mercoledì 2 gennaio 2013

Feria propria del 2 Gennaio

Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno



Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno


Chi sono i Santi che oggi ricordiamo?
Basilio (nato in Turchia nel 330 e ivi morto il 1 gennaio 379), vescovo della sua città natale nel 370, tra i pastori più significativi della Chiesa nel sec. IV: geniale guida dei suoi fedeli, difensore tenace della fede e della libertà della Chiesa, instauratore di nuove forme di vita comunitaria, creatore di istituzioni caritative, promotore di liturgia e autore fecondo nel campo ascetico (regole monastiche, che danno poi origine in Occidente, alla Congregazione Monastica di San Basilio), teologico e omiletico.

Gregorio (nato anche lui in Turchia nel 330 e ivi morto il 25 gennaio 389/390) condivise con l’amico Basilio la formazione culturale e il fervore mistico. Fu eletto patriarca di Costantinopoli nel 381. Temperamento di teologo e uomo di governo, rivelò nelle sue opere oratorie e poetiche l’intelligenza e l’esperienza del Cristo vivente e operante nei santi misteri.

Ora cerchiamo di comprenderli alla luce della Parola di Dio, oggi, proclamata.

Scrive nella sua lettera l’Apostolo Giovanni: “Figlioli, chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo?”
L’opera pastorale di Basilio e Gregorio fu un opera di svelamento e di sostegno delle verità della fede.
Un’aspra lotta dottrinale contro tutte le correnti ereticali che volevo distorcere “la fede cattolica trasmessa dagli Apostoli”.
Purtroppo quest’opera di divisione e di menzogna non è finita nel XXI secolo.

Scrive l’Apostolo Giovanni: “L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre”.

Ci sono infiniti gruppi religiosi che si definiscono cristiani che negano i fondamentali insegnamenti della fede cattolica, in senso lato cristiana, spacciandosi per custodi della rivelazione di Dio.
Tra tutti i Testimoni di Geova che negano la divinità del Figlio: definendolo la personificazione dell’Arcangelo Michele.
Certo ci fa sorridere tutto ciò: ma quanti deboli cattolici cadono nella trappola dei geoviti o di altre sette pseudo cristiane.

L’Apostolo Giovanni scrive la sua lettera dicendo: “Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi”.
Dobbiamo adoperarci per il gusto della Verità e della vera fede trasmessa dagli Apostoli.

Come il Santo Precursore, dobbiamo essere voce, «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».

Una “voce” però non proclama parole, ma grida la Verità.
In questo Anno della Fede dobbiamo rispolverare, approfondire, i contenuti della nostra fede attraverso un rapporto profondo con il Gesù dei Vangeli, con la Sacra Scrittura e Catechismo della Chiesa Cattolica.
Spesso anche i fedeli cristiani si abbeverano non alla vera dottrina e alla Parola di Vita, ma si perdono in quel corollario di mistici o pseudo mistici che se pur non escono dal solco Apostolico, non dissetano con la vera dottrina ma con fantasie spirituali che rendono il contenuto della nostra fede debole, non sapiente e soprattutto incapace di sostenere l’inganno di “chiunque nega il Figlio”.

L’intercessione di così Santi Dottori della Chiesa, Basilio e Gregorio, ci aiuti a rimanere nella vera fede e nella santa dottrina apostolica.

Santi Cosma, Nicola di Myra e Damiano

Concludo con una preghiera di San Basilio Magno:
O Cristo Dio, tu che in ogni tempo e in ogni ora, in cielo e in terra sei adorato e glorificato, tu che sei pieno di misericordia … che ami i giusti e hai pietà dei peccatori, che chiami tutti alla salvezza … accogli in questa ora anche le nostre suppliche e orienta la nostra vita verso i tuoi comandamenti. Santifica le nostre anime, purifica i nostri corpi, correggi i nostri pensieri, rettifica le nostre intenzioni, liberaci da ogni afflizione, da ogni male e dolore. Difendici con i tuoi santi angeli affinché, custoditi e guidati dalla loro schiera, perveniamo all’unità della fede e alla conoscenza della tua gloria inaccessibile, perché tu sei benedetto per i secoli dei secoli. Amen.