomini. Guidaci alle sorgenti della vera Vita. Fa’ di noi dei pellegrini in cammino dentro la tua Chiesa. Sazia in noi la fame dell’Eucaristia, il pane del cammino, il pane della Vita. In te, o Maria, lo Spirito Santo ha fatto grandi cose: nella sua potenza, ti ha portato presso il Padre, nella gloria del tuo Figlio, vivente in eterno. Guarda con amore di madre le miserie del nostro corpo e del nostro cuore. Splendi come stella luminosa per tutti nel momento della morte. Con Bernadette, noi ti preghiamo, o Maria, con la semplicità dei bambini. Metti nel nostro animo lo spirito delle Beatitudini. Allora potremo, fin da quaggiù, conoscere la gioia del Regno e cantare con te: Magnificat! Gloria a te, o Vergine Maria, beata serva del Signore, Madre di Dio, Tempio dello Spirito Santo! Amen!”


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