Il Signore Dio plasmò dal suolo ogni
sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse
all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse
chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così
l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti
gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse.
Ma
all’uomo non basta possedere, l’uomo
ha bisogno di corrispondenza.
Un
esempio nella relazione con il divino.
L’uomo pagano possiede il divino in un idolo, ma il suo vero senso religioso ha
la sua risposta nella corrispondenza con un Dio che si fa uomo per appagare la
sete di divino e di eterno che è nell’uomo.
Gli presentavano dei bambini … e
disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è
come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non
accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
Il
bambino, il piccolo, il povero è nella Sacra Scrittura il modo per accogliere la corrispondenza di Dio.
È la relazione di amore
materna-paterna di Dio, con cui il
Signore si avvicina alla creatura per elevarla al disegno del Creatore.
Ma dall’inizio della creazione …
C’è un sogno di Dio che va rispristinato, che va riportato nel suo
compimento. Cristo, il Dio vicino, è venuto a dare la misura della sua
realizzazione. È venuto a dare pienezza.
Per questo l’uomo lascerà suo padre e
sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non
sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha
congiunto.
Il
tema del matrimonio entra con forza in questa domenica. Nei prossimi giorni
vivremo il Sinodo della Famiglia, lasciamo a quel tempo la riflessione sulle
questioni serie e dolorose sul tema, e noi chiediamoci:
Quando
un uomo e una donna si sposano sognano di divorziare?
Certo
che no!
Eppure
oggi la paura del definitivo è presente. Se no non sarebbero tante coppie di
credenti - che potendo celebrare il matrimonio nella fede - decidono di
convivere.
È
la paura che nasce dal fatto che tutto dipende da te… e Dio?
Eppure Dio ti propone l’eternità come
misura!
«Beati
piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». (Lc 11,28)
Il Signore ci invita a accogliere la sapienza che
sgorga dalla sua parola, perché ogni suo insegnamento è saggio e conduce l’uomo
al vero bene e al bello.
C’è
quindi una parola divina sul matrimonio che è salda così come è forte e
inscindibile l’alleanza tra Dio e il suo popolo.
La
novità cristiana sul matrimonio è sorprendente.
Gesù
non solo definisce che è frutto della durezza di cuore la possibilità mosaica
di divorzio dell’uomo dalla donna, ma pone una luce nuova che la donna può
ripudiare l’uomo!
«Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio
verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette
adulterio».
Quando
si incolpa il Cristianesimo di maschilismo è evidente che non lo si conosce:
c’è un’ignoranza evidente nella conoscenza dell’insegnamento di Gesù Cristo.
Il
problema vero è che ci sono cristiani che hanno portato nel Cristianesimo la
loro cultura non cristianizzata confondendo la norma (la tradizione – la
cultura) con la legge divina.
La
radicalità di Gesù sul matrimonio nasce dalla stessa radicalità di Gesù nel
vivere la volontà del Padre: il suo sì è fino alla morte.
“Quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo
coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per
la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti”.
Il
matrimonio è via per la santificazione dell’uomo e della donna, cioè è la strada più comune per
vivere la pienezza del Vangelo.
S. Francesco d’Assisi spiega: "O sposi, non vi dico:
amatevi reciprocamente di amore naturale, perché di ciò sono capaci anche le
tortorelle; né vi dico: amatevi di un amore umano, perché anche i pagani hanno
praticato questo amore. Ma vi dico, secondo il grande Apostolo (Paolo): mariti
amate le vostre mogli come Gesù ama la Chiesa. Mogli, amate i vostri mariti,
come la Chiesa ama il suo Salvatore".
Solo un cristianesimo capace di amare come
Cristo, è un cristianesimo che si è liberato della durezza del cuore, e è
proiettato nella misura di Dio.
Colui che santifica e coloro
che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si
vergogna di chiamarli fratelli.
Perché l’amore del Cristo ci possiede
Amen.