cuzzupa calabrese |
Gli Apostoli mangiavano le uova a Pasqua?
Se pensiamo le uova di
cioccolata, no! Ma se pensiamo all’uovo, in genere si. Dobbiamo pensare che gli
ebrei a Pasqua tra i cibi rituali avevano anche l’uovo.
L’uso dell’uovo come
alimento rituale o bene augurante è presente nel Medioriente. I Persiani, ad
esempio, se lo donavano a primavera come simbolo di fecondità. Gli ebrei lo
usavano nelle celebrazioni pasquali come simbolo di rinascita-rinnovamento.
In questa simbologia è
entrato nella tradizione cristiana.
Si pensi che nella cucina
tradizionale italiana ci sono infiniti dolci a base di uova sode usate nelle
feste pasquali: si pensi alla cuzzupa
calabrese o corona trentina.
corona pasquale trentina |
L’uovo sodo dipinto è
tipico della tradizione cristiana orientale e non solo.
Da tutte queste tradizioni
nasce l’idea, dopo la scoperta del cacao, dell’uovo di cioccolato: siamo tra la
fine del 1700 e il principio del 1800. Dapprima un uovo cioccolato pieno, poi
solo la forma vuota.
Questa idea però pian
piano ha perso la simbologia iniziale, tanto che nuove generazioni alla domanda
cosa c’entra l’uovo di cioccolata con la Pasqua, rispondono: nulla!
Detto questo è importante
raccontare e spiegare.
La prima opera che fecero
i discepoli dopo la resurrezione di Gesù è quella di raccontare che Gesù è
vivo, e che questo avvenimento era già raccontato e atteso nelle Scritture.
Anche raccontare dell’uovo
di Pasqua è in questa logica. Dire che non siamo discepoli di un morto, ma
amici del Risorto.
L’uovo di cioccolata,
sembra strano, ma ci aiuta, se spiegato, a far memoria della Pasqua!