Dall’ex
seminario di Castellamare di Stabia alla cittadina dove aveva sede uno dei
Seminari della Diocesi di Milano: Saronno.
Proprio
nella piazza del santuario sorgeva il seminario diocesano, uno delle sedi in
cui la diocesi di Milano aveva scelto per formare i futuri sacerdoti.
Il
Santuario della Beata Vergine dei
Miracoli di Saronno ha superato i cinquecento anni di vita, una vita
costellata di eventi particolari, di miracoli riconosciuti, di speciali
privilegi che i Sommi Pontefici hanno voluto concedere da Pio II nel 1462 fino
a San Giovanni Paolo II (1998) con 107 tra bolle e brevi, parificandolo, con la
concessione di indulgenze, alle sette Basiliche di Roma.
Il
Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno è definito uno “scrigno”
pieno di tesori d’arte (Luini, Ferrari, ecc..).
La
storia del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno incominciò
attorno al 1460: un giovane di nome Pedretto, malato e costretto a letto da
alcuni anni, fu miracolosamente guarito dalla Madonna della Strada Varesina che
lo invitò a costruire una chiesa in suo onore. Dopo la costruzione di una
“chiesuola” che per ben tre volte rovinò, i saronnesi decisero di formare un
comitato di deputati per erigere un tempio che fosse degno della richiesta
della Madonna e l’8 maggio 1498 in occasione della giornata festiva di S.
Vittore, posero la prima pietra dando l’avvio alla costruzione del Santuario.
Una
chiesa voluta dalla Madonna: “… là mi
costruirai una chiesa e vedrai che i mezzi non mancheranno mai!”. Così
avvenne, in pochi anni i lavori volsero al termine e non si fermarono mai
nonostante le numerose invasioni dai paesi del nord d’Europa di predatori e
soldataglie con conseguenti saccheggi, onerosissime gabelle, distruzioni e
gravissime pestilenze. Il complesso fu edificato in tre tempi: la parte
rinascimentale dal 1498 al 1516 comprendente l’abside, il presbiterio,
l’antipresbiterio, la cupola col tiburio ed il campanile; nel 1556 si
procedette ad un allungamento di tre campate su tre navate con l’aggiunta della
sacristia; infine dal 1570 agli inizi del 1600 furono aggiunte altre due
campate ed eretta la facciata. Nello stesso periodo costruirono l’Hostaria
dell’Angelo” per ristorare i pellegrini (diventerà poi stazione di posta e
successivamente biblioteca e teatro civico), il portico esterno ed il campanile
delle ore.
Sancta Maria, Causa nostrae
laetitiae, ora pro nobis.
Preghiamo per i confessori e i
direttori spirituali
Preghiamo per le vocazioni al
sacerdozio e per i seminaristi