venerdì 19 novembre 2010

Dalle Omelie sulla Eucaristia di san Carlo Borromeo







“Quando recitate il Padre nostro, figli, chiedete che vi sia dato il pane quotidiano; chiedete al Signore questo Pane, quello che nutre la vostra anima. Quando comincerete a riceverlo frequentemente - lo so - non sentirete subito i frutti immensi che ve ne derivano; ma dovete perseverare. Anche chi pianta un albero, lo innaffia e scalza la terra intorno ad esso, non lo vede crescere improvvisamente e produrre subito frutti. Figli, ci vuole pazienza e perseveranza.
Questo chiedo per voi, dilettissimi, per la bontà del Signore Nostro Gesù Cristo. Provate, sperimentate, ve ne prego! Cominciate a comunicarvi ogni mese; per ogni festa, e vi accorgerete di quale cambiamento avviene in voi, quanto sarà mutata la vostra anima. Gustate, gustate, porgete le labbra, e sperimentate quanto soave e ricco è il pane di Cristo! Ciò che per la primitiva Chiesa era Cristo è per noi l’Eucarestia; anche la sua forza è la medesima: riceverete gli stessi frutti. Ma non è sufficiente ricevere Cristo: dovete conformargli la vostra vita. Non è sufficiente essere stati riempiti di doni dello Spirito Santo se essi non vengono messi a profitto: “Se pertanto viviamo dello Spirito camminiamo anche nello Spirito? Fuggite le ‘opere della carne: fornicazione, impurità libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordie, gelosie, dissensi, divisioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere’. Figli, il Signore vi conceda di abbondare nello Spirito, di produrre frutti dello Spirito: carità, gioia, pace, pazienza, benignità, bontà, longanimità, mansuetudine, defe, modestia, continenza e castità. Vivendo nello Spirito, possiate camminare nello Spirito. Possiate essere colmati, per Suo dono, di Grazia qui sulla terra e di gloria in Cielo. Amen".

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