8 agosto
Rocco come Francesco
Ben presto, sia per decoro di famiglia che per doti personali, Rocco potrebbe accedere ai più alti gradi di potere nella sua città; non gli manca nulla: gioventù, cultura, ricchezza, nobiltà. Ma Rocco ha una sete di assoluto, di infinito, che nulla riesce ad appagare se non Dio; perciò si fa terziario francescano, impegnandosi a vivere i voti di povertà, castità, obbedienza. Senza esitazioni distribuisce tutte le sue sostanze ai poveri e lascia a uno zio paterno i beni che non può alienare subito, la dignità, i privilegi. Ora, povero e sconosciuto, Rocco diviene pellegrino di Dio.
preghiera composta nel 1957 dal Beato Giov anni XXIII per l’Arciconfraternita di San Rocco in V enezia
O glorioso San Rocco, che nelle pubbliche e private calamità hai sempre manifestato la tua efficace protezione verso questa nostra V enezia, che ha l'onore di possedere le tue preziose reliquie, e di cui fosti proclamato speciale Patrono; continua, te ne preghiamo, a rivolgere benigno lo sguardo sopra di noi e le nostre famiglie, e sopra l'intera città, affinché siamo sempre liberi da ogni flagello, ma soprattutto dal peccato; sicché, dopo aver atteso fedelmente in questa vita ad amare e servire Iddio, meritiamo, per la tua intercessione, di conseguire e di godere con te il premio celeste per tutta l'eternità. Così sia.