““Erano
circa le quattro del pomeriggio”; l’ora decima secondo il computo romano.
Ma che era capitato di così
importante nella vita di Giovanni, l’autore del quarto
Vangelo, da fissare nella memoria l’ora
esatta? E’ il ricordo del suo primo incontro
con Gesù presso il fiume Giordano.
Era impossibile, anche a distanza di molti anni,
dimenticare quel giorno; quel
luogo; quelle circostanze.
Capita così per ogni incontro importante e decisivo”.
(don Alfonso)
Un momento decisivo della vita non si dimentica mai.
Le nozze, la nascita di un figlio, un lutto, …. La prima
Comunione, il primo incontro consapevole con il Signore che segna la sequela
consapevole e vera.
Ecco l’ora decima.
Ma quell’ora è il punto della memoria, dove
ritornare quando la vita azzanna con le sue fauci la nostra esistenza. Ed allora
il ritorno all’ora decima serve a risaldare il passo, a ridirsi chi sono, a chi
appartengo, e chi ho incontrato.
Il Signore ci dia dei maestri supplente che ci
accompagnino nella vita per incontrare Lui, il rabbi, il maestro titolare.
La santità nella Chiesa ha questo ruolo: guardare con i
i maestri supplente - i Santi - al vero Maestro, Gesù, e con Lui giungere all’uomo
perfetto.
E
i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Amen.