La città scende dal Cielo.
Che
ha porte per accogliere in ogni direzione. Nord, sud, est e ovest: dodici porte
e dodici basamenti. Cento quarantaquattromila. La totalità. La città è per
l'intera umanità. L'Agnello è stato immolato per tutti. Il sacrificio
dell'agnello rende tutti un'unità.
È l'amore del sacrificio dell'agnello che unisce, e la memoria come l'agnello ha amato che insegna alla stirpe di essere città nuova che scende dal Cielo. Noi preghiamo: come in cielo così in terra. Ecco la città del cielo che è città sulla terra.
In questa conformazione non siamo solo. C'è il dono del Paraclito che ci accompagna e ci insegna ogni cosa.
Ci
aiuterà a ricordare ciò che Gesù ha insegnato, necessario per l’umanità
nuova e per città che è misurata dal Cielo.
Gli apostoli da principio hanno fatto fatica a comprendere se alcuni gesti fossero necessari per essere cristiani.
La
pagina di Atti ci racconta questo.
Ciò
che loro vivevano, che la pagina di atti ci elenca, noi infondo non lo viviamo
più, tranne quel termine "unioni illegittime".
Quindi
noi siamo meno discepoli dei primi amici di Gesù?
Cosa
è essenziale e determinante nel messaggio evangelico?
Stando
al vangelo di questa domenica ciò che necessita e determina è dentro la frase:
Se
uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui
e prenderemo dimora presso di lui.
Ecco
la nostra strada.
Amati
da Dio in Cristo, seguendo Gesù alla luce della sua parola.
Vieni
Spirito Santo, raccontaci e tieni viva in noi la Parola del Signore.
Vieni
Spirito Santo, vieni per Maria, colei che fece incarnare in lei la Parola!
Specchio
della santità divina,
Sede
della Sapienza,
Causa
della nostra letizia,
Tempio
dello Spirito Santo,
Tabernacolo
dell'eterna gloria,
Dimora tutta consacrata a Dio, Prega per noi! Amen.