domenica 6 aprile 2014

QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA (A)






Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio...” (Ez 37).
Questo versetto di Ezechiele ci apre lo sguardo sul tema di questa nuova domenica di Quaresima. Gesù non solo è il Pastore, la Luce del mondo, Egli è “la resurrezione e la vita”.
Questa vita, passa attraverso una morte!
Anche la nostra vita nuova in Gesù deve passare attraverso la morte di noi a noi stessi per dare spazio a Gesù.
Il nostro cuore si è svuotato per permettergli di essere la dimora del Signore?
La Quaresima è il tempo che abbiamo ricevuto ancora quest'anno per far si che Gesù, mendicante al nostro cuore, potesse entrare.
Si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra” (Gv 11).
Il nostro cuore alcune volte è un sepolcro contenente un cadavere d'uomo! Quel cadavere d'uomo è ciascuno di noi che ha bisogno dell'amore di Gesù.
Vedi come l'amava!”. (Gv 11)
Abbiamo coscienza quanto Gesù ci ama, che ha dato la vita per noi?
Gesù allora ci chiede: esci dalla tua vita di morte.
Lo sai che lo Spirito di Dio abita in te? Ci ha ricordato l'Apostolo Paolo.
Vivi alla luce dello Spirito di Cristo. Sii vivente, come Egli è, e non un uomo morto alla Grazia.
Gesù allora alzò gli occhi...” (Gv 11)
Gesù spesso alza gli occhi al Cielo. In esso scorgiamo la sua relazione con il Padre.
In essa impariamo una relazione di figliolanza, a cui siamo chiamati. Essere veri figli di Dio secondo la modalità insegnataci da Gesù.
Ma Gesù qui ci insegna anche una piena fiducia nel Padre: Lui che sempre ascolta.
Allora chiediamo al Padre, in Gesù, fammi veramente tuo figlio, perché questo è il volere del Padre: fare di ogni uomo un figlio. Amen.

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